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Martedì, 30 Aprile 2024
La stima / Russia

"In Ucraina morti 50mila soldati russi: la prova è nelle immagini dei cimiteri"

Bbc e Mediazona hanno scandagliato documenti, forum online, social media e anche le tombe sparse per il Paese. Le vittime aumentate notevolmente con il reclutamento dei detenuti e la "strategia del tritacarne"

Dall'inizio della guerra in Ucraina, almeno 50mila soldati russi hanno perso la vita sul campo di battaglia. La maggior parte di loro sarebbero morti nel secondo anno di conflitto, quando Mosca ha lanciato la cosiddetta "strategia del tritacarne", con delle sorte di onde umane scagliate contro le roccaforti nemiche nel tentativo di conquistare più territori possibili. Una strategia che si è basata su prime linee composte soprattutto da detenuti. Mandati a morire in cambio della promessa della libertà. È quanto ha ricostruito l'emittente britannica Bbc grazie al lavoro di ricerca condotto con il media indipendente russo Mediazona. 

Il tabù di Putin

La conta delle vittime di guerra è un argomento tabù in Russia. Nella campagna in vista delle elezioni che lo hanno riconfermato alla guida del Cremlino, il presidente Vladimir Putin si è guardato bene dall'affrontare il tema, eludendo le proteste delle vedove e delle madri dei soldati. I giornalisti di Bbc e Mediazona, con l'aiuto di volontari, hanno scandagliato rapporti ufficiali, giornali e social media per stimare le perdite dell'esercito di Mosca. Tra le fonti che hanno consentito di giungere alla stima di 50mila morti ci sono anche le tombe.

I volontari assoldati dai due media hanno contato le tombe militari in 70 cimiteri sparsi in tutta la Russia dall’inizio della guerra. Grazie alle immagini aeree, è stato possibile ricostruire come questi cimiteri siano stati ampliati in modo significativo. In quelli di Bogorodskoye e Ryazan, a sud-est di Mosca, per esempio, sono state create delle sezioni completamente nuove. Il conteggio e l'analisi delle tombe ha consentito di stabilire che non solo la maggior parte di essere appartengono a militari e ufficiali uccisi in Ucraina, ma che il 40% delle presunte vittime di guerra è composto da soldati non di professione.

Il "tritacarne"

La spiegazione di questo dato va cercata nella già citata strategia del tritacarne e nella pratica sempre più estesa di arruolare non solo volontari con scarsa o nulla formazione, ma anche cittadini russi in prigione. I grafici della Bbc mostrano per esempio un picco di morti nel gennaio 2023, quando Mosca ha iniziato un’offensiva su larga scala nella regione ucraina del Donetsk usando, secondo il think tank Isw, "inefficaci assalti frontali in stile onda umana". 

Un altro picco significativo è stato registrato nella primavera del 2023, durante la battaglia per Bakhmut, quando il gruppo mercenario Wagner aiutò la Russia a catturare la città. Il leader di Wagner, Yevgeny Prigozhin, stimò che le perdite del suo gruppo in quel periodo fossero 22mila. Come è noto, è stato proprio il gruppo Wagner a reclutare per primo i prigionieri: i contratti prevedevano sei mesi di servizio al termine dei quali il detenuto poteva tornare in libertà, ricevendo uno sconto di pena.

I detenuti mandati a morire

Quando Prigozhin è entrato in rotta di collisione con Putin e Wagner è stato sciolto, Mosca ha creato i plotoni Storm, composti quasi interamente da detenuti. Se i leader di Wagner utilizzavano una brutale disciplina interna, con mercenari giustiziati in caso di disobbedienza agli ordini, l'esercito regolare russo non sarebbe stato da meno: secondo la Bbc, i detenuti reclutati negli Storm morivano sul campo in media dopo due mesi di battaglia, contro i tre registrati tra gli arruolati da Wagner. Inoltre, il contratto con l'esercito regolare non prevede via d'uscita dal conflitto: si possono deporre le armi (e ottenere la libertà promessa) solo una volta che a guerra in Ucraina sarà finita. O con la morte. "I combattenti dello Storm sono solo carne", ha detto l'anno scorso a Reuters un soldato regolare, che aveva combattuto al fianco dei membri di uno di questi plotoni kamikaze.

A peggiorare le condizioni di chi combatte negli Storm è la mancanza di attrezzature. La Bbc ha raccolto storie recenti di detenuti che chiedevano ai parenti di aiutarli ad acquistare uniformi e stivali adeguati. Alcuni di loro lamentavano anche la mancanza di armi e kit medici. In un forum online di soldati russi, consultato dalla Bbc, un uomo afferma di essersi unito a un plotone Storm di 100 soldati cinque mesi fa. Oggi, solo 38 di loro sarebbero sopravvissuti.

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