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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso

Perché ai Mondiali 2022 i recuperi sono così lunghi

Già 57 i minuti di recupero complessivi assegnati nelle prime quattro gare del torneo

C'è un dato che, agli spettatori delle prime partite di questi Mondiali 2022, non è certamente sfuggito: è quello relativo ai tempi di recupero, notevolmente più lunghi rispetto a quanto siamo abituati. Una tendenza che è emersa soprattutto nelle partite di ieri, lunedì 21 novembre: se nel match di esordio Qatar-Ecuador, diretta dall'arbitro italiano Daniele Orsato, l'extratime si era fermato complessivamente a dieci minuti (cinque minuti nel primo tempo e cinque nel secondo), in Stati Uniti-Galles siamo arrivati a tredici (4 nel primo tempo, 9 nella ripresa) ed in Inghilterra-Iran addirittura a 24 (14 nella prima frazione, 10 nella seconda). Dieci, invece, i minuti di recupero anche in Senegal-Olanda, di cui otto, tuttavia, soltanto nel secondo tempo.

Tabellone Mondiali 2022 Qatar: calendario, data e orario tv (diretta Rai) di tutte le partite

Se in Inghilterra-Iran i quattordici minuti del primo tempo sono facilmente comprensibili data la lunga interruzzione del gioco in seguito all'infortunio del portiere asiatico Beiranvand, poi costretto ad abbandonare il terreno di gioco, qualche perplessità in più è stata destata dagli altri extratime concessi. Un dato, però, che non sembra essere il frutto del caso, ma, al contrario, di una precisa scelta. Già prima dell'estate, infatti, il presidente della Fifa Gianni Infantino si era scagliato contro le perdite di tempo nelle gare: "In ogni partita c'è molto tempo perso - aveva dichiarato -. C'è bisogno di rivedere qualcosa perché gli spettatori pagano per vedere 90 minuti di calcio, mentre le gare durano 50 minuti. Non dico di arrivare a 100 minuti, ma senza dubbio il tempo di recupero che concede l'arbitro deve essere legato strettamente ai minuti persi durante la partita". 

Parole a cui avevano fatto eco quelle di Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitri della Fifa, il quale aveva dichiarato di "evitare match con soli 42, 43, 44 minuti di gioco effettivo", aggiungendo, poi, che "il tempo perso per sostituzioni, rigori, esultanze o interventi di medici e Var deve essere recuperato". Dichiarazioni che, evidentemente, i direttori di gara di Qatar 2022 hanno deciso di seguire alla lettera.

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