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Martedì, 19 Marzo 2024
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Nuovo decreto: cosa cambia da lunedì 15 marzo fino a Pasqua nelle regioni in zona rossa e arancione

Tutte le regioni sono divise tra zona rossa e zona arancione, la zona gialla non esiste più. Spostamenti tra regioni, seconde cose (anche fuori regione), congiunti, visite, bar, ristoranti, negozi, sport: le novità, le conferme e le cose da sapere

Nuovo decreto "operativo": inizia domani, lunedì 15 marzo, il periodo di maggiori restrizioni dalla fine del lockdown della scorsa primavera, almeno in molte regioni. Italia zona rossa e zona arancione. Regole, divieti, restrizioni e misure per spostamenti, negozi, scuola, visite ai congiunti: cosa prevede il nuovo decreto del governo che trasformerà l'Italia in una generale zona rossa a Pasqua 2021 (dal 3 al 5 aprile) per arginare la diffusione del coronavirus? La speranza di molti è che sia l'ultima "grande chiusura".

Il provvedimento innanzitutto cancella la zona gialla: tutte le regioni, dall'inizio della settimana, sono divise tra zona rossa e zona arancione. L'ultimo weekend 'aperto' ieri è cominciato con una giornata da oltre 26.062 nuovi casi e 317 morti. La stretta si concretizzerà quindi domani con una mappa quasi bicolore del paese. I colori delle regioni sono i seguenti: in zona rossa Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, Campania e Molise. Nove regioni in zona arancione e la Sardegna sempre unica in zona bianca.

Nuovo decreto: le regioni in zona arancione che rischiano di finire in zona rossa

Cosa cambia? Facciamo una sintesi. Il decreto, come ha reso noto Palazzo Chigi, prevede "l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione". Con un'incidenza superiore ai 250 casi per 100.000 abitanti, scatta la zona rossa. Per il decreto, invece, è definita "l’applicazione delle misure attualmente previste per la zona rossa alle Regioni, individuate con ordinanza del Ministro della salute, in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona". Le singole regioni, inoltre, possono adottare misure previste dalla zona rossa "nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave".

In alcune Regioni i dati sono al limite e quindi rischiano, a partire dalla prossima settimana, il passaggio in zona rossa. Ad esempio in Abruzzo l’incidenza ogni 100mila abitanti si attesta a 232,70 casi. L’indice Rt, invece, resta al momento sotto valori preoccupanti, ma comunque al di sopra dell’1, con 1,05. Altra Regione a rischio è la Toscana, con 216,60 casi ogni 100mila abitanti e anche altri dati al limite: Rt a 1,23, valutazione di impatto alta, così come la classificazione complessiva di rischio. 

In ogni regione confermato il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l'autocertificazione. Il coprifuoco parte dalle 23.30 nella sola Sardegna.

La Pasqua 2021 blindata in zona rossa

"Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa". Nei giorni di festa "nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione". Quindi, sì alle visite a parenti e amici nel rispetto del coprifuoco.

Pasqua 2021 blindata in zona rossa, a messa con l’autocertificazione e in una chiesa vicino a casa. Sarà così, visto il decreto varato con la stretta contro il coronavirus, per i fedeli di tutto il Paese. Da lunedì queste disposizioni varranno per tutte le regioni che sono diventate zona rossa. Per il resto le regole sono sempre quelle che impongono l’ingresso dei fedeli in numero contingentato, l’obbligo di mascherina e la distanza di sicurezza. Niente scambio della pace ma un inchino guardandosi negli occhi. Per i riti di Pasqua, la Cei ha invitato i fedeli a partecipare alla celebrazione in presenza nel rispetto rigoroso delle norme anti contagio. Lo streaming consigliato agli anziani e alle persone più a rischio. Quanto ai riti legati alla Settimana Santa, si consiglia la consegna in mano dell’ulivo benedetto, meglio se in buste, preventivamente confezionato. Niente lavanda dei piedi, cerimonie nel rispetto del coprifuoco.

