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Martedì, 30 Aprile 2024
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"Queen: Days of Our Lives", il documentario stasera in tv: le anticipazioni

Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon: storia di un'avventura musicale con pochi eguali

Il canale Nove trasmette oggi, 20 gennaio 2024, a partire dalle 21.30, il documentario del 2011 "Queen: Days of Our Lives". Storia di una delle band più amata della storia del rock, grazie anche all'iconica figura di Freddie Mercury. Il lavoro è strutturato in due parti, suddividendo in due la carriera della band. Per l'occasione ripercorriamo, in modo sintetico, l'itinerario artistico del gruppo.

“Queen: Days of Our Lives”: le anticipazioni

"Queen: Days of Our Lives" è un documentario del 2011 di produzione britannica in due parti: la prima prevalentemente incentrata negli anni '70; la seconda sugli '80. Diretto da Matt O'Casey, ripercorre la carriera della rock band Queen e dei suoi membri del gruppo: Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon. Dato che Mercury morì nel 1991 e Deacon, dopo il ritiro del 1997, si rifiutò di partecipare, i soli intervistati per l'occasione sono May e Taylor.

Prima fase - Nel 1964, il chitarrista Brian May e Tim Staffell fondarono la band "1984". Dopo un discreto successo, nel 1968 il gruppo si sciolse. May e Staffell decisero di formare una nuova band chiamata "Smile" e reclutarono il batterista Roger Taylor. Nel 1968, agli Smile si unì Farrokh Bulsara, noto come Freddie Mercury, che aveva precedentemente suonato con gli Ibex. Dopo che Staffell lasciò la band, i restanti membri, incoraggiati da Mercury, cambiarono il nome in "Queen" nel 1970. Il gruppo sperimentò vari cambi di formazione prima di stabilizzarsi con John Deacon come bassista nel 1971. Dopo esibizioni e la firma con la Mercury Records, nel 1973 pubblicarono l'album di debutto "Queen" e intrapresero il Queen I Tour. Il 1974 vide l'uscita di "Queen II" e il successo del singolo "Seven Seas of Rhye". Nonostante una pausa causata dall'epatite di Brian May, pubblicarono "Sheer Heart Attack" nello stesso anno e continuarono il tour. Nel 1975, "A Night at the Opera" li consacrò con la celebre "Bohemian Rhapsody", seguita da uno spettacolo gratuito ad Hyde Park per ringraziare i fan. Il 1976 vide l'uscita di "A Day at the Races" e il successo del singolo "Somebody to Love". Nel 1977, "News of the World" portò i successi "We Will Rock You" e "We Are the Champions". Nel 1978, pubblicarono "Jazz" e intrapresero il Jazz Tour. Nel 1979 troviamo l'inizio del Live Killers Tour, seguito dall'album live "Live Killers". Il singolo "Crazy Little Thing Called Love" ebbe successo nel 1979, seguito dal Crazy Tour in spazi più intimi. Il periodo segnò l'ascesa dei Queen, mostrando la loro diversità musicale, il successo e l'evoluzione stilistica attraverso vari album e tour.

Seconda fase -Nel periodo successivo al Crazy Tour nel gennaio 1980, i Queen pubblicarono "Save Me", ottenendo un grande successo. Nel frattempo, registrarono il loro nuovo album, "The Game", con un sound segnato dal sintetizzatore. Il singolo "Play the Game" anticipò il disco, che ebbe un grande successo, raggiungendo la vetta delle classifiche britanniche e statunitensi. Il successo continuò con il singolo "Another One Bites the Dust", che diventò il più venduto nella storia della band. Il "The Game Tour" fu un trionfo, con tutte le date negli Stati Uniti esaurite. Nel 1981, il successo sudamericano continuò con il tour "South America Bites the Dust". Tornati in Inghilterra, lavorarono alla colonna sonora del film "Flash Gordon", che includeva il singolo "Flash". Sebbene il film fu un flop commerciale, la colonna sonora ottenne elogi. Alla fine del 1980, avevano venduto milioni di copie. Nel 1982, pubblicarono "Hot Space", che presentava un cambiamento verso il dance rock e il pop. Sebbene l'album ottenesse un discreto successo, non fu ben accolto negli Stati Uniti. Dopo il tour, nel 1982, la band si prese una pausa riflessiva. Nel 1984, si riunirono per lavorare a un nuovo progetto, che portò alla creazione di "The Works" nel 1984. Nel 1985, parteciparono al Live Aid, ricevendo acclamazioni per la loro esibizione. Dopo una breve pausa, nel 1986, pubblicarono "A Kind of Magic" e intrapresero il Magic Tour, caratterizzato da spettacolari scenografie. Nel 1987, dopo aver registrato il singolo natalizio "Thank God It's Christmas", la band decise di prendersi una pausa. Nel 1989, tornarono con "The Miracle" e nel 1991 pubblicarono "Innuendo", seguito da "Greatest Hits II". Nel 1991, Freddie Mercury annunciò di essere affetto da HIV e morì il giorno successivo (24 novembre 1991) a causa di una broncopolmonite. Il suo decesso fu commemorato con tributi in tutto il mondo, e i Queen continuarono a onorare il suo ricordo.

Dove vedere “Queen: Days of Our Lives” in tv e in streaming (20 gennaio 2024)

Il documentario dal titolo "Queen: Days of Our Lives" va in onda oggi, sabato 20 gennaio, in prima serata su Nove, a partire dalle 21:30; ed è visibile anche, in live streaming e on demand, sul sito ufficiale del canale.

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