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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sondaggi: gli italiani che non vogliono il vaccino contro il coronavirus

Sono uno su sei secondo una rilevazione di Ipsos. Ma Euromedia Research li stima intorno al 33%. E altre ricerche li danno in crescita. Perché?

Se nel 2021 arriverà il vaccino contro il coronavirus il 37% degli italiani vuole farlo il prima possibile, mentre il 42% intende prima attendere per capirne l'efficacia; il 16%, ovvero un italiano su sei, ha intenzione di non farlo: sono questi i risultati di un sondaggio di Ipsos pubblicati oggi dal Corriere della Sera e ripresi dalla trasmissione DiMartedì.

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Il quotidiano spiega che c'è pessimismo anche sulla disponibilità: il 58% ritiene che non ce ne sarà a sufficienza per tutti. Ma non c'è solo questa rilevazione a preoccupare per un "effetto gregge" che così rischia di non inverarsi: il 16 ottobre Euromedia Research aveva rilevato un 36% di contrari all’idea di immunizzarsi (era il 23%), un 30% di favorevoli e un 29% che dichiarava di "voler capire prima l’origine del prodotto". Un mese dopo è scesa di 3 punti (al 33%) la quota dei contrari alla vaccinazione ed è salita di 3 (al 32%) quella di chi vuole prima saperne di più. Il sì senza vincoli si era attestato però in discesa, attorno al 26%, mentre il 9% non voleva rispondere.

Gli scettici si concentrano più al Centro-Sud e tra gli under 35, ma la tendenza è generale. Persino più netto (e allarmante) è il dato estrapolato da Matteo Villa dell’istituto Ispi rielaborando il sondaggio Ipsos. Secondo la ricerca per il World Economic Forum, il 34% degli italiani dichiarava che non avrebbe fatto il vaccino (con un 17% di fortemente contrari e un 17% di abbastanza contrari). Dentro questo 34%, il 56% era «preoccupato per gli effetti collaterali», il 28% credeva il vaccino «non efficace», ma ben il 30% si diceva «contrario ai vaccini in generale». 

Infine, fa sapere oggi Libero, un sondaggio mostrato domenica su La7 spiegava che un italiano su tre non vuole fare il vaccino anti-Covid: il 35 per cento non lo vuole proprio fare e il 15 per cento ancora non lo sa. Quali sono le ragioni di questa ostilità? La guerra dei No-Vax ai vaccini affonda le sue radici nella legge Lorenzin che ne aveva resi obbligatori dieci e anche oggi basta farsi un giro in rete per trovare siti, gruppi e pagine facebook che gridano ai complotti di Bill Gates e tanti altri riguardo il coronavirus e il preparato che potrebbe farlo sparire. Ma il sentimento antiscientifico affonda le sue radici e trae fondamento anche dall'incapacità della scienza di comunicare sicurezza e dalle tante accuse, di cui alcune fondate, sui conflitti d'interessi degli scienziati. Oggi per cambiare verso servirebbe una campagna seria e l'impegno della politica. Ma il rischio è che non basti neanche quella. 

"Vi spiego come aggirare i divieti del Dpcm (anche nelle zone rosse)". Ma...

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