La tradizionale gita fuori porta, con il picnic di Pasquetta, quest’anno non sarà possibile. Il 5 aprile, come la domenica di Pasqua e il Sabato Santo, gli spostamenti saranno di fatto vietati.

Spostamenti tra regioni e seconde case nel decreto Draghi

Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. E' possibile spostarsi dalla regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l'autocertificazione (qui il modello da compilare).

Secondo l'ultimo orientamento del governo dovrebbe essere possibile  raggiungere le abitazioni dove non si risiede abitualmente, anche in un'altra Regione e in zona rossa. Naturalmente c'è bisogno di un titolo per provare la proprietà dell'immobile da esibire in copia in caso di controlli, ma basta anche l'autocertificazione, Sempre che la casa non sia abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario. Nel decreto legge del governo Draghi non c’è un passaggio specifico, ma il rientro alla propria abitazione è sempre consentito e un divieto non c’è. L’interpretazione di Palazzo Chigi - che aggiornerà presto le Faq - è che andare nelle seconde case è consentito, anche in un’altra regione e anche in zona rossa. 

Congiunti, visite, bar, ristoranti, negozi, sport: cosa cambia da lunedì 15 marzo

"Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune", prevede il decreto. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private -a parenti o ad amici- ad un massimo di due persone "che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi". Tali spostamenti -e quindi le visite- non sono consentiti in zona rossa.

Il decreto condiziona in maniera molto impattante l'attività di negozi, bar e ristoranti. In zona arancione e zona rossa, in particolare, bar e ristoranti sono chiusi. Resta consentito l'asporto fino alle 22 (fino alle 18 per i bar), a patto che il consumo non avvenga sul posto o nelle vicinanze, ed è permessa la consegna a domicilio senza limiti di orario. Inoltre le nuove regole della zona rossa prevedono che rimangano chiusi barbieri e parrucchieri. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli.

Capitolo sport. Nella zona rossa, secondo le misure specificate sul sito del governo, "sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso". Non sono consentiti gli sport di contatto e "sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale". E' consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione.

Nella zona arancione "è consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento". Non è consentito l'uso di spogliatoi interni.

Gli sport di contatto sono sospesi. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. E' permesso "svolgere all’aperto e a livello individuale" allenamenti. Per gli sport di squadra, gli allenamenti "potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento".

Quando serve l'autocertificazione in zona rossa e arancione

Nelle zone arancioni l’autocertificazione, serve se si ha la necessità di spostarsi in un’altra regione oppure durante la chiusura notturna. In queste regioni però il modulo deve essere compilato anche per gli spostamenti in un Comune diverso da quello in cui si risiede, mentre non è necessario compilarla per muoversi all’interno del proprio Comune tra le 5 e le 22.

Nelle zone rosse l'autocertificazione è sempre richiesta. Sono vietati tutti gli spostamenti anche all'interno del proprio Comune, se non in caso di necessità, per esigenze di lavoro e salute, tutti motivi che dovranno essere comprovati dall'autocertificazione. Restano chiusi i negozi, tranne quelli considerati di prima necessità. Resta la possibilità di spostarsi verso l'abitazione di parenti o amici una volta al giorno, massimo due persone, esclusi disabili a carico e minori di 14 anni. Stop agli spostamenti nella regione e tra regioni diverse, e ovviamente coprifuoco confermato tra le 22 e le 5, salvo comprovati motivi di necessità, lavoro o urgenza da dichiarare nell'autocertificazione. 

Speranza: "Ecco perché il nuovo decreto vige fino a Pasqua"

"Il punto non è essere a prescindere rigoristi o aperturisti. Dobbiamo essere realisti e credo che questo governo lo sia. Guarda in faccia i problemi che adesso ci sono e non possono essere sottovalutati. Il fatto nuovo sono le varianti, quella inglese in particolare che ormai è prevalente del nostro Paese. Nell'ultimo studio dell'Istituto superiore di sanità rappresentava il 54% dei casi, ma ora ci aspettiamo un dato ben più alto. È chiaro quindi che abbiamo bisogno di misure adeguate, capaci di piegare la curva". Ad affermarlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza in un'intervista a Repubblica in merito alle misure di restrizioni decise dal Governo per contrastare l'emergenza Covid-19.

