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Domenica, 28 Aprile 2024
L'analisi

Kate Middleton e il mistero della foto manipolata: "Dietro questo disastro c'è un gioco di potere"

Con la royal watcher italiana Gilda Faleri abbiamo analizzato la vicenda che da tre giorni scuote il Regno Unito e fa parlare i media di tutto il mondo: "Tutta la faccenda è stata gestita male sin dalla comunicazione iniziale della malattia di Kate"

Sono passati due giorni dal post con cui Sua Altezza Reale Catherine Elizabeth Middleton, Principessa del Galles, moglie del futuro re del Regno Unito, siglava le personali scuse per "l'eventuale confusione causata dalla fotografia di famiglia", goffamente manomessa e pubblicata in occasione della Festa della mamma domenica 10 marzo 2024. Ora da parte di Kensington Palace tutto tace: nessuno più si azzarda ad aggiungere nulla alla vicenda che passa alla storia come l'errore di comunicazione più madornale mai commesso dalla famiglia reale inglese, adesso parecchio indebolita nell'ambito delicatissimo della credibilità istituzionale. La gente però continua a discutere, sui social e sui giornali di tutto il mondo il nome di Kate non smette di essere digitato insieme a interrogativi che chiedono spiegazioni che chissà se arriveranno mai dai diretti illustrissimi destinatari.

Ma com'è potuto accadere un errore di comunicazione di tale portata? Com'è stato possibile che proprio in un momento così delicato per la vita dei Windsor, al centro della scena internazionale per la salute di due dei membri più importanti del suo assetto, re Carlo da un lato e la futura regina Kate Middleton dall'altra, si sia scivolati in modo così grossolano sul terreno mediatico determinante per gli equilibri relazionali? E cosa può esserci dietro il silenzio sulla condizione di salute della principessa che in pubblico non compare dallo scorso 25 dicembre? A tutte queste domande e ad altre ancora abbiamo provato a rispondere analizzando l'eccezionale  situazione con Gilda Faleri, esperta royal watcher italiana e autrice del blog Royal Pop Magazine che descrive il lifestyle e la moda dei royals: "Dietro questo disastro di comunicazione c'è un gioco di potere" è il suo parere su una situazione che ha e continua ad avere molte zone d'ombra. 

La foto di Kate con i figli pubblicata domenica scorsa a due mesi dalla notizia del suo intervento all'addome e a tre mesi dalla sua ultima uscita pubblica avrebbe dovuto rassicurare, zittire una volta per tutte le insinuazioni sul suo stato di salute. Invece è stato un fallimento senza precedenti nella storia della comunicazione di un'istituzione del calibro della monarchia inglese. Lei che idea si è fatta sul motivo che ha causato tutto questo?

Si è trattato di un "errore di comunicazione", una locuzione che ora va tanto di moda e che in questo caso è gravissimo. Credo ci sia stato un problema con l'ufficio stampa di Kate e William che non ha valutato gli standard delle agenzie fotografiche di tutto il mondo secondo cui le foto non devono essere modificate oltre un certo limite. Forse sarà composto da persone giovani e inesperte su questo difficile campo, altrimenti non si comprende come sia stato possibile che l'ufficio stampa di Kensington Palace che segue la futura regina e il futuro re di Gran Bretagna, capo del Commowealth e capo della Chiesa Anglicana, non abbia considerato i parametri così stringenti e pubblicato lo scatto così, senza effettuare tutti i controlli più scrupolosi rispetto a eventuali manomissioni. Va detto che non è la prima volta che si modificano le foto, ma in precedenti situazioni quelle foto anche se un po' ritoccate avevano altre funzioni comunicative, certamente meno importanti rispetto allo scopo di tranquillizzare sulle condizioni di salute di Kate. Credo si sia trattato di un problema tra i royals, ufficio stampa che fa da tramite e i media: un gioco di potere, insomma. I media hanno seguito tutte le direttive del Palazzo, rispettando il volere di William e Kate e si sono sentiti traditi. In queste situazioni, tenere rapporti leali e mantenere la credibilità è fondamentale.

Cosa intende per "gioco di potere"?  

Intendo che secondo me è in corso una sorta di braccio di ferro tra l'ufficio stampa di Kensington Palace e i media che non sono stati aggiornati per bene sul tema della malattia di Kate. Credo che la faccenda sia stata gestita male sin dall'inizio. E non perché le persone dovessero sapere precisamente cos'abbia avuto la principessa, i motivi dell'intervento, ma perché sarebbe stata giusta una comunicazione puntuale sulle condizioni di salute della principessa. Almeno una comunicazione in più andava fatta. E soprattutto avrebbero dovuto rapportarsi in modo meno tracotante quando la gente giustamente chiedeva informazioni sulla sua salute, non dimentichiamoci che Kate è uno dei membri più amati della royal family.

Lei, quindi, dà per certo il fatto che la foto diffusa sia autentica. Ma a questo punto perché non fornire lo scatto originale? Perché adesso si insinua anche che la foto non sia mai esistita, che sia frutto di diverse foto incollate tra loro che alla fine hanno mostrato delle sbavature grossolane. 

Io credo che la foto esista, ma che per il gioco di potere di cui parlavo prima, per il braccio di ferro in corso tra l'ufficio stampa dei reali e la stampa, questa foto non venga fornita. È come se l'ufficio stampa volesse far capire che non fa quello che gli chiedono i media: loro vogliono la foto originale? E loro gliela negano.

Ma in fondo è quello che Kate ha fatto già: espondendosi con il post di scuse, la principessa ha sostanzialmente risposto a quello che veniva chiesto, ovvero fornire una spiegazione all'evidente manipolazione.

