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Martedì, 30 Aprile 2024
Decreto Lavoro

Assegno di inclusione, smart working, contratti a termine e bonus estate: come cambia (ancora) il lavoro

Via libera definitivo al decreto legge Lavoro. Il provvedimento contiene una serie di cambiamenti: dall'addio al Reddito di cittadinanza alla proroga del lavoro agile, dal taglio delle tasse in busta paga agli aiuti per le famiglie del ragazzi vittime di incidenti nell'alternanza scuola-lavoro

C'è il via libera definitivo della Camera al decreto legge Lavoro, approvato lo scorso 1° maggio dal Consiglio dei ministri. Il disco verde è arrivato con 154 voti a favore, 82 contrari e 12 astenuti. Il gruppo di Az/Iv ha dichiarato la propria astensione. Il provvedimento doveva essere convertito in legge entro il 3 luglio.

Sono diverse le novità introdotte dal provvedimento varato dalla riunione del Cdm: c'è l'addio al reddito di cittadinanza sostituito dall'assegno di inclusione, c'è un ulteriore taglio del cuneo fiscale. Novità anche per lo smart working e nasce un fondo per le famiglie dei ragazzi morti durante l'alternanza scuola/lavoro. Spunta il "bonus estate". Le misure nel dettaglio.

Bonus estate 

Arriva un "bonus estate" per i lavoratori del turismo. Nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, verrà riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari.

Cuneo fiscale

Cresce il taglio del cuneo fiscale dal 1° luglio al 31 dicembre fino al 7% per i redditi più bassi (fino a 25 mila euro). Il cuneo fiscale è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e il netto ricevuto in busta paga dal lavoratore l'intervento del governo riduce la parte contributiva pagata dal lavoratore dipendente. Sommato alle sforbiciate precedenti, si traduce, al massimo, in circa 100 euro in più al mese.

Smart working 

Viene prorogato lo smart working per i lavoratori fragili e i genitori di figli under 14 nel privato fino a fine anno e per i lavoratori fragili della pubblica amministrazione fino al 30 settembre.

Cosa cambia per i contratti a termine

Maglie più larghe per il lavoro a tempo determinato. Rinnovi e proroghe dei contratti a termine saranno possibili senza causali entro i primi dodici mesi, oltre (e fino a due anni) si amplia il perimetro dei motivi che giustificano il rapporto a tempo, fino alla possibilità che venga deciso tra azienda e singolo lavoratore quando non c’è un accordo nazionale o locale che lo prevede. 

Fringe benefit

Sui fringe benefit resta l'incremento a tremila euro per i dipendenti con figli, l'esenzione riguarda anche la parte contributiva oltre che fiscale.

Per fringe benefit si intendono i beni o servizi che un'azienda offre ai propri dipendenti. Per fare alcuni esempi, possono rientrare nei fringe benefit l'auto aziendale, l'assistenza sanitaria, la stipula di un'eventuale polizza assicurativa o la possibilità per il dipendente di beneficiare di un alloggio aziendale.

Reddito di cittadinanza e assegno di inclusione 

Il reddito di cittadinanza viene archiviato ed è soppiantato dall'assegno di inclusione dal 1° gennaio 2024.

Per avere l'assegno di inclusione è necessario:

  • essere residenti in Italia da almeno cinque anni;
  • avere un Isee di 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 annui moltiplicati per la scala di equivalenza (un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a euro 150mila, non superiore a 30.000 euro);
  • non possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.

Le donne vittime di violenza possono costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l'accesso all'assegno di inclusione. Inoltre, queste donne potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.

Dell'assegno di inclusione potranno beneficiare la famiglie con disabili, minori, over 60. Rispetto alla prima formulazione, nelle ultime settimane è stata ampliata la platea dei beneficiari includendo le persone in cura presso i servizi socio-sanitari. 

Per dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, scatta la reclusione da 2 a 6 anni. L’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini del mantenimento del beneficio, è punita con la reclusione da uno a tre anni.

L'importo dell'assegno è fino a 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto (per le locazioni regolari) di 3.360 euro l’anno, 280 al mese. Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno). 

La misura è erogata per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop è rinnovata per altri 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di dodici mesi è sempre prevista la sospensione di un mese. Nel caso di avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell’erogazione dell'assegno di inclusione, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di tremila euro lordi annui.

Una novità è che se si rifiuta il lavoro offerto, si perde il sussidio. Il componente del nucleo familiare beneficiario dell’assegno di inclusione, attivabile al lavoro, è tenuto ad accettare in tutta Italia un rapporto a tempo indeterminato o a termine di durata oltre i 12 mesi; un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno; quando la retribuzione non è inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi. 

Dopo il passaggio del provvedimento al Senato, è stata inserita una precisazione: in caso di nuclei familiari con figli under-14 l’obbligo di accettare il contratto (anche a tempo indeterminato) scatta solo entro una distanza lavoro-domicilio di 80 Km o entro un limite temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico.

Viene istituito dal 1 settembre 2023 il Supporto per la formazione e il lavoro, che consiste in un'indennità mensile di 350 euro riconosciuta in favore dei soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni che partecipano a progetti di politiche attive del lavoro, compreso il servizio civile universale, o a progetti utili alla collettività, che versano in determinate condizioni economiche e che non hanno i requisiti per accedere all'Assegno di inclusione, o che fanno parte di nuclei che accedono a tale Assegno, ma non sono considerati nella relativa scala di equivalenza e non sono obbligati alle attività individuate nel progetto di inclusione sociale e lavorativa. L'indennità è corrisposta per l'intera durata dei progetti a cui partecipano i suddetti soggetti e comunque per un periodo massimo di 12 mesi.

Aiuti per le famiglie dei ragazzi morti in attività formative

Viene istituito un Fondo per il riconoscimento di un sostegno economico in favore dei familiari degli studenti, ivi compresi quelli universitari o dei percorsi di istruzione e formazione professionale, deceduti a seguito di infortuni occorsi, successivamente al 1 gennaio 2018, durante le attività formative. La dotazione del Fondo è pari a 10 milioni di euro per il 2023 e, a decorrere dal 2024, a 2 milioni di euro annui. Viene inoltre disposto un incremento per il 2023, nella misura di 5 milioni di euro, della dotazione del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. 

Editoria 

Approvato un emendamento che aumenta le risorse per l'editoria per il pensionamento anticipato dei giornalisti professionisti: 1,2 milioni di euro nel 2023; 4 milioni dal 2024 al 2027; 2,8 milioni nel 2028.  

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