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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica Sassari

Se i comizi di Salvini assomigliano sempre più alle dirette Facebook: il "format" è rodato

Il vicepremier ad Alghero per le regionali sarde. Salvini sale sul palco e il suo discorso è una raccolta di "grandi classici" del repertorio. I temi politici prettamente locali passano in secondo piano: per lui c'è anche la "divisa quotidiana", quella dei Barracelli

Non sono lontane le elezioni regionali in Sardegna. E per sostenere il candidato di centrodestra Christian Solinas, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ieri ha incontrato i suoi sostenitori a Cagliari, Oristano e Alghero. Per la tappa finale del suo tour isolano, Salvini arriva ad Alghero (Sassari) con un'ora di ritardo rispetto al programma. Sul palco, nella piccola e scenografica piazza Pino Piras, davanti a circa tremila persone, nel corso del pomeriggio si sono succeduti cori locali (anche con una versione di "Va' pensiero", forse inconsapevole omaggio alla Lega delle origini), poi i candidati per il consiglio regionale e il candidato presidente. Ma restano tutti "sullo sfondo", pochi sparuti applausi, l'attesa in piazza è solo per il "capitano", come Salvini è soprannominato dai sostenitori più accaniti.

Più che a un comizio, sembra di assistere a un "format" rodatissimo, a una delle tante dirette Facebook a cui il segretario della Lega ha abituato i suoi sostenitori. Salvini sale sul palco, in piazza tutti alzano gli smartphone per immortalare il momento, e il suo discorso è una raccolta di "grandi classici" del repertorio. I temi politici prettamente locali passano presto in secondo piano: un accenno alla sanità, al lavoro che non c'è, senza scendere nei dettagli delle proposte e delle critiche. Il titolare del Viminale ironizza su alcune decine di persone che lo contestano: imponente lo schieramento di forze dell'ordine, senz'altro insolito per la tranquilla cittadina del nord ovest della Sardegna. "Ultimi comunisti", "moscerini" che ronzano sullo sfondo, secondo il leader del Carroccio. E poi via: legittima difesa, emergenza immigrazione (per Alghero certo non una priorità o un problema, ma la folla approva) e porti chiusi ("Mi hanno denunciato non so quante volte, ma sono pronto a farmi arrestare"), quota 100 (rivendicata con orgoglio).

La piazza si scalda, ma i fan del "capitano" si aspettano qualcosa di più: e allora Salvini arringa da par suo la folla, individuando i soliti presunti "nemici"; non lesina battute e ironie su Claudio Baglioni, J Ax, Fedez, Bello Figo e Matteo Renzi (il quale, secondo Salvini "aveva promesso di dare soldi a tutti e di far diventare tutti ricchi": non importa se Renzi l'abbia mai davvero detto, l'applauso parte lo stesso). La sceneggiatura prevede anche una divisa delle forze dell'ordine. Il vicepremier racconta di indossare abitualmente con orgoglio quelle di polizia, carabinieri e vigili del fuoco, ad Alghero ne aggiunge un'altra alla sua collezione: gli viene passata dal "pubblico" quella dei Barracelli, un'istituzione pubblica di polizia rurale. Salvini la indossa strappando altri applausi alla folla:"Se mi vede Roberto Saviano sviene...", scherza. 

Perché le elezioni regionali in Sardegna sono diventate così importanti per Lega e M5s

C'erano una volta i comizi politici: queste sono invece più che altro "immersioni" fisiche di Salvini tra la "sua" gente, in regioni dove la Lega fino all'altroieri non era nemmeno presente e dove solo in questi mesi aprono le prime sezioni, radicandosi con la denominazione "Lega per Salvini Premier". Nessuna pausa, 20 minuti scarsi di discorso, nessun accenno agli alleati di governo del Movimento 5 stelle (mai citati), mezz'ora di autografi e selfie per tutti. La piazza si svuota rapidamente, si sciama verso i bar o si torna a casa, sono le sei e mezza e sta per iniziare Juventus-Milan. Salvini? "Proprio una persona normalissima", commenta un anziano. Poi per il ministro è già ora di partire verso Roma, dove oggi il governo dovrebbe varare il decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 . Ma la Lega in Sardegna ora esiste, e in molti scommettono che tra un mese alle elezioni regionali la sfida con centrosinistra e Movimento 5 stelle sarà decisa solo in volata. Ironia della sorte, sul volo di ritorno a Roma Salvini incrocia Mario Bruno, sindaco di Alghero molto critico nei confronti del governo sul decreto sicurezza. 

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