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Sabato, 27 Aprile 2024
Come stanno le cose?

"I vaccinati si contagiano di più": il trucco dei no vax per falsare i numeri

Per mettere in dubbio l'efficacia dei vaccini spesso si ricorre ad un espediente di certo non corretto, ma che può trarre in inganno

"Il rischio di morire per Covid è più del doppio nelle persone vaccinate". E ancora. "In Israele la maggior parte dei contagi avvengono tra vaccinati". Capita spesso sui social di imbattersi in post del genere che talvolta fanno anche sfoggio di numeri, non sempre campati in aria (anzi a volte forniti dalle stesse autorità sanitarie), per dimostrare la tesi che i vaccini non funzionano. Quasi sempre, per non dire sempre, però c'è un inganno. E uno dei trucchi più usati da chi vuole fare disinformazione è quello di confrontare due numeri senza indicare la platea a cui si riferiscono. Che cosa vogliamo dire? Un esempio sarà utile per capire i termini della questione.

Se prendiamo una coorte di 10mila persone non vaccinate e assumiamo un rischio di contagio dell'1% avremo un totale di 100 contagiati. Ipotizziamo ora che il 90% di queste 10.000 persone sia protetto da un vaccino che ha un'efficacia del 90% nel prevenire l'infezione. Avremo in questo caso lo 0,1% dei contagiati su un totale di 9.000 individui, ovvero 9 persone infette dal virus. Di contro, tra le 1.000 persone che non hanno ricevuto il vaccino ci saranno 10 contagiati perché il rischio di entrare in contatto col Sars-Cov-2 rimane dell'1%. In poche parole su un totale di 19 contagiati avremo 9 vaccinati e 10 non vaccinati.

All'apparenza il numero di infetti tra le due categorie sarà molto simile, ma si tratta solo un'illusione ottica: la probabilità di essere contagiati resta infatti decisamente più bassa nel gruppo dei vaccinati. Certo è che in casi come questo la disinformazione dei no vax ha gioco facile. Basta mettere i due numeri insieme in una tabella e il gioco è fatto. Ad un primo sguardo sembrerà che la protezione offerta dai vaccini è quasi inesistente. 

Se i vaccinati fossero il 100% della popolazione...

L'esempio è dunque istruttivo di come i freddi numeri possano a prima vista trarre in inganno. Per accorgersene basta immaginare un paradosso: se nella coorte di 10.000 persone fossero tutti vaccinati, ipotizzando un'efficacia del 90% avremmo comunque 10 contagiati (lo 0,1% del totale): in una circostanza simile qualcuno avrebbe buon gioco nel dire che "tutti i contagiati erano vaccinati", ma basta fare due conti per capire che senza vaccini gli infetti sarebbero stati 100 e non 10.

Il caso dei ricoveri nel Regno Unito

A volte ovviamente le cose sono molto più complesse. Un esempio può essere quanto sta avvenendo nel Regno Unito dove secondo quanto riferito dal consigliere scientifico del governo sir Patrick Vallance il 60% dei ricoverati non ha ricevuto il vaccino. In realtà, commettendo un incredibile scivolone, in conferenza stampa Vallance aveva affermato l'esatto contrario col risultato che le sue frasi sono state rilanciate da vari gruppi no vax o in odore di complottismo.

Ma tralasciando questo episodio, anche quando Vallance ha corretto il tiro più di qualcuno ha sottolineato che avere tra gli ospedalizzati una percentuale di vaccinati del 40% non fosse proprio poca cosa. Si tratta però di un'altra illusione ottica: bisogna infatti tener presente che la percentuale di vaccinati è molto più alta tra gli anziani e i fragili, categorie che hanno un rischio di ospedalizzazione estremamente più elevato dei giovani (ancora poco vaccinati). Senza vaccini il numero dei ricoveri sarebbe stato enormemente più alto come fa notare su Twitter anche Giacomo Gorini, uno dei ricercatori che ha lavorato al vaccino AstraZeneca. 

Questi tentativi di disinformazione saranno probabilmente sempre più frequenti. Man mano che la copertura vaccinale aumenterà, la platea dei non vaccinati si restringerà sempre di più mentre le persone immunizzate saranno sempre più numerose. Come abbiamo già osservato se si arrivasse ad una copertura vaccinale del 100%, cosa ovviamente impossibile, ricoveri e decessi si verificherebbero solo tra la popolazione vaccinata. Il che, ovviamente, non vorrebbe dire che i vaccini non funzionano, ma semplicemente che non hanno un'efficacia del 100%. Cosa, del resto, già abbondantemente nota. La morale dunque è che prima di fasciarci la testa di fronte a dati che all'apparenza non tornano faremmo meglio a lasciare la parola, e la calcolatrice, a chi è più esperto di noi. 

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