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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Migranti, la lettera di Meloni a Scholz: "Stupita che la Germania finanzi le Ong"

La premier bacchetta il cancelliere tedesco: "Gli sforzi dei Paesi Ue dovrebbero concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali". La missiva arriva dopo giorni di tensioni tra Roma e Berlino

"Ho appreso con stupore che il Tuo Governo - in modo non coordinato con il Governo italiano - avrebbe deciso di sostenere con fondi rilevanti organizzazioni non governative impegnate nell'accoglienza ai migranti irregolari sul territorio italiano e in salvataggi nel Mare Mediterraneo". A scriverlo è la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella lettera inviata sabato scorso al Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz. Secondo Meloni "è ampiamente noto che la presenza in mare delle imbarcazioni delle Ong ha un effetto diretto di moltiplicazione delle partenze di imbarcazioni precarie che risulta non solo in ulteriore aggravio per l'Italia, ma allo stesso tempo incrementa il rischio di nuove tragedie in mare".

Nella missiva la premier italiana bacchetta il suo omologo tedesco spiegando che "gli sforzi, anche finanziari delle Nazioni UE interessate a fornire un sostegno concreto all'Italia dovrebbero piuttosto concentrarsi nel costruire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, ad esempio lavorando ad un'iniziativa UE con i Paesi di transito della sponda sud del Mediterraneo, che peraltro necessiterebbe di risorse inferiori rispetto a quella da tempo in essere con la Turchia".

"Certa della Tua comprensione e collaborazione - dice Meloni -, mi auguro che gli esatti contorni di queste iniziative del Tuo Governo potranno essere meglio chiariti, e sarò lieta di discutere di persona della questione alla prima occasione utile", a partire dal Vertice della comunità politica europea "e dal Consiglio Europeo di Granada il prossimo 5 e 6 ottobre".

Perché l'Italia e la Germania litigano sui migranti

La lettera di Meloni arriva dopo giorni di tensioni tra Roma e Berlino. Una decina di giorni fa, nei giorni più critici di Lampedusa, la Germania aveva annunciato lo stop al programma di ammissione dei migranti provenienti dall'Italia accusando il nostro Paese di non rispettare il regolamento di Dublino non trattenendo i migranti che sbarcano sulle nostre coste. 

Nei giorni scorsi è emersa poi la notizia che la Germania starebbe per finanziare le organizzazione non governative (Ong) impegnate a soccorrere i migranti nel Mediterraneo e in Italia. Una decisione stigmatizzata dal governo italiano che considera le Ong (secondo alcuni esperti a torto) un vero e proprio "pull factor" delle partenze in mare. Tant'è che il ministro della Difesa Crosetto ha parlato di un atteggiamento "molto grave" da parte di Berlino. La replica non è tardata ad arrivare. "Salvare le persone che annegano e si trovano in difficoltà in mare è un dovere giuridico, umanitario e morale" ha ribadito all'Ansa un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. "Come le guardie costiere nazionali, in particolare quella italiana, anche i soccorritori civili nel Mediterraneo centrale svolgono un compito di salvataggio con le loro imbarcazioni, mentre salvano le persone in difficoltà in mare" ha detto il portavoce. E oggi Palazzo Chigi ha deciso di rendere nota la missiva inviata sabato scorso dalla premier a Scholz. Una lettera dai toni non proprio diplomatici che probabilmente non contribuirà a rasserenare il clima. 

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