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Lunedì, 29 Aprile 2024
La vicenda / Bologna

Serena è stata sfrattata insieme alla madre di 75 anni: cerca casa in affitto da un anno

Nonostante il suo lavoro (a partita Iva) e la pensione della madre Serena Scandellari non è riuscita a trovare una soluzione. Il post su X: "Adesso andiamo in Comune con sindacato madre e gatto". Intanto è stata lanciata una raccolta fondi su Gofundme

"Sfratto eseguito". Serena Scandellari, illustratrice freelance di 48 anni, è finita per strada insieme alla madre 75enne e al suo gatto. La sua storia era stata raccontata solo due settimane fa da Charlotte Matteini su Today.it. Serena ha dovuto restituire l'immobile in cui abitava, a Bologna, per "cessata locazione". Pur avendo sempre pagato l'affitto. E in un anno non è riuscita a trovare un'altra soluzione. Nonostante il suo lavoro (a partita Iva) e la pensione della madre. A Bologna, nel mercato immobiliare di oggi, trovare una casa in affitto può diventare una specie di impresa. "A quanto pare - spiegava l'illustratrice - il mio lavoro da libera professionista non è sufficiente garanzia, nemmeno la pensione di mia madre e nemmeno la garanzia di mio zio medico. I proprietari vogliono dei contratti a tempo indeterminato per procedere all'affitto, ciò che posso offrire io non va bene".

Dopo l'articolo di Today il conduttore Flavio Insinna si era offerto di garantire per Serena e la madre, ma neanche il suo intervento è riuscito a smuovere le acque. Un reddito da lavoro autonomo non è più considerato una garanzia sufficiente. "Oggi ho chiamato l'ennesimo agente" raccontava l'illustratrice in un post datato 5 aprile. "La casa costa una cifra che posso pagare tranquillamente e l'agente mi conosce. La casa è nel mio quartiere e basta andare in farmacia, al super, al bar o dai residenti per chiedere nostre referenze. L'agente ha detto che non mi farà nemmeno vedere la casa e non farà la proposta alla proprietà, perché servono due contratti di lavoro a tempo indeterminato e sarebbe «una perdita di tempo»".

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Lo sfratto e la raccolta fondi su Gofundme

Ieri, poche ore prima di lasciare casa, un nuovo post. "Ho dovuto dire a mia madre, con il massimo tatto, che per domani dovrà preparare un valigino con le cose necessarie, perché durante la concitazione dello sfratto non è detto che si abbia la lucidità di ricordarsi il caricabatterie o le pillole per la pressione. Domani ci sarà il presidio anti sfratto - di nuovo - perché non ho trovato una casa adeguata, il mercato privato è ormai precluso ai più e il comune di Bologna non ha risposto a nessuna delle richieste d'incontro urgente del sindacato Asia Usb". Oggi, 9 aprile, gli incubi di Serena sono diventati realtà. Davanti all'edificio si sono radunati gli attivisti di Asia-Usb, che da tempo seguono la vicenda di Serena. Ma non c'è stato nulla da fare. "Sfratto eseguito" ha fatto sapere su X. "Adesso andiamo in Comune con sindacato madre e gatto".

Intanto qualche giorno fa una ex compagna di classe di Serena ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe. "L'unico modo per non far finire in mezzo alla strada Serena e Laura (la madre, ndr) è quello di acquistare loro una casa e di farlo in tempi brevi". L'obiettivo è arrivare a 140mila euro, finora ne sono stati raccolti più di 6mila.

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