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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Prediligo il fallo". Paola Barale a ruota libera sulla sua sessualità

Dopo anni di pettegolezzi, la conduttrice fa chiarezza sul suo orientamento sessuale. E, ospite di Belve, parla del perché la sua carriera televisiva si è fermata

Da anni ormai circolano pettegolezzi circa la sessualità di Paola Barale, pur essendo lei assente dalla tv ormai da molto tempo. Sede ideale per dire tutta la verità circa il suo orientamento è la trasmissione Belve, in onda nella seconda serata di Rai Due con la conduzione di Francesca Fagnani, in cui i personaggi dello spettacolo sono sottoposti alle domande più irriverenti.

 A Fagnani che domanda dunque alla conduttrice (oggi attrice di teatro, per professione) se attengono al vero le voci circa la sua omosessualità, Barale risponde così: "Una volta per tutte, nulla contro le donne, però prediligo il fallo, ho bisogno di un po’ di testosterone". Al momento però la sua è una vita da single: "Ora ho imparato a stare da sola e mi voglio molto bene - ha dichiarato alcuni mesi fa - Solo che quando ti abitui a stare sola è difficile far entrare qualcuno nella vita". 

Proprio di recente Barale era tornata a parlare dei grandi amori che hanno segnato la sua vita, ovvero quello con Gianni Sperti, sposato nel 1998, e quello con Raz Degan, con cui (tra alti e bassi) ha fatto coppia dal 2002 fino al 2015. Da queste storie d'amore, Barale si era detta molto amareggiata. "Sono solo conoscenti con cui ho ricordi sbiaditi", aveva detto dei due uomini, entrambi personaggi dello spettacolo: il primo ballerino, il secondo modello. "Alla fine della fiera sia Gianni che Raz con me si sono dimostrati nello stesso modo - aveva precisato - nessuno dei due ha avuto il coraggio di dimostrarsi per ciò che sono, non hanno avuto il coraggio di essere loro stessi, di mostrare la loro vera natura". 

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Il "blocco" della carriera. E il caso della droga

L'intervista a Belve, in onda venerdì 8 aprile, passa poi a trattare il percorso professionale di Paola, vera e propria icona della tv commerciale negli Anni Novanta, soprattutto su Mediaset. "E’ finito il suo momento televisivo, come se lo spiega?", chiede Fagnani. chiede la Fagnani. E Barale lascia intendere che su di lei ci sia un blocco. "Ma un blocco di che tipo, televisivo o politico?", "Un blocco! Si dice il peccato non il peccatore, è un blocco: a livello politico no…ci sono dei personaggi…". Fagnani non demorde: "Sono personaggi potenti, influenti, ieri come oggi?". Barale invoca allora una domanda di riserva. 

A pesare sull'interruzione della sua carriera sarebbe stata anche la storia della droga, cioè quel blitz dei Carabinieri a casa sua, vicenda per la quale è stata poi assolta. "Ero diventata una narcotrafficante, spacciavo e fumavo erba, se lei metteva su Google Paola Barale la prima parola che usciva era cocaina", precisa oggi. 

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