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Lunedì, 29 Aprile 2024
La beffa / Ragusa

Fermo amministrativo e multa per la "Mare Jonio": "Istiga la fuga dei migranti dalla Libia"

La nave dell'ong "Mediterranea" aveva accusato, negli scorsi giorni, le autorità libiche di aver sparato durante le operazioni di salvataggio

Dopo il danno, la beffa. Si può riassumere così la vicenda della "Mare Jonio", la nave dell'ong "Mediterranea" che, lo scorso 4 aprile, aveva denunciato di essere stata intimidita dalla guardia costiera libica durante operazioni di soccorso in acque internazionali. I migranti erano poi stati tratti in salvo e fatti sbarcare nel porto siciliano di Pozzallo. Molti di loro presentavano segni di tortura. 

Oggi, sabato 6 aprile, le autorità italiane hanno notificato al comandante e all'armatore della Mare Jonio un provvedimento con multa fino a 10mila euro e il fermo amministrativo. L'accusa? Quella di "Aver istigato la fuga dei migranti per sottrarsi alla guardia libica".

Le dure critiche delle opposizioni. Saviano: "Hanno vinto pagliacci e assassini" 

E in molti si scagliano contro i provvedimenti. "La Mare Jonio dopo aver salvato persone alla deriva su cui criminali libici autoproclamatisi 'guardia costiera' sparavano raffiche di mitraglia, per effetto del decreto Piantedosi, è sotto sequestro ed è stata multata. Chi salva vite viene fermato e multato mentre i miliziani libici vengono pagati e armati dall'Italia e dall'Europa. Non c'è altro da aggiungere: hanno vinto i pagliacci e gli assassini". Lo scrive su facebook Roberto Saviano.

 "Di fronte all'azione criminale della Guardia costiera libica che ha il compito non di soccorrere ma di deportare persone che tentano di scappare da situazioni terribili, di fronte ad un'azione di soccorso , il governo italiano sanziona la Mare Jonio, come recita il provvedimento perchè è colpa della Mare Jonio se le persone sono fuggite dai loro carcerieri libici" ha  affermato Luca Casarini, capo missione della ong Mediterranea, dopo aver appreso del provvedimento amministrativo. 

"Non ci fermiamo qui. Quello che abbiamo fatto in mare, lo faremo a terra" ha aggiunto Casarini.  Nel frattempo a Lampedusa è di nuovo allarme sbarchi: nella giornata di ieri, venerdì 5 aprile, sono arrivati altri 700 profughi, e l'hotpsot dell'isola è già stracolmo. 

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