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Lunedì, 29 Aprile 2024
Analisi e scenari

Torna il pericolo stagflazione: come salvare i risparmi

I problemi economici di Cina e Germania potrebbero contagiare anche l'Italia. Cosa sta succedendo in Europa, come pensa di difendersi il governo Meloni e perché dobbiamo preoccuparci per i nostri risparmi

Mentre la Cina è alle prese con la deflazione e la bolla immobiliare, l’Europa si ritrova a fare i conti con le difficoltà economiche della Germania, la nazione considerata da sempre locomotiva dei Paesi europei. Cosa vuol dire? Che l’economia tedesca traina gli affari degli altri Stati membri, Italia compresa, quindi se rallenta gli effetti negativi si propagano inevitabilmente a tutte le altre nazioni Ue.

E così mentre per Berlino spunta all’orizzonte il pericolo stagflazione, ossia una recessione accompagnata da prezzi molto alti, la peggiore situazione economica in cui una nazione possa trovarsi, l’Italia spera di reggere all’onda d’urto puntando sulla crescita del Pil. Cosa sta succedendo in Europa, come pensa di difendersi l’Italia e perché dobbiamo preoccuparci per i nostri risparmi? Andiamo per ordine.

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Tajani al meeting di Rimini: "La manovra punterà sulla crescita"

A livello economico in Europa siamo nel bel mezzo di una tempesta perfetta, ma il governo Meloni sa che bisogna puntare sulla crescita per evitare il mostro della stagflazione. "Senza crescita non c'è possibilità di uscire da un momento complicato indipendente dalla volontà dell'Italia – ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani al suo arrivo al Metting di Rimini -. La manovra punterà alla crescita" ha detto, ma "è ovvio che non si può fare tutto, dobbiamo dare priorità alle famiglie, alle imprese, difendere il potere d'acquisto degli stipendi, difendere il potere d'acquisto delle pensioni". Tajani ha confermato che si lavorerà per confermare il taglio del cuneo fiscale e per l’abbattimento delle tasse sugli stipendi dei dipendenti, detassando tredicesime, straordinari e premi di produzione.

Il vicepremier è poi tornato a criticare l’operato della Bce: "L'aumento dei tassi danneggia la crescita del nostro Paese. In Cina per contrastare la crisi della bolla immobiliare il tasso di interesse è stato diminuito. È quello che si doveva fare, è l'esatto contrario di quello che ha fatto la Bce". L’aumento del costo del denaro, infatti, non solo frena gli investimenti e i prestiti, ma si abbatte come una mannaia sulle famiglie che pagano un mutuo, già spennate dal caro prezzi per la spesa alimentare, per i carburanti, per l’energia e per il tempo libero.

In tutto questo baillame s’inserisce il pericolo speculazione: si teme che alcune imprese possano approfittare della situazione per alzare i prezzi molto al di sopra dei costi di produzione per ottenere maggiori guadagni, alimentando così ulteriormente la spirale inflazionistica in atto.

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La Germania è il nuovo malato d'Europa

L’aumento dei tassi preoccupa, specie se la Germania non riesce a riprendersi e se l’inflazione continua a mordere. Le previsioni sul Pil tedesco non sono affatto rosee, indicano "una caduta più profonda dell'economia di quanto stimato in precedenza, almeno dell'1 per cento", ha dichiarato Cyrus de la Rubia, capo economista di Hcob dopo i dati deludenti sulla settore manifatturiero e dei servizi. L’indice pmi composito, che prende in considerazione entrambe i comparti, ha toccato il livello più basso degli ultimi 3 anni, portandosi a 44,7 punti nel mese di luglio.

"Qualsiasi speranza che il settore dei servizi possa salvare l'economia della Germania è evaporato", ha dichiarato l’esperto prevedendo tempi duri per la nazione, specificando che "la stagflazione è una cosa brutta. Tuttavia, è esattamente ciò che sta accadendo all'economia dei servizi", anche se c'è ancora "un barlume di speranza che la recessione industriale stia raggiungendo il suo punto più basso". E così da locomotiva europea la Germania potrebbe trasformarsi nel "nuovo malato d'Europa", come ha scritto l'Economist. Il pericolo concreto è che la stagflazione colpisca la nazione per poi diffondersi in tutto il resto del vecchio continente.

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Come investire i risparmi in un periodo di stagflazione

Il dati deludenti sulla manifattura e sul settore dei servizi tedeschi potrebbero frenare un nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce a settembre, ma è ancora tutto da vedere visto che l’inflazione non sta rallentando tanto quanto sperato. La frenata dei prezzi dell’energia, infatti, è stata compensata dagli aumenti registrati dal carrello della spesa e dai rincari nel settore turismo, con l’estate 2023 tra le più care di sempre. Nel frattempo come mettere al riparo i risparmi in un periodo di così elevata incertezza?  Meglio non lasciare i soldi fermi sul conto corrente, perché l’inflazione ne eroderebbe una buona fetta diminuendo nel tempo il potere d’acquisto, quindi meglio affidarli ai conti deposito o investirli in titoli di Stato italiani, che offrono buoni rendimenti senza particolari rischi.

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