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Sabato, 27 Aprile 2024
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"Non chiamarmi papà": Piero Angela, il rapporto con il figlio Alberto e la loro passione per la conoscenza

Piero Angela è morto all'età di 93 anni, in 70 anni di carriera non ha mai smesso di studiare e di informare, due passioni che ha trasmesso al figlio Alberto

"Buon viaggio papà", un messaggio tanto breve quanto emozionante quello scelto da Alberto Angela per comunicare la morte di suo padre, il grande conduttore e giornalista Piero Angela. Una vita la loro dedicata all'informazione, sempre pacati, preparati e pronti ad entrare nella vita dei telespettatori tramite il piccolo schermo con il sorriso sul volto e un tono di voce rassicurante. Alberto, 60 anni, a differenza della sorella Christine - sulla quale si sa molto poco - ha scelto di seguire le orme del padre e si trova oggi erede di un compito tanto nobile quanto difficile: quello di diffondere cultura.

I programmi di Piero Angela nel corso degli anni sono sempre stati sinonimo di successo, Destinazione Uomo, Quark, SuperQuark, Il pianeta dei dinosauri, Viaggio nel cosmo e Ulisse – il piacere della scoperta. Quest'ultimo, in onda dal 2000, ha legato indissolubilmente (soprattutto a livello lavorativo) padre e figlio, anche se i due avevano già lavorato fianco a fianco.

Piero Angela, la prima puntata di Quark 40 anni fa con la storica sigla / VIDEO

L'ultimo lavoro insieme: la nuova edizione di SuperQuark

"Carissimi, questa sera in prima serata su RaiUno torna SuperQuark con tanti viaggi nella Scienza", queste le parole scelte da Alberto Angela per annunciare, il 6 luglio, il ritorno sul piccolo schermo del noto programma. "Un appuntamento importante per chi ama il sapere. Soprattutto quest’anno che Piero, mio padre, festeggia ben 70 anni di lavoro in RAI. Ha iniziato nel 1952, quando ancora non esisteva la televisione, ed è tutt’ora in prima serata su RaiUno. Per me non può che essere un onore e un piacere poter partecipare al suo programma con i miei servizi", un messaggio che letto adesso assume il sapore di un passaggio di testimone. Quella di quest'anno infatti è la prima volta in cui Alberto ha preso parte come 'inviato' a SuperQuark.

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La passione per il sapere che da sempre lega padre e figlio

Alberto è il secondo figlio di Piero, sulla prima figlia, Christine - di quattro anni più grande di Alberto - non si hanno informazioni. In generale la famiglia Angela è molto riservata, ma inevitabilmente, essendo personaggi televisi, nel corso degli anni la curiosità prima sul padre e poi sul figlio non è mai diminuita. 

Alberto ha ereditato dal padre la curiosità e il piacere della scoperta, spesso lo ha accompagnato nei suoi viaggi e dopo essersi diplomato in Francia, dov'è nato, si è iscritto a Scienze Naturali all'università La Sapienza di Roma, dove si è laureto con 110 e lode e un premio per la tesi, successivamente pubblicata. La passione per lo studio l'ha portato negli Stati Uniti d'America dove ha affinato e approfondito le sue conoscenze su paleontologia e la paleoantropologia nelle università di Harvard, Columbia University, UCLA.

Angela prima di dedicarsi esclusivamente alla televisione ha passato 10 anni, durante i quali sono avvenuti i primi approcci televisivi, tra gli scavi e la ricerca sul campo partecipando a spedizioni internazionali. La prima esperienza televisiva è stata in un'emittente svizzera, il suo programma di divulgazione scientifica fu così apprezzato da essere importato anche in Italia. 

Poi ecco la collaborazione con Piero Angela: i due hanno scritto insieme Il pianeta dei dinosauri, trasmesso da Rai 1 nel 1993. Poi è diventato anche autore per Superquark, Quark Speciale e Viaggio nel cosmo sempre per Rai 1. 

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Il reciproco rispetto e sostegno che spinsero Piero a chiedere al figlio di chiamarlo per nome

Del loro rapporto si sa poco, ma evidente visto il sodalizio lavorativo che entrambi avessero un'enorme stima reciproca. E proprio in merito a ciò Piero spiegò in un'intervista al Corriere: "Se fosse stato per me mio figlio oggi non sarebbe alla Rai perché se fosse venuto a lavorare con me avrebbero aperto il tiro al piccione contro di lui e contro di me". Poi però, "Mi venne incontro il vicedirettore di Raiuno, Andrea Melodia, facendomi notare che mio figlio collaborava con varie reti televisive e quindi, da libero professionista, avrebbe potuto lavorare anche con me. Insomma non ci fu alcuna assunzione e Alberto collaborò a SuperQuark solo perché era bravo: ci conveniva usarlo". I due per anni hanno avuto un doppio ruolo, quello di padre-figlio e di colleghi, proprio per questo motivo Angela senior decise di chiedere ad Alberto di chiamarlo Piero.

"Io e mia moglie abbiamo registrato la nascita di Alberto, l’avevamo fatto anche per Christine, nel ’58", aggiunse il giornalista che poi specificò anche che quando i bimbi erano piccoli lui c'era poco infatti non ha mai aiutato il bambino a fare i compiti.

Piero, el programma Cartabianca di Bianca Berlinguer nel 2018, raccontò un aneddoto mai divulgato prima sul figlio ovvero che era stato bocciato in quinta elementare: "Come l’ho presa? Bene! Quando uno non fa bene deve essere punito! Gli bruciò molto - aveva raccontato - credo che gli abbia innescato una spirale virtuosa". E come dargli torto visto l'enorme successo che hanno avuto tutti i suoi programmi.

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