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Martedì, 30 Aprile 2024
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Emis Killa choc: "Spacciavo e rubavo motorini"

Da poco è uscito il suo libro autobiografico, "Bus 323 - Viaggio di sola andata", in cui si racconta a cuore aperto e rivela di essere arrivato a un passo dal carcere

E' cresciuto sulla strada Emis Killa e non ha mai nascosto il suo passato difficile prima di raggiungere il successo. In "Bus 323 - Viaggio di sola andata", il libro autobiografico uscito da poche settimane, il rapper milanese racconta dettagli sconvolgenti della sua adolescenza, non certo semplice per via di un padre con disturbi di personalità e di una madre che lavorava fino a tardi per guadagnare e tirare avanti la famiglia.

"Bus 323 è un viaggio nell'underground, fra centri sociali e cavalcavia di cemento - ha raccontato Emis Killa a Deejay Chiama Italia - Dalle basi pompate dall'autoradio in un parchetto di Desio al palco dell'Alcatraz a Milano, dal fare mattina aspettando la prima corsa della metro ai dischi di platino".

"Ho iniziato a farmi le canne a 11 anni - ha raccontato ancora - a 15/16 sono passato a spacciare, rubare i motorini, fermare la gente e puntargli il collo di una bottiglia di vetro alla gola per farsi dare l'iPod o i soldi. Roba brutta". Errori che il rapper invita a non ripetere a tutti quei ragazzi, tanti, che lo seguono da anni e per cui è un modello da seguire.

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