rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Italia

Diciotti, da Ue nessuna soluzione: da M5s primi distinguo contro la linea Salvini

Conte: "Da Europa discrasia che trascolora in ipocrisia". Dopo che lo scontro con Fico lo ha costretto a sbarcare i minori, il ministro dell'Interno non ha consentito a far scendere gli adulti. Il comandante De Falco: "Situazione non degna di un Paese civile". I Radicali presentano una denuncia per sequestro di persona

La riunione dei rappresentanti degli stati dell'Unione Europea convocata per oggi a Bruxelles si è chiusa senza che sia stata trovata una soluzione per sbloccare i migranti a bordo della nave Diciotti, bloccata nel porto di Catania. Lo si apprende da fonti diplomatiche mentre arrivano i primi no alla ripartizione delle 150 persone a bordo della nave della Guardia Costiera italiana: Belgio e Ungheria hanno infatti annunciato che non sono disposti a farsi carico di nessun migrante.

La "sfida" italiana non ha senso: l'Europa non c'entra nulla 

Uno dei punti contrari, è che il flusso di migranti pro-capite è molto al di sotto di quello in altri Stati membri attualmente e perciò, a loro avviso, non vi sarebbe necessità di condividere la responsabilità.

"Nessuno stato membro ha ritenuto di sottoscrivere un comunicato - spiegano fonti del Ministero dell'Interno - anche perchè non ci sono le basi di un accordo per indicare una nuova procedura standard per il soccorso, lo sbarco e la ridistribuzione degli immigrati".

"I Paesi europei non hanno avanzato alcuna concreta apertura per risolvere il caso della nave Diciotti. Visto che l'Italia, negli ultimi anni, ha accolto 700 mila cittadini stranieri, la linea del Viminale non cambia. Dalla Diciotti non sbarca nessuno. Su questo fronte il governo è compatto"

"È noto a tutti che l'Italia sta gestendo da giorni, con la nave Diciotti, una emergenza dai risvolti molto complessi e delicati - commenta il premier Conte - Ancora una volta misuriamo la discrasia, che trascolora in ipocrisia, tra parole e fatti".

Conte: "Discrasia, che trascolora in ipocrisia, tra parole e fatti"

Giuseppe Conte spiega inoltre che da parte di alcuni Stati è stato proposto un passo indietro "suggerendo una sorta di regolamento di Dublino 'mascherato', che avrebbe individuato l'Italia come Paese di approdo sicuro, con disponibilità degli altri Stati a partecipare alla redistribuzione dei soli aventi diritto all'asilo, che notoriamente sono una percentuale minima dei migranti che arrivano per mare".

Tra i 5 stelle si apre la fronda contro la linea dura

Dopo che lo scontro con Fico lo ha costretto a sbarcare i minori, il ministro dell'Interno non ha consentito a far scendere gli adulti. Di Maio da parte sua ha minacciato il taglio dei contributi italiani all'Unione Europea (20 miliardi di euro) in caso di un'impasse diplomatico. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, auspicava "un'effettiva e più rapida collaborazione degli altri Stati europei" ma la risposta dell'Ue è stata chiara: "Le minacce non portano da nessuna parte"

Intanto sempre dal Viminale fanno sapere come non sia in programma alcun interrogatorio del ministro dell'Interno Matteo Salvini in risposta alle indiscrezioni del quotidiano britannico Guardian che annunciava come i procuratori catanesi fossero in viaggio verso Roma per sentire il ministro dell'Interno nell'ambito del fascicolo d'inchiesta aperta - per ora a carico di ignoti - per la detenzione illegale dei migranti a bordo della nave alla fonda nel porto etneo. 

M5s, De Falco: "Situazione indegna"

Il senatore pentastellato Gregorio De Falco, ex capo della Capitaneria di porto, prende le distanze della linea tenuta fin qui dal Governo. "Sotto il profilo umano - scrive De Falco - non è degno di un Paese civile e di uno Stato di diritto il lasciar permanere questa situazione e sebbene a bordo i naufraghi sono costantemente assistiti, occorre trovare una soluzione; sotto il profilo giuridico, questa situazione di stallo non ha senso, poichè il pattugliatore è nave militare italiana e quindi si rivela inutile impedire lo sbarco a quanti sono già in territorio italiano".

"Sotto il profilo politico, per ottenere dalla Ue la giusta ripartizione dei migranti, le forze di Governo possono agire anche con la massima fermezza e risolutezza, ma sempre incidendo con senso di responsabilita' sulla politica generale della Ue, in forza del riconosciuto valore sociale, economico e strategico del nostro Paese".

Così si vive a bordo della Diciotti 

Il deputato di +Europa e Segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, dopo essere salito a bordo della Diciotti per una visita ispettiva ha presentato una denuncia alla Procura di Catania per "sequestro di persona" e "sequestro di persona a scopo di coazione".

La legge - spiega Magi - prevede che: 'Chiunque fuori dei casi indicati negli articoli 289-bis e 630, sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando (...) di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questo uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trent’anni'".

"Le persone trattenute sulla Diciotti potrebbero avanzare una richiesta d'asilo agli uomini della Guardia Costiera che in quanto pubblici ufficiali non potrebbero respingere, ma dovrebbero trasmettere alle autorità di governo".

La denuncia presentata dai Radicali

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diciotti, da Ue nessuna soluzione: da M5s primi distinguo contro la linea Salvini

Today è in caricamento