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Martedì, 30 Aprile 2024
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Myrta Merlino: "Quando ero incinta il mio primo marito entrò in coma. Ho partorito sola, poi me ne andai"

La giornalista, ospite a Verissimo, racconta un capitolo molto importante e doloroso del suo passato

  

(Nel video Myrta Merlino a Verissimo)

Una settimana sembrata un anno. Così Myrta Merlino, ospite a Verissimo, descrive questi suoi primi giorni al timone di Pomeriggio 5. "Sono arrivata molto ansiosa. Cambi casa, pubblico, format, orario, è stata una prima volta di quelle che non si dimenticano più. Credo si sia anche visto in onda, avevo la voce rotta" racconta a Silvia Toffanin. 

Felice per questa nuova avventura, la giornalista ha una sola paura, quella di non avere abbastanza tempo per i figli, anche se è un timore che non la lascia mai da tempo: "Sono 12 anni che faccio la quotidiana, che è una bestia strana. Da una parte è bella perché sei sulla notizia, dall'altra è strana perché ti mangia la vita. Se c'è una cosa che mi pesa sono i figli (ne ha 3, ndr), perché faccio fatica a dedicargli tempo. Per me è una battaglia quotidiana, ho perennemente un senso di colpa che mi dice che forse non ho fatto abbastanza, non ci sono abbastanza". In realtà, in passato, ha fatto di più: "Ho cresciuto i miei figli da sola (i gemelli Pietro e Giulio), è una storia complicata. Quando ero incinta di 7 mesi il mio primo marito ebbe un incidente molto grave con la moto e restò in coma per quasi 3 mesi. Ho partorito da sola, lui era in ospedale. Questa cosa è stata un grande punto di svolta della mia vita, ero giovane e viziata e mi sono trovata con una responsabilità enorme. Due figli da crescere e un marito in ospedale". Le cose cambiarono in fretta: "Ho cercato di tenere tutto insieme per un po' - racconta Myrta Merlino - La sua riabilitazione fu molto lunga. Era tutto molto complicato. A un certo punto feci una scelta da matta: Giovanni Minoli mi propose di andare a Roma, in televisione, e decisi di andare a neanche 27 anni. Portai i miei figli. Vengo tacciata di essere una matta e irresponsabile. Mi costruisco una vita a Roma, cresco i miei figli, incontro un altro uomo, mi risposo e ho un'altra figlia con lui". 

Il primo marito lo ha rivisto dopo molti anni: "Lui si era molto allontanato, si era chiuso ed era difficile anche aiutarlo. Io non ce la facevo a fare tutto. La cosa incredibile è che a distanza di anni, quando lui stava meglio, mi ringraziò per come avevo cresciuto i nostri figli. Lui non riusciva neanche a vederli quando stava male. Oggi abbiamo un rapporto meraviglioso. Quella fu una scelta difficile, dolorosissima, ma avevo bisogno di avere la mia energia vitale e la mia positività anche per essere una buona madre".

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