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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Covid: che cosa sta succedendo al Pio Albergo Trivulzio di Milano

Quello che è diventato suo malgrado un luogo simbolo della prima ondata di coronavirus in Lombardia torna al centro delle cronache: 64 dipendenti positivi al Sars-Cov-2 su un totale di 551

Dopo la prima ondata, della quale è diventato suo malgrado un luogo simbolo, torna al centro delle cronache il Pio Albergo Trivulzio di Milano. Sessantaquattro dipendenti positivi al Sars-Cov-2 su un totale di 551 e 20 "in attesa di referto": è quel che si legge nell'ultimo bollettino, molto dettagliato, dove si spiega anche che "in considerazione dei falsi positivi risultati tra i pazienti l'azienda sta provvedendo" a sottoporre a "nuovo tampone anche il personale asintomatico risultato positivo" entro domani.

Nuovi casi al Pio Albergo Trivulzio di Milano tra dipendenti e pazienti

A oggi sui quasi 900 pazienti totali risultano 7 i positivi in totale, ma si segnala, infatti, che ci sono stati almeno 45 casi di falsi positivi, poi risultati negativi. L'istituto milanese per la terza età era diventato a marzo e aprile uno dei luoghi simbolo delle morti di anziani per Covid in Lombardia, ed e finito anche al centro di un'inchiesta della Procura di Milano.

I risultati dello screening sui pazienti e sui dipendenti per la settimana, 27 ottobre - 2 novembre sono un campanello d'allarme. Nell'ultimo monitoraggio della settimana tra il 12 e il 16 ottobre 14 pazienti erano risultati positivi e cinque dipendenti contagiati. Adesso dai nuovi dati emerge che sui 727 pazienti totali (non quasi 900, come scritto in precedenza) nelle varie strutture del Trivulzio sono risultati positivi in 7 e 12 sono in attesa di referto. E ci sono stati anche 45 falsi positivi, poi risultati negativi.

Tra i dipendenti, invece, quasi il 12% sono risultati positivi, ossia 64 su 551, ma, spiega l'azienda, serviranno nuovi test proprio perché su molti anziani ospiti e pazienti ci sono stati esiti di falsa positività. Dal 9 ottobre il Trivulzio ha chiuso alle visite ai parenti e sta portando avanti da settimane un maxi screening con tamponi su tutti gli ospiti e gli operatori sanitari. "Dal 4 novembre - si legge ancora - è ripartito lo screening per i sanitari che eseguiranno ogni 15 giorni triage e tampone".

"Ancora una volta la situazione del Pio Albergo Trivulzio - aveva spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco, consulente tecnico scientifico del Pat, a fine ottobre - è direttamente influenzata dall'ampia diffusione del coronavirus nella comunità".

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