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Domenica, 28 Aprile 2024
Meteo pazzo

Ottobrata record: fino a quando dura il caldo (lo abbiamo chiesto agli esperti)

Temperature oltre la media stagionale a in tutta Italia, con picchi superiori a 30 gradi. Un caldo anomalo che, al di là di qualche breve intervallo piovoso, ci terrà compagnia per diversi giorni. L'intervista con Edoardo Ferrara di 3bmeteo

Caldo anomalo, picchi oltre i 30 gradi e giornate assolate, più estive che autunnali. Ottobre è iniziato con un’ondata di caldo senza precedenti, destinata a durare per diversi giorni. Una "ottobrata" più lunga del solito che, al di là di alcune deboli eccezioni, sarà all’insegna del tempo stabile e delle temperature con valori molto superiori alle medie stagionali. Ma cosa sta provocando questa anomalia? Dietro l’ondata di calore c’è la presenza stabile sull’Europa di una "bolla" calda, come spiegato a Today da Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo: "L’aumento delle temperature di questo periodo è direttamente collegato all’espansione dell’anticiclone tropicale, che dal Nord Africa si erge fino alle zone centrali dell’Europa, interessando in modo diretto anche la Francia, la Spagna e in modo minore l’Italia".

Caldo record in Europa (e in Italia)

La risalita di correnti calde e umide di origine tropicale è la causa del caldo record registrato in alcune località francesi (35,6°C Anglars, 35,5°C di Villaries, 35,3°C di Lavaur) e spagnole: oltre 38 gradi Montoro, 37,2 a Siviglia e 36,7 a Cordoba. In Italia la vetta più alta è stata toccata ieri, domenica 1° ottobre, con i 33,2 gradi di Firenze che hanno pareggiato il record del 2011. Ma se è vero che le “ottobrate" sono sempre esistite, negli ultimi anni stiamo assistendo a un’evoluzione del fenomeno: "Con il riscaldamento globale, a parità di posizionamento degli anticicloni subtropicali assistiamo a ondate più calde. Solitamente a ottobre abbiamo sempre assistito al passaggio di perturbazioni atlantiche, in grado di portare un calo delle temperature. Non sono mancati i periodi secchi, ma la dinamica sta cambiando: i fenomeni caldi sono più frequenti, lunghi e stabili. Impediscono il transito delle perturbazioni, che quindi vanno a interessare di più il Nord Europa, lambendo debolmente il nostro Paese. In passato succedeva, ma con frequenza e durata differente: potevano esserci dei picchi a ottobre, ma duravano soltanto uno o al massimo due giorni, non dieci". Una piccola pausa da questa "estate bis" arriverà tra mercoledì 4 e giovedì 5 ottobre, un’incursione non troppo lunga che dovrebbe riguardare soprattutto il Nord Italia: "Ci sarà un breve passaggio piovoso sulle regioni settentrionali, - spiega Ferrara -. Qualche rovescio sparso, in particolare sulle zone alpine, sulla Pianura Padana a nord del Po, specie del Triveneto.  Poca roba, "briciole" se pensiamo ai tipici temporali di fine estate. Poco o nulla al Centro-Sud, dove è previsto soltanto qualche breve acquazzone nella giornata di venerdì".

Quanto dura l'ottobrata

Escluse queste eccezioni che coinvolgeranno soltanto alcune zone dello Stivale, l’anticiclone continuerà a imporsi, accumulando vigore nel corso del prossimo fine settimana. Ma quanto durerà? "Le piogge porteranno nelle zone interessate un leggero calo delle temperature, ma si tratta soltanto di una breve pausa. Tra giovedì e venerdì il fronte perturbato si allontanerà, lasciando nuovamente campo libero all’anticiclone. Sabato 7 ottobre è previsto un nuovo aumento delle temperature, che torneranno ancora sopra la media, ma non sarà la fine di questa ondata. Al netto di sorprese ed eccezioni, il caldo potrebbe durare almeno per tutta la prima decade di ottobre".

L'infografica di 3bmeteo

"L’unica parvenza di autunno - prosegue l’esperto - sarà data dalle giornate più corte, che daranno luogo a una marcata escursione termica. A livello nazionale sono attesi picchi oltre i 30-31 gradi, soprattutto sul versante tirrenico, in Sicilia e in Sardegna. Nel resto d’Italia le massime dovrebbero oscillare tra i 26 e i 30 gradi. Caldo record anche sulle Alpi, con lo zero termico tra i 4.300 e i 4.500 metri". Temperature anomale che, se dovessero protrarsi per tutto il mese di ottobre, potrebbero avere conseguenze sul territorio: "A soffrire di più saranno i ghiacci alpini - sottolinea Ferrara - che di solito in questo periodo tornano a ‘respirare’ e invece sono sottoposti a una ulteriore sofferenza. Il caldo prolungato ha anche effetti sulla flora e sull’agricoltura, ma per fortuna, almeno per il momento, non c’è il pericolo siccità. Lo scorso anno eravamo messi molto male, mentre i temporali avvenuti quest’estate hanno permesso di arrivare a oggi in condizioni migliori. Non siamo ancora in una situazione critica, ma è chiaro che in presenza di un autunno totalmente secco la siccità tornerebbe a essere un grosso problema".

Gli effetti del cambiamento climatico

Quando si parla di meteo pazzo e temperature oltre le medie è inevitabile pensare all’enorme problema dei cambiamenti climatici: "Gli anticicloni ci sono sempre stati, così come le giornate calde a ottobre - conclude il meteorologo - il problema è che adesso stanno aumentando di frequenza e intensità: proprio a causa del riscaldamento globale, le masse d’aria che si spostano sono mediamente più calde. Quello del clima è un tema delicato che richiederebbe dati storici più ampi, ma i segnali ci sono tutti. Gli episodi freddi non mancano, ma sono sempre più rari e brevi. Basta pensare all’estate appena conclusa: un giorno di freddo con neve il 28 agosto arrivato dopo due settimane di caldo, poi c’è stato un settembre ancora afoso, sempre con qualche debole interruzione, prima di arrivare all’inizio di ottobre. Perturbazioni ed episodi freddi sempre meno frequenti, che hanno pochi effetti se arrivano dopo lunghi periodi afosi". Il pianeta si sta scaldando e, secondo gli esperti, il Mediterraneo è uno degli hotspot in cui si registrano le maggiori variazioni. Anomalie climatiche che potrebbero diventare la normalità, come l’estate in autunno.

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