Sì, ma stavolta non si vuole andare più oltre. Come ha fatto notare Simon Lewis, esperto di comunicazione che ha lavorato per la regina Elisabetta, probabilmente davvero l'errore è stato causato da una squadra di comunicatori molto giovane. A me sembra davvero una strategia che mette in evidenza un inasprimento dei rapporti già molto labili tra i media e l'ufficio di comunicazione dei principi di Galles.

Con le scuse scritte a suo solo nome, Kate si è addossata interamente la colpa di un ritocco parecchio raffazzonato. Kate può aver fatto davvero tutto da sola? O magari si è assunta la responsabilità per la colpa di altri?

Non ne abbiamo la certezza, ma è facile immaginare che qualche collaboratore perderà il posto per quanto successo, è tutto troppo grave. Perché stavolta non sono stati i media ad andare a cercare la foto, non è colpa loro. È stata Kensington Palace a pubblicare quell'immagine precisa, avrebbero potuto fare gli auguri per la festa della mamma in qualsiasi altro modo, solo con un messaggio o magari con un disegno dei bambini... Invece no. E a me pare che quel messaggio di Kate sia la classica toppa peggiore del buco. 

Con questo gesto qualcuno ha fatto notare come l'era elisabettiana guidata dal motto "never explain, never complain" sia definitivamente finita: Kate si è comportata come una qualsiasi utente, un'influencer che si scusa per "l'eventuale confusione", una cittadina al pari di tutti, insomma, che sbaglia e si giustifica. Che significato ha questo per gli inglesi da sempre abituati alla discrezione di una sovrana del calibro di Elisabetta II? 

Secondo me gli inglesi non la vogliono "la monarchia in bicicletta". Per loro il fascino della monarchia non è questo, non li vogliono i reali che si comportano come comuni cittadini. È questo per una questione di tradizione, per un modo di essere, per essere stati abituati al modo di comportarsi di Elisabetta II che per decenni ha dato un esempio di discrezione, ora decisamente disattesa dai suoi eredi. La regina Elisabetta ha sacrificato tutta la sua vita personale per la Corona intesa come istituzione. Pochi giorni prima della morte si è mostrata con i lividi sulle mani per onorare i suoi impegni pubblici. Loro, invece, - William e Kate intendo, non Carlo e men che meno Camilla che in questo momento si sta addossando tutti gli impegni possibili - pare che adesso vogliano mettere al primo posto le loro vite a discapito dell'istituzione che rappresentano.

Kate e William virano pure loro verso la tendenza molto "pop" di mostrare sempre e solo il lato perfetto della propria vita?

Mi pare che in questa situazione si siano un po' "borghesizzati", soprattutto nella risposta di scuse della principessa. E non uso questo termine in modo dispregiativo, nella maniera più assoluta, né per fare un discorso elitario, ma per puntare l'attenzione sul fatto che Kate, pur essendo una mamma e una moglie come tante, è anche la principessa del Galles e, come tale, da lei gli inglesi, e non solo, si aspettano un certo tipo di comportamento. 

Ma cosa potrebbero fare adesso per ricostruire la loro credibilità che è personale sì, ma anche della monarchia? Sembra un segnale che almeno per ora tutto ciò che dicano risulti poco credibile. Non sarebbe più semplice diffondere un videomessaggio come quello inviato da re Carlo che ieri, assente alle celebrazioni per il Commonwealth Day, ha comunque voluto dare segno della sua presenza? "La monarchia deve essere vista per essere creduta", diceva pure Elisabetta II. E loro in questo momento non sembrano rispettare nemmeno questo tacito insegnamento, almeno per quanto riguarda Kate. 

Credo che per ora glissare le polemiche e non fare più passi ulteriori sia la strategia da adottare. I reali lavoreranno, continueranno la loro vita pubblica, presenzieranno agli impegni fissati come sempre, ma su quanto accaduto rispetto a Kate non penso parleranno più per far scemare il clamore dei giorni scorsi. Magari forse a Pasqua la principessa comparirà in pubblico per fare tutti contenti, ma per ora la strada credo sia quella di far calmare le acque.

Rispetto alla malattia di Kate, invece, perché secondo lei a differenza di re Carlo per cui subito è stato comunicata la diagnosi di tumore, non è stato fatto altrettanto spiegando la natura dell'intervento all'addome? 

Io non sono favorevole alla comunicazione esatta della malattia di Kate, è una questione di privacy. Evidentemente Carlo ha un ufficio di comunicazione diverso che ha deciso di rendere pubblico un cancro, senza aggiungere dettagli ulteriori. Ma lui ha un altro ruolo, è il re. Ribadisco: per Kate è mancata una corretta strategia di comunicazione sin dall'inizio, da quando è sorto il problema della malattia. Non è ammissibile diramare un comunicato stringato su un intervento così delicato e reagire con freddezza quando i media di tutto il mondo chiedono ulteriori dettagli. Quando si tratta di privacy, o si è molto bravi a preservarla totalmente oppure, se viene fuori qualcosa perché si decide di comunicare, si deve anche essere costanti nell'aggiornare ogni tanto. 

C'è chi insinua sia in corso una crisi matrimoniale con William, dettaglio visibile anche dall'assenza dell'anello di Kate. Su questo aspetto che idea si è fatta lei?

Escludo totalmente. Non credo proprio che dietro questo disastro si celi un problema nella coppia che ha sempre dimostrato grande affiatamento. I media da un lato, la famiglia reale dall'altro e in mezzo un mediatore che non è riuscito a fare bene il suo lavoro, quello di mediare: questo credo sia stato davvero il cortocircuito di tutto. 
 

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