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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'appello / Ucraina

Zelensky: "Senza aiuti Usa perderemo la guerra". E spunta il piano di Trump sull'Ucraina

Il presidente ucraino torna a sollecitare gli alleati americani mentre il conflitto entra in una fase drammatica per Kiev. Intanto il Washington Post rivela il probabile piano che Trump metterebbe in pratica in caso di vittoria alle presidenziali Usa

"È necessario dire al Congresso americano che se non aiuta l'Ucraina, l'Ucraina perderà la guerra": è un appello quasi disperato quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una riunione video della piattaforma di raccolta fondi United24 organizzata da Kiev. Concetti che il presidente ucraino aveva già espresso durante un discorso nella tv pubblica nella serata di ieri, sabato 6 aprile: "Se continuano a colpire ogni giorno come hanno fatto nell'ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i partner lo sanno". 

Zelensky fa direttamente riferimento ai 60 miliardi di dollari di aiuti americani, stanziati dal presidente Joe Biden, che rischiano di venire bloccati dal Congresso per via dell'opposizione repubblicana. Donald Trump, del resto, si è sempre dimostrato contrario all'invio di nuovi aiuti a Kiev. E se, il tema del sostegno o meno all'Ucraina è da tempo entrato nella campagna elettorale americana, a trarne il maggior vantaggio potrebbe essere proprio Vladimir Putin. La Russia sta infatti intensificando gli attacchi in vista dell'estate anche per il tentennamento di Washington. La situazione sul campo intanto si fa sempre più critica. 

Bombe teleguidate e assalti giorno e notte: così il fronte rischia di sfaldarsi 

I soldati ucraini "vengono attaccati in modo massiccio, e direi anche abitualmente, da bombe aeree guidate (russe, ndr) che spazzano via le nostre posizioni": lo ha detto al Financial Times il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Secondo funzionari della difesa di Kiev, dall'inizio dell'anno le forze russe hanno lanciato contro il Paese circa 3.500 bombe aeree guidate, un numero 16 volte maggiore rispetto al 2023. 

Il comandante in capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha definito "difficile" la situazione al fronte per le forze di difesa di Kiev con l'esercito russo che "continua a condurre operazioni offensive giorno e notte". 

Godendo della superiorità aerea e del vantaggio nelle scorte di missili e munizioni, i russi "continuano a cercare di avanzare fino al confine amministrativo della regione di Donetsk", ha spiegato Syrsky sottolineando che, in direzioni separate, "i russi stanno cercando di assaltare le posizioni dell'Ucraina a ondate, inviando squadre composte da plotoni o compagnie, a volte schierando gruppi delle dimensioni di un battaglione".

Particolarmente difficile la situazione sul fronte di Bakhmut nelle zone ad est di Chasiv Yar e Klishchiivka, in direzione di Avdiivka.

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"Oggi le battaglie più feroci sono in corso nelle aree di Pervomaiske e Vodiane, così come a est di Chasiv Yar, dove il nemico sta cercando di sfondare le nostre linee di difesa. Chasiv Yar rimane sotto il nostro controllo mentre tutti i tentativi del nemico di avanzare verso l'accordo è fallito", ha sottolineato Syrsky aggiungendo che anche la situazione a Lyman, Orikhiv e Kherson rimane tesa.

"Donbass e Crimea alla Russia e fine della guerra": Il Washington Post rivela il piano Trump per l'Ucraina 

E mentre in Usa si accende la competizione elettorale, spunta il piano per l'Ucraina di Donald Trump. Lo rivela il Washington Post in un'esclusiva. Il tycoon americano, se venisse eletto, spingerebbe Kiev a cedere la Crimea e il Donbass a Mosca, almeno secondo le fonti citate dal quotidiano americano. Concessioni che, secondo molti analisti, legittimerebbero di fatto l'aggressione russa. 

Le indiscrezioni non sono state confermate (ma nemmeno smentite) dallo staff di Trump che hanno riferito al Wyp di come l'ex presidente americano sia solo interessato a "fermare la guerra". Di fatto però i repubblicani stanno già remando in questa direzione, bloccando i fondi stanziati dall'amministrazione Biden al Congresso, per nuovi aiuti nei confronti dell'Ucraina. 

E le recenti uscite di Trump, sempre più orientate a un forte isolazionismo, non autorizzano Kiev a sperare nel proseguimento dell'impegno americano in caso di vittoria. "Incoraggerei la Russia a fare quel che vuole dei paesi Nato che non pagano" aveva affermato il tycoon in un recente comizio. Parole che, nella migliore delle ipotesi, preludono a un probabile netto cambio di passo anche in Ucraina.

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