rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

"Berlusconi? A marzo-aprile sarebbe morto"

Alberto Zangrillo su La7: "La carica virale del tampone nasofaringeo era talmente elevata che sicuramente non avrebbe avuto l'esito che fortunatamente ha ora"

Se il coronavirus avesse colpito Silvio Berlusconi a marzo o aprile, il Cavaliere sarebbe morto. A dirlo è stato ieri il suo medico curante Alberto Zangrillo intervenendo a Piazzapulita, il programma di La7 di cui era ospite. "La carica virale del tampone nasofaringeo di Berlusconi era talmente elevata che a marzo-aprile sicuramente non avrebbe avuto l'esito che fortunatamente ha ora. Lo avrebbe ucciso? Assolutamente sì, molto probabilmente sì, e lui lo sa. E non è una boutade per esagerare visto il personaggio di cui si parla, ma è un cercare di rimanere aderenti alla realtà". 

"Berlusconi? A marzo-aprile sarebbe morto"

Zangrillo, 62 anni, primario di Anestesia e Rianimazione all’Ospedale San Raffaele di Milano, ha detto che per salvare la vita dell'ex presidente del Consiglio è stato fondamentale il ricovero, ovvero "capire che doveva andare in ospedale e che doveva andarci in quella fase. Dieci ore dopo poteva essere troppo tardi, perché lui è un paziente a rischio per i motivi che si sanno". E il dottore ha aggiunto che quanto è stato decisivo per Berlusconi "deve essere decisivo per tutti i pazienti", e devono muoversi in questo senso i medici di medicina generale che operano sul territorio. "Diciamo che Briatore e Berlusconi — ha aggiunto Zangrillo durante il programma — sono in situazioni più che soddisfacenti, stanno bene, perloro credo che l’epilogo di questa malattia sia vicino". 

Intanto al settimo giorno di ricovero al San Raffaele di Milano per Covid, Silvio Berlusconi, continua a migliorare. Oggi, raccontano, anche su consiglio dei medici, ha preferito riposarsi per recuperare le forze. La prossima settimana, tra lunedì e martedi, secondo fonti azzurre, il Cav dovrebbe essere dimesso dall'ospedale e tornare a casa, a Villa San Martino. A chi ha avuto modo di sentirlo in queste ore l'ex premier avrebbe assicurato di stare bene e di sentirsi sempre meglio. "Ad una settimana dal ricovero per la cura di polmonite bilaterale Sars-CoV-2 relata, si osserva una risposta ottimale alle terapie in atto", garantisce l'ultimo bollettino medico del San Raffaele.

Come si cura Berlusconi: il remdesivir e il "mistero" del supporto di ossigeno

Berlusconi è ricoverato nell’ospedale milanese dal 3 settembre (dopo essersi sottoposto il giorno prima a un tampone risultato positivo) per una polmonite bilaterale da Covid-19. Oltre a lui, via via erano risultati contagiati dal coronavirus i figli Barbara e Luigi, la sua compagna, la deputata di Forza Italia Marta Fascina e per ultima anche la primogenita Marina, presidente di Fininvest. Ieri l'ex premier aveva sapere di essere "tra i primi cinque" per carica virale al San Raffaele. 

Intanto la consigliera regionale del Partito Democratico Carmela Rozza butta benzina sul fuoco in consiglio regionale: ''Ho fatto gli auguri di pronta guarigione a Berlusconi, e ho detto che per fortuna l'ex premier non era in una Rsa e non è stato lasciato morire in queste strutture come altri anziani, dato che una delibera della Regione Lombardia vietava il ricovero in ospedale di qualsiasi anziano ultra 75enne con altre patologie''.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Berlusconi? A marzo-aprile sarebbe morto"

Today è in caricamento