Olimpiadi 2012, fratelli d'Italia. Il fioretto è d'oro!
Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte, hanno vinto l'oro nel torneo a squadre di fioretto maschile battendo in finale il Giappone.
La scherma è tutta d'oro. Nell'ultimo giorno di programma ci regala la quattordicesima medaglia, il sesto oro della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Londra, la squadra di fioretto maschile. Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Giorgio Avola e Valerio Aspromonte, ha vinto il torneo a squadre, in finale contro il Giappone.
Con la settima medaglia l'Italia chiude al primo posto il medagliere del programma di Scherma, dopo il dominio totale del fioretto femminile en-plein nell'individuale e oro a squadre, con l'argento di Occhiuzzi nella sciabola e il bronzo nella sciabola a squadre, arriva questa splendida medaglia d'oro dalla squadra del fioretto maschile
Nel fioretto maschile eravamo i favoriti per tanti motivi, perché la tradizione della nostra scuola di scherma non ha eguali nel mondo, perché i nostri azzurri sono i primi tre del ranking mondiale, perché la squadra maschile di fioretto quest'anno non aveva perso neanche un torneo di coppa del mondo. Il favore del pronostico è stato rispettato e il programma di scherma di Londra 2012 si chiude come meglio non poteva.
FINALE - Primo assalto, Andrea Baldini contro Miyake, il giapponese comincia bene ma Baldini riesce a recuperare fino al 5-3. Secondo assalto Giorgio Avola contro Ota, l'azzurro pareggia il suo assalto e mantiene gli azzurri sotto di 2, 9-7 per i fiorettisti nipponici. Chiude il primo giro Andrea Cassarà contro Chida, Andrea parte molto bene con tre stoccate di fila, l'assalto però diventa equilibrato e il giapponese si rifà sotto, Cassarà non si distrae e con un parziale di 8-4 ci riporta in vantaggio sul 15-13.
Giorgio Avola comincia il secondo giro, entra subito nella misura del giapponese con grande determinazione, molto equilibrato l'assalto che termina 4-4, Italia 19 Giappone 17. Al quinto assalto è il turno di Baldini che parte forte ma il giapponese fa tre stoccate di fila e Andrea prende anche un giallo, la sfida si fa spettacolare con grandi urli e stoccate in successione da una parte e dall'altra, Baldini resiste e tiene l'Italia avanti 25-22. Cassarà chiude il secondo giro con il sesto assalto contro Ota. L'azzurro parte piano, subisce 4 stoccate di fila, i giapponesi si riportano avanti 29-28 con una stoccata dubbia ma Cassarà reagisce e chiude l'assalto sul 30-29.
Avola comincia bene il terzo giro ma il giapponese Chida è sempre ad una stoccata di distanza, Avola chiude la sua gara olimpica tenendo gli azzurri avanti 35-33. Ritorna Cassarà in pedana nel penultimo assalto contro Awaji che entra come sostituto di Miyake per il suo esordio olimpico, il giapponese parte alla grande con due stoccate che riportano il Giappone in parità, l'azzurro reagisce e ci tiene avanti 40-37. Ultimo assalto Andrea Baldini contro Ota, il 'baldo' dopo trenta secondi deve cambiare la divisa, torna in pedana senza perdere la concentrazione, l'azzurro cerca di tenere l'assalto bloccato, ma il giapponese attacca a testa bassa', Andrea Baldini non si distrae chiude il discorso oro sul 45-39.
La semifinale invece è stata una sfida a senso unico, la squadra azzurra ha preso subito il largo, Cassarà e Baldini sono stati solidissimi e Giorgio Avola, che ha tirato in sostituzione di Valerio Aspromonte, ha sempre dato l'impressione di non sentire la pressione dell'esordiente olimpico. Il match si conclude senza molti problemi, gli azzurri hanno avuto la meglio degli americani con un perentorio 45-25. Al primo turno gli azzurri avevano battuti i padroni di casa della Gran Bretagna che sull'onda del tifo dell'ExCel avevano messo in grande difficoltà la squadra italiana. Valerio Aspromonte un po' in ombra, la sfida è stata raddrizzata da un grande Andrea Baldini che ha chiuso la sfida sul 40-45.
Il bilancio della scherma non può che essere positivo, una fabbrica di medaglie che è riuscita a sopperire a mancanze di altre discipline, vedi nuoto, che avevano ben altre aspettative prima di questi giochi di Londra.
