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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Vorrei essere Belen", un cortometraggio per dire basta al bullismo

È stato presentato in Senato durante l'evento "Uniti contro il bullismo" il filmato prodotto da Cinema Casting che, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, si presenta come un’opera che unisce serietà e leggerezza con l'obiettivo di trasmettere un messaggio positivo a chi si sente vittima di prevaricazioni

"Se sei buono ti tirano le pietre... Se sei cattivo ti tirano le pietre...". Così canticchia nei corridoi della scuola, Concetta, una simpatica bidella di origini siciliane, prima di incontrare il ragazzo appena arrivato a Latina da Livorno. Gabriele, lo studente 'nuovo', quello che per i capelli portati così lunghi viene tante volte scambiato per una ragazza. 

È lui, lo studente gentile dalla faccia pulita, a dimenticare in bagno il cellulare e a finire nel perfido tritacarne mediatico azionato dai coetanei quando un video privato che lo mostra alle prese con l'imitazione di Belen Rodriguez finisce nella rete. Perciò viene deriso, sbeffeggiato, ferito.

Inizia così 'Vorrei essere Belen', un cortometraggio prodotto da Cinema Casting con la regia e la sceneggiatura di Fausto Petronzio, realizzato con l'obiettivo di accendere un faro sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. 

STORIE VERE. La sceneggiatura prende spunto da tre storie vere: quella di Andrea Spezzacatena, il 15enne romano tristemente passato alla cronaca nel 2012 come il suicidio “del ragazzo dai pantaloni rosa”; quella di Carolina Picchio, la 14enne che nel gennaio del 2013 si è tolta la vita a causa di un video girato dai sui “amici” e pubblicato in rete; la terza, quella di Gabriele Corazza, l’attore protagonista anche lui 14enne, che ha usato la rete per lanciare un messaggio contro tutte le forme di discriminazione. 

Accanto ai protagonisti, tutti di un’età compresa tra i 14 e i 18 anni, due attori professionisti, Fioretta Mari e Antonio Fiorillo, presenti nella sala Caduti di Nassirya del Senato per l'evento 'Uniti contro il bullismo' durante il quale è stato presentato il cortometraggio, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e scelto come buona pratica dalla Presidenza della Repubblica, dallo stesso MIUR e dal FoNaGS, il Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola.

'UNITI CONTRO IL BULLISMO'. "La mia partecipazione nasce dalla mia esperienza personale perché la mia bambina andò in coma quando un suo compagno di banco le disse 'devi morire perché sei troppo brutta' e le scagliò un banco addosso" ha raccontato la Mari - attrice teatrale di chiara fama con un passato televisivo nella scuola di 'Amici' - nel corso della conferenza pensata proprio per invitare a riflettere sulle conseguenze causate dal fenomeno e da ogni forma di discriminazione.

L'evento è stato anche l'occasione per annunciare la nascita dell’Associazione di promozione sociale Genitori Insieme, creata proprio per l'esigenza delle famiglie di avere un supporto nel far crescere i propri figli in un mondo privo di punti di riferimento. 

“Questa iniziativa conferma l’importanza e la necessità di sostenere percorsi educativi rivolti ai minori, così come alle famiglie e gli insegnanti" ha spiegato la senatrice democratica Elena Ferrara, prima firmataria del disegno di legge per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. "Tutelare i più giovani è un dovere e dobbiamo innanzitutto colmare il deficit educativo con le nuove generazioni per poter insegnare loro ad usare i nuovi media in piena consapevolezza. Aiutiamoli a capire che Internet è luogo di umanità, prima ancora che comunità". 

DATI ALLARMANTI. Oggi il bullismo è un fenomeno più che mai preoccupante, poiché centinaia sono le vittime che subiscono soprusi nelle aule scolastiche o nelle pagine dei social network. Secondo l'Istat, più del 50% nella fascia dei giovani dagli 11 ai 17 anni, afferma di aver subito un episodio offensivo o violento da parte di coetanei durante l’anno. Il 19,8%, confessa di essere vittima più volte al mese mentre per il 9,1% le occasioni di scherno si ripetono sul web con cadenza settimanale.

RICONOSCERE I SEGNI DEL CYBERBULLISMO. Comprendere i segnali propri di chi subisce degli episodi di bullismo risulta fondamentale, come spiegato durante l'evento dal Professor Maurizio Pompili - docente di Psichiatria e Presidente Servizio per la Prevenzione del Suicidio 'Sapienza' Università di Roma - che ha stilato l'elenco dei dieci segni che potrebbero segnalare che il bambino è caduto vittima di un cyberbullo.

Chiunque, di qualsiasi età, etnia, religione, sia vittima di atti simili, pericolosissimi e indegni, deve trovare il coraggio di parlare e denunciare i responsabili.

QUI IL CORTOMETRAGGIO "VORREI ESSERE BELEN"

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