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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Quando Jole Santelli parlò della sua malattia: il tumore

In un'intervista aveva detto che non voleva che la sua condizione la perseguitasse. E aveva rivelato di aver chiesto l'ok al suo medico prima di candidarsi a presidente della Regione Calabria

La presidente della Regione Calabria Jole Santelli è morta oggi per un tumore. L'agenzia di stampa Ansa scrive che la governatrice è deceduta a causa di un'emorragia interna per le patologie tumorali di cui soffriva da tempo e che è stata trovata sul divano della sua abitazione in via Piave a Cosenza questa mattina dal domestico che presta servizio in casa. L'ora della morte è stimata intorno a mezzanotte. 

Quando Jole Santelli parlava del suo tumore (in interviste e video)

Santelli aveva parlato il 12 gennaio scorso in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano del tumore ovarico degenerato in metastasi contro cui stava combattendo. Nel colloquio con Antonello Caporale la Santelli diceva di non volere che la malattia la perseguitasse:

“Quando una persona subisce un attacco così violento alla propria vita, quando il dolore fisico si fa radicale e incomprimibile, allora quella persona ha due strade: deprimersi e farsi portare via dalla corrente, scegliere che il destino scelga per lei. Oppure attivarsi, concentrarsi e soprattutto ribellarsi. Io sono una persona danneggiata dalla malattia.

Quel verbo e quella parola sono gli esiti della lettura del libro di Josephine Hurt (Il danno, appunto) che mi è stato di grande aiuto. Mi hanno obbligata a inquadrare l’esatta misura del dolore e di testare la capacità di replicare alla sofferenza, addirittura di resistervi e infine di dominarla”. 

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La Santelli, all'epoca candidata governatrice per il centrodestra, aveva rivelato di aver chiesto al suo oncologo se era il caso di accettare la sfida: 

“Non ho mai nascosto la mia malattia, qui in città tutti sanno, non voglio neanche però che essa mi perseguiti. Spero di parlare con lei (intendendo l'intervistatore, ndr) anche di quel che ho in mente per la Calabria.

Quando Silvio Berlusconi mi offre la candidatura ringrazio felice, ma chiedo due minuti prima di accettare. Chiudo la telefonata e formo il numero del mio oncologo: posso candidarmi? Posso onorare il mandato quinquennale? Il medico risponde: non solo puoi candidarti, ma mi auguro che io possa essere il tuo consulente negli anni della presidenza.

Lo scorso 14 settembre, al culmine delle malignità sul suo stato di salute, a margine di una conferenza stampa nella sede della Regione a Catanzaro in un fuori onda diventato subito virale sbottò un eloquente "mi hanno rotto i coglioni" e poi definì "miserabili" e "penose" quelle voci. Agli occhi dei cronisti, quel giorno, era apparsa dimagrita, ma energica come sempre.

Santelli era in cura da diverso tempo a causa di un tumore. Alle ultime apparizioni pubbliche era apparsa molto dimagrita. Pur in condizioni non facili ha affrontato con energia la campagna elettorale regionale, diventando la prima donna governatrice della Calabria. Alle elezioni del 26 gennaio 2020, sostenuta da una coalizione di centrodestra, vinse il confronto con l'imprenditore Pippo Callipo del centrosinistra, conquistando il 55,29% dei consensi dei calabresi. Della malattia aveva parlato anche in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "A capo di una Regione, la paura non te la puoi permettere - aveva detto Santelli - Non temo per me stessa, neanche un po'. È impossibile quando si ha la respnsabilità di una Regione. Non ci si può permettere nemmeno di rimanere chiusi in casa. La politica si fa andando in sede. Io sono stata sempre lì, alla mia scrivania".