All'interno del Governo, aggiunge, "c'è stata una legittima discussione partita anche da posizioni diverse. Come ministro della Salute, ho l'obbligo morale e il dovere costituzionale di tutelare un diritto fondamentale di ogni individuo. Il primato del diritto alla salute è l'asse che guida tutto il governo". "L'aspettativa del governo e dei nostri scienziati - rileva - è che queste misure ci consentiranno di rimettere la curva sotto controllo nonostante la presenza delle varianti. C'è però bisogno di alcune settimane per vedere gli effetti. Per questo il decreto vige fino a Pasqua. Rispetto all'autunno c'è però un'altra grande novità: la campagna di vaccinazione è in corso. Non ci sono solo le misure restrittive. Ogni dose somministrata è un passo verso l'uscita dalla crisi". L'applicazione di misure più rigorose e la crescita progressiva del numero dei vaccinati, sottolinea Speranza,"ci porta a pensare che già nella seconda metà della primavera avremo numeri in miglioramento".

Gelmini: "Senza restrizioni ci saremmo ritrovati con 40mila casi al giorno"

"Purtroppo l'Rt ha superato l'1 in tutto il Paese, venerdi' abbiamo contato 27 mila nuovi contagi e quasi 400 morti. Senza misure così rigorose, fra due settimane ci saremmo ritrovati con 40 mila casi al giorno e il doppio delle vittime. Il governo non ha potuto fare altro che prendere atto, con rapidita', del drammatico impatto delle varianti". Cosi' Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in un'intervista al "Corriere della Sera". "Avremmo preferito certamente parlare di riaperture e ci toglie il sonno aver dovuto sospendere le lezioni in presenza per moltissimi ragazzi, ma mi sentirei in imbarazzo a dire che va tutto bene, quando da inizio anno abbiamo avuto oltre 25 mila morti. Oggi pero' abbiamo una forza in piu', i vaccini. Quando siamo arrivati se ne facevano 80 mila al giorno, nella scorsa settimana si e' superata quota 200 mila e mediamente siamo passati a 170 mila al giorno. L'obiettivo, che il commissario Figliuolo ritiene perseguibile, e' vaccinare 500 mila persone al giorno. Stavolta le chiusure servono a rendere possibile la ripartenza del Paese, perché abbiamo un vero piano vaccinale e la prossima settimana approveremo il decreto Sostegni".

Bassetti: "Il vaccino più potente che abbiamo è il clima"

"Io non ho visto un abbassamento di età sui contagi. L'età media è intorno ai 65-67 anni. Abbiamo notato zero ricoveri dalle Rsa, dunque il vaccino sta portando beneficio e meno contagi tra gli 80enni". Lo ha detto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova intervenendo a Domenica In. "Avevamo perfettamente previsto ciò che è accaduto con la terza ondata che ormai ha quasi 4 settimane di vita. Mi auguro che incrociando", le azioni in corso, "il vaccino più potente che abbiamo che è il clima con l'evoluzione naturale dell'epidemia, il cui ciclo dure 6-7 settimane, dopo Pasqua vedremo un po di luce", ha affermato.

Colori Regioni zona arancione e rossa da lunedì 15 marzo 2021

Da lunedì 15 marzo 2021 entrano in vigore le novità stabilite dal nuovo decreto legge approvato oggi 12 marzo, così come le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza che confermando le restrizioni esistenti, ha portato in zona rossa otto regioni e la provincia autonoma di Trento.

  • Zona rossa: Campania e Molise, cui si aggiungono Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, MarcheLazio, Puglia
  • Zona arancione: Abruzzo, Umbria, Valle d'Aosta, Liguria, Toscana, Calabria, Sicilia, Alto Adige, Basilicata (quest'ultima da martedì)
  • Zona bianca: solo la Sardegna.

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