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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica

Scuola chiusa per il Ramadan, Valditara avverte: il calendario non viene deciso dagli istituti

Il ministro dell'Istruzione fa chiarezza dopo le polemiche: "Non c'è una contesa politica, ma vanno seguite le regole. Il calendario lo stabilisce la Regione" e la scuola può derogare solo per esigenze formative. La delibera dell'istituto al vaglio dell'ufficio scolastico regionale

Le festività vengono stabilite dalla Regione, e non dai singoli istituti. È quanto ha detto in sostanza il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara intervenendo sulla vicenda della scuola di Pioltello, nel Milanese, che ad aprile rimarrà chiusa per alcuni giorni in concomitanza con la fine del Ramadan, la festa sacra musulmana che in Italia è celebrata da quasi 3 milioni di persone.

Il preside dell'istituto, Alessandro Fanfoni, aveva spiegato che la decisione di chiudere la scuola era stata presentata "da alcuni insegnanti, già negli anni scorsi" ed è "stata votata dal consiglio di istituto senza problemi. Il dirigente scolastico aveva poi invitato a non politicizzare la vicenda facendo presente che nell'istituto gli studenti di fede islamica sono la maggioranza e negli anni scorsi, nel giorno della fine del Ramadan, le lezioni erano seguite da pochissimi alunni. Inutile dire che il caso ha suscitato aspre polemiche e molti esponenti di centrodestra hanno gridato al pericolo "islamizzazione". 

Cosa ha detto il ministro dell'istruzione sul caso Pioltello

Secondo Valditara non c'è però "una contesa politica", ma "solo la necessità di rispettare la legge, perché in questo Paese purtroppo bisogna ritornare al rispetto delle regole, della legge e della legalità". Per il ministro "si può fare tutto, e decidere qualsiasi cosa, purché siano gli organi competenti a prendersi la responsabilità di farlo. In questo Paese purtroppo è invalsa un po' l'abitudine, sulla base di valori di riferimento più o meno politicamente corretti, di fare riflessioni sul come ci si dovrebbe comportare. Ci si comporta secondo le regole: se sono sbagliate si cambiano, se le regole sono condivise da una maggioranza di tengono, se sono condivise da una nuova maggioranza vengono modificate, ma finché le regole ci sono vanno rispettare".

Il sunto quindi, ha chiarito Valditara, è che bisogna "ripristinare la cultura della regola. Mi sono mosso esclusivamente per affermare e sottolineare la cultura della regola e della legalità. Il calendario lo stabilisce la Regione, la scuola può derogare al calendario" solo per esigenze formative legate all'ex 'alternanza scuola lavoro'. "Se è così è bene" ha obiettato il ministro. "Se invece così non è stato, chi ha il potere di intervenire eventualmente deciderà di intervenire. Ci sono organi a ciò preposti".

Le verifiche dell'ufficio scolastico regionale

Sul caso di Pioltello, ha fatto sapere il ministro, l'ufficio scolastico regionale della Lombardia sta effettuando verifiche per capire se la delibera con cui è stata fatta questa scelta di calendario "è stata motivata, perché le delibere in deroga al calendario regionale devono essere sempre motivate". Inoltre, ha aggiunto, si sta verificando "se effettivamente questa deroga corrisponda a esigenze di natura didattica legate al piano dell'offerta formativa. Dopo di che l'ufficio scolastico farà le sue valutazioni".  
 

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