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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Laura Pausini, fiumi di lacrime per Pippo Baudo: "Devo tutto a lui". Poi il consiglio ai giovani artisti

La popstar romagnola si racconta in una lunga intervista con Mara Venier a Domenica In ma quando vede Pippo Baudo non riesce a trattenere le lacrime

Laura Pausini non riesce a trattenere le lacrime alla vista Pippo Baudo. Ospite a Domenica In da Mara Venier, la popstar italiana, recentemente vincitrice del suo primo Latin Grammy, scoppia in un forte pianto alla vista dell'uomo che le ha cambiato la vita: Pippo Baudo. Era solo una ragazzina di 19 anni, infatti, quando proprio lo storico conduttore Rai la acclamava come vincitrice del Festival di Sanremo nel 1993 e le apriva le porte che l'avrebbero portata poi al successo mondiale. Rivedere Pippo Baudo, ormai 87enne e lontano dalla tv da un bel po' che è tornato a mostrarsi in video solo per farle un videomessaggio, è stata un'emozione fortissima per Laura. Ed ecco che gli occhi le sono diventati subito lucidi e fiumi di lacrime hanno iniziato a scorrere sul suo viso. 

"Pippo Baudo mi ha cambiato la vita", sottolinea Laura che è stata scelta proprio da lui per quel Sanremo del '93 con La Solitudine e che, deve a lui anche un altro suo successo, Strani Amori, scelta sempre da Baudo al posto di un'altra canzone che lei aveva proposto al Sanremo successivo. Lacrime che coinvolgono tutti in studio, dal pubblico alla stessa conduttrice Mara Venier e Pausini che si sono emozionati nel rivedere il conduttore Rai, ormai quasi 90enne. 

Il consiglio di Laura Pausini ai giovani artisti

Poi l'intervista si sposta su altri temi, dal segreto del successo di Laura che sta, a detta sua, nella disciplina e determinazione, valori che le sono stati insegnati da suo padre, sempre al suo fianco, alla difficoltà di gestire la fama quando si è troppo piccoli, fino a passare alla concretezza che secondo lei, dovrebbero avere tutti i giovani che si avvicinano a questo mestiere nell'avere sempre dei piani b. 

"Sono molto disciplinata nel mio lavoro - ammette Laura Pausini -. E lo devo ai 10 anni di pianobar con mio papà. Mi dava delle regole e mi diceva come rispettare il fatto che potevo cantare e farmi riconoscere. Mi sono sempre sentita in dovere di essere determinata ma anche rispettosa di questo lavoro. Il mio sogno era fare pianobar, non ho mai sognato di diventare famosa. Io ho babbo sognatore e mamma pragmatica e ho tutte e due le loro caratteristiche". 

E arriva subito il consiglio ai giovani artisti: "Abbiate dei piani b nella vita. Io volevo studiare architettura, volevo aprire un negozio di ceramica, volevo fare la truccatrice, avevo tanti piani b e li suggerisco a tutti. Noi quando nasciamo abbiamo più talenti e bisogna avere piani b, io lo consiglio a tutti, bisogna essere concreti, con i piedi per terra". 

"Ecco come ho retto allo stress della fama"

E, infine, parlando del successo ottenuto da giovanissima, Laura ha affrontato il delicato tema della solidudine che spesso provava e di come, la sua salvezza per riuscire a non perdere la bussola con tutta la fama l'ha travolta è stato avere sempre con lei una figura genitoriale, suo papà che la seguiva sempre in giro per il mondo. 

"Io viaggiavo con mio babbo e il fatto che c'è sempre stato lui mi portava con i piedi per terra - ha raccontato Laura -. Senza non avrei mai retto tutto quel successo, quella fama. Io sono convinta che avere la famiglia vicino faccia la diffrenza, oggi leggiamo un sacco di cose su personaggi famosi che si sono persi proprio a causa della fama e sono sicura che loro non avevano la famiglia accanto, come me". 

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