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Lunedì, 29 Aprile 2024
La nuova paura

Covid, torna il tampone per chi arriva dalla Cina a Malpensa

L'avviso dell'aeroporto di Milano Malpensa ai viaggiatori. Il virologo Pregliasco: "Dobbiamo farci trovare pronti"

È "immediatamente valido" e resterà in vigore "fino al 30 gennaio 2023" il regolamento per sottoporre a tampone antigenico molecolare i passeggeri in arrivo dalla Cina che atterrano all'aeroporto di Malpensa. Lo comunica lo stesso aeroporto con un avviso pubblicato sull'home page del suo sito, in cui si rimanda per ulteriori informazioni al sito del ministero degli Esteri "Viaggiare sicuri".

Milano Malpensa, servirà un tampone negativo per rientrare dalla Cina in Italia"Si registra nel Paese un elevato numero di infezioni da Covid con la conseguente forte pressione per il sistema sanitario cinese", si legge nell'avviso pubblicato su 'Viaggiare sicuri', che informa i passeggeri del fatto che "la Regione Lombardia ha dato indicazione alla Ats Insubria, di riferimento per l'aeroporto di Malpensa, di sottoporre a tampone molecolare di screening per Covid-19 tutti i passeggeri/operatori provenienti dalla Cina. Tale disposizione ha attivazione immediata con scadenza 30 gennaio 2023 salvo diversa rivalutazione della situazione epidemiologica".

Il virologo Pregliasco: "Dobbiamo farci trovare pronti"

Oggi sul fronte pandemia "il problema principale arriva dalla Cina" che, abbandonata la politica 'zero Covid', sta registrando numeri record mai riportati dall'inizio dell'emergenza. "È necessario non farsi trovare impreparati rispetto a quello che potrebbe succedere", avverte il virologo Fabrizio Pregliasco, commentando all'Adnkronos Salute il ritorno del tampone molecolare per la ricerca di Sars-CoV-2 all'aeroporto di Milano Malpensa, per tutti i passeggeri/operatori provenienti dal Paese asiatico.

Covid, la Cina è di nuovo nei guai: perché non riesce a gestire la pandemia

"E' giusto il potenziamento dei controlli rispetto ai viaggiatori in arrivo dalle aree interessate", afferma il docente dell'Università Statale di Milano, che sollecita anche "l'incremento della sorveglianza virologica, con monitoraggio e sequenziamento virale". Perché la situazione cinese "magari è qualcosa che non avrà conseguenze - ragiona Pregliasco - però una diffusione così ampia e veloce, in un contesto in cui tante nuove varianti possono emergere, va tenuta assolutamente a bada con interventi istituzionali e internazionali", precisa il medico. Il suo invito è a "mantenere alta l'attenzione, con un ruolo che deve essere anche dell'Europa e dell'Organizzazione mondiale della sanità", auspica.

Il tutto "proprio per non farci trovare impreparati - ripete Pregliasco - in un'ottica di 'pre-occupazione', senza isterismi o negatività e sempre con un richiamo all'importanza della vaccinazione.
Stiamo sereni e tranquilli, riprendiamo la nostra vita perché abbiamo battagliato per anni - conclude - ma restiamo vigili".

La precisazione della Regione Lombardia

Tuttavia, la Regione Lombardia ha precisato che ''la richiesta non è obbligatoria''. ''Si tratta - viene spiegato in una nota - di una misura di prevenzione che serve anche ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico". ''Al momento - conclude la nota - sono stati eseguiti 210 tamponi. È stato già avviato il sequenziamento e domani si avranno i primi risultati''. Nessun obbligo dunque, ma solo una misura per aumentare la capacità di monitoraggio e sequenziamento di eventuali nuove varianti del coronavirus.

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