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Venerdì, 26 Aprile 2024
gli scenari

Mercoledì si vota la fiducia al governo Draghi: cosa può succedere

La conferenza dei capigruppo alla Camera ha deciso per la fiducia, mercoledì sapremo come finirà la crisi di governo: quali sono gli scenari

Ora è ufficiale: mercoledì si vota la fiducia al governo Draghi. Per dopodomani, infatti, mercoledì 20 luglio, è previsto il discorso alle Camere del presidente del Consiglio Mario Draghi, come da indicazione del presidente della Repubbilca Sergio Mattarella. Draghi aveva presentato le sue dimissioni, ma il Capo dello Stato le aveva rifiutate, invitando il Presidente del Consiglio dimissionario a rendere conto della situazione alle Camere. Ora, è ufficiale: ci sarà il voto di fiducia. Non era un fatto scontato, perché Draghi avrebbe potuto semplicmente formulare un discorso sull'attuale crisi di governo per poi tornare da Mattarella e insistere sulla strada delle dimissioni. Cosa può succedere dunque mercoledì? Gli scenari ora si restringono a due eventualità. 

La scelta del voto di fiducia

Mercoledì ci sarà un voto di fiducia sul governo Draghi. È quanto emerso dalla Conferenza dei capigruppo della Camera, che tornerà a riunirsi domani, alle 16.30, per stabilire tempi e modalità del dibattito, alla luce delle decisioni che verrano prese al Senato. Draghi infatti dovrebbe riferire inizialmente a Palazzo Madama, secondo la prassi in base alla quale le comunicazioni vengono rese nel ramo del Parlamento dove il Governo ha ottenuto la prima volta la fiducia e dove si sono manifestate le condizioni che hanno portato all'apertura della crisi.

Successivamente Draghi depositerà il testo del discorso alla Camera. La scelta definitiva dell'Assemblea dove inizierà il dibattito arriverà dopo una consultazione tra i presidenti del Senato, Elisabetta Casellati, e della Camera, Roberto Fico, visto che durante la Capigruppo M5S e Pd, trovando la contrarietà del centrodestra, hanno chiesto che Draghi si recasse in primo luogo a Montecitorio, dove si sarebbero manifestati i primi segnali di crisi per la decisione del Movimento 5 stelle di non partecipare alla votazione finale sul Dl Aiuti.

Cosa può succedere mercoledì: il governo ottiene la fiducia

Se il governo Draghi dovesse ottenere la