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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Berluscones in piazza a Roma: "L'Italia rischia una guerra civile"

Il centrodestra reagisce dopo la condanna in Cassazione al suo leader e lancia un ultimatum: "Grazia dal Colle o voto". Sandro Bondi attacca e il capo dello Stato Napolitano risponde. Domenica in piazza a Roma

ROMA - Abbandonata la strada della responsabilità dopo la sentenza di condanna per frode fiscale a Silvio Berlusconi nel processo Mediaset, il centrodestra alza i toni e fa tremare il governo di larghe intese. Sarà un agosto caldissimo e non solo dal punto di vista meteorologico. Il clima tra i partiti di governo è tesissimo. 

SCONTRO BONDI-NAPOLITANO - A infiammare il dibattito a proposito delle conseguenze della sentenza della Cassazione c'ha pensato oggi il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi.

O la politica è capace di trovare delle soluzioni in grado di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti. 

"RIFORMA DELLA GIUSTIZIA O VOTO": SILVIO MINACCIA LA CRISI 

Dal Quirinale parlano di "dichiarazioni irresponsabili". Il coordinatore Pdl non ci sta e replica: "Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile". Per il viceministro Pd Fassina si tratta di parole "al limite dell’eversione" e di un "comportamento irresponsabile che rischia di far saltare tutto".  

CAVALIERE CON LA MACCHIA MA SENZA PAURA

LA RICHIESTA DI GRAZIA E LA MANIFESTAZIONE A ROMA - Come se non bastasse, c'è poi la questione della grazia. I capigruppo Schifani e Brunetta vogliono salire presto al Colle, chiedere un incontro con Giorgio Napolitano forse già domani, quando in via del Plebiscito i fedelissimi del Cavaliere manifesteranno proprio per sostenere con forza le richieste dei due capigruppo: la grazia per Berlusconi. I berluscones fanno quadrato intorno al loro leader. "Siamo tutti pronti alle dimissioni, a partire dai ministri del governo", dice il vicepremier Angelino Alfano. "Serve un atto di pacificazione da parte di Napolitano", chiede Cicchitto. "La destra si tolga dalla testa la pia illusione che davanti ad una grande questione democratica possano esserci divisioni o tentennamenti nel Pd", dice l’ex segretario Bersani. 

BERLUSCONI INCANDIDABILE E (FORSE) FUORI DAL SENATO

E mentre Napolitano è appena rientrato a Roma dalle vacanze sulle montagne dell’Alto Adige e Berlusconi è partito per Arcore insieme alla figlia Marina e la fidanzata Francesca Pascale, domani alle 18 partirà da piazza Santi Apostoli a Roma il corteo 'Tutti con Silvio' "con l’onere di confermare con compostezza, fermezza e serenità l’impegno dei sostenitori del partito per la democrazia e la libertà". A giudicare dal sabato di fuoco, non è esattamente una domenica tranquilla quella alle porte.

tutti con silvio-2

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