Quando Jole Santellì parlò della sua malattia: il tumore

Nella palazzina in cui la governatrice viveva è anche giunto il feretro. Al momento non è stata ancora comunicata la data del funerale e dove sarà allestita la camera ardente. Tra i messaggi di cordoglio è significativo quello del senatore della Lega Roberto Calderoli:  "La notizia della scomparsa dell'amica Jole Santelli mi lascia senza fiato. Per sette anni ho combattuto ogni giorno la battaglia contro un tumore, tra operazioni e terapie, per cui ho provato sulla mia pelle cosa significhi convivere con il dolore e la paura. Andare comunque avanti, nel proprio lavoro: anche Jole come me lo faceva da anni e anche lei riusciva a lavorare con il massimo impegno, con la massima passione e la massima professionalità, anche con il sorriso, prima da deputato e in quest'ultimo anno da governatore della sua amata Calabria. Era una combattente, lo dimostrava ogni giorno, con coraggio, orgoglio e dignità". 

Laureata in giurisprudenza, con specializzazione in Diritto e Procedura penale all'Università di Roma La Sapienza, Jole Santelli era nata a Cosenza il 28 dicembre 1968. Il suo esordio in politica risale al 1994 con l'ingresso in Forza Italia. Nel 1996 iniziò a collaborare con l'ufficio legislativo del partito. Eletta per la prima volta nel 2001, prima di essere eletta presidente della Regione rivestiva l'incarico di vice presidente della Commissione parlamentare antimafia. 

Video: la tarantella di Jole Santelli per festeggiare la vittoria

''Fino all'ultimo, nonostante la malattia, Jole si è spesa per la sua terra'', dice commosso all'Adnkronos il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, legato alla governatrice della Calabria da una ''profonda amicizia''. Le sue condizioni si sarebbero aggravate nelle ultime 24 ore. Prima donna presidente della Regione Calabria, la Santelli era stata proclamata il 15 febbraio 2020.

Occhiuto è stato uno degli ultimi a sentirla, ieri, prima al telefono e poi tramite messaggi. Racconta che aveva poca voce, per questo la loro conversazione era proseguita tramite whatsapp e ancora una volta lei pensava alla sua Regione, al prossimo appuntamento: alla presentazione del 'spot' proprio sulla Calabria, commissionato al regista Gabriele Muccino. ''Ho sentito Jole ieri, mi ha detto che non stava molto bene, perché non aveva voce. Allora ci siamo sentiti con messaggi e mi aveva invitato per martedì, all'Auditorium di Roma, per la presentazione del 'corto' del regista Muccino sulla Calabria a cui teneva molto: davvero bellissimo, che io avevo visto in anteprima. Fino alla fine Jole ha pensato a promuovere la sua terra".

jole santelli tumore ovarico metastasi silvio berlusconi-2

"Sono profondamente addolorato e dispiaciuto, è come se venisse a mancare una parte di me. È l'esempio di donna sempre impegnata nelle istituzioni, perchè ci credeva e fino a quanto non è stata eletta presidente della Regione mi ha dato una mano come vicesindaco di Cosenza. Per la sua città non si è mai risparmiata. Amava la sua terra, ora dichiarerà lutto cittadino per la giornata di domani". I funerali si terranno domani, nella Chiesa di San Nicola di Cosenza. Poco fa è arrivato anche il cordoglio di Silvio Berlusconi: "Jole rappresentava la speranza del riscatto di una terra che amava appassionatamente, l’idea di un Mezzogiorno che ha in sé stesso la dignità e la forza di essere protagonista del futuro, di guardare all’Europa e al mondo. Ai suoi cari, a tutti coloro che l’hanno conosciuta, stimata, amata voglio esprimere il mio cordoglio più sentito e più profondo.Il loro dolore è anche il mio".

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 "Sono stato a casa di Jole Santelli a benedire la bara e a pregare per lei, stasera e domani nella mia cappellina dirò una messa per un'amica, pregherò il Signore per l'anima benedetta di questa donna", ha detto all'AdnKronos Padre Fedele, per anni parroco di Cosenza. "La conoscevo da 20 anni - aggiunge -, poi le strade si sono un po' divise perché lei si lasciò conquistare dalla politica. Jole era una donna gentile, buona, coi difetti comuni a tutti gli esseri umani, ma era una donna altruista. Mi ha sempre dato una mano per aiutare i poveri, anche da vicesindaco di Cosenza insieme al sindaco Mario Occhiuto. Ha sempre fatto tutto quello che ha potuto". Questo è invece l'intervento del grillino Nicola Morra in Senato:

Cosa succede alla Regione Calabria dopo la morte di Jole Santelli 

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