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Martedì, 30 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Se non volete rovinarvi l'umore, non guardate (mai) Lost Ollie su Netflix

Solitamente si sceglie di guardare serie animate per avere quel tocco di magia in più, per addentrarsi in quelle atmosfere colorate, leggere, sognanti dei mondi fatti di animaletti parlanti e avventure incredibili e arricchire la propria realtà con tutta l'unicità di un mondo fantastico. Lost Ollie, su Netflix, si presenta come serie animata e si preannuncia anche come una delle storie più attese del mese di agosto. Lost Ollie promette magia, spensieratezza, dopotutto si parla di giocattoli (anche se dispersi) ma questo titolo in quattro puntate tratto del romanzo per bambini  Ollie e i giocattoli dimenticati del rinomato autore e illustratore William Joyce, non ha niente di tutto ciò ed è una serie talmente drammatica (e psicologicamente pesante) da essere fin troppo perfino per un pubblico adulto.

Se non volete rovinarvi la giornata, l'umore e cadere nel vortice della tristezza più assoluta non guardatela questa serie che, a dirla tutta, non è neanche fatta così bene. I personaggi coinvolti non convincono, così come la trama eccessivamente drammatica e, a tratti, quasi dark rende tutto cupo, malinconico, triste. Questo cartone che dovrebbe far sorridere, non fa altro che incupire con la sua fotografia dai toni freddi, una trama a dir poco straziante e una sceneggiatura non poi così coinvolgente che rende pesante la visione anche se gli episodi in questione sono solo quattro. 

Lost Ollie è una delusione, una serie talmente pesante da lasciare strascichi malinconici molto a lungo che, dopo averla finita, quasi si spera di non averla mai iniziata. Per non parlare dei personaggi, giocattoli che arrivano a essere esempi di gelosia, cattiveria, malignità diventando anche cattivi esempi per i bambini.

Questa serie non è assolutamente adeguata a un pubblico di più piccoli e anche per gli adulti diventa un macigno un po' troppo grosso da sorreggere psicologicamente. Forse, con un po' di leggerezza in più si sarebbe potuto rendere la storia più piacevole e, invece, si è scelta la strada della pesantezza, del dramma, dell'nquietudine. In più, far uscire un dramma di questo genere a fine agosto è come dare il colpo di grazia a ciò che resta dell'estate e della positività. 

Voto: 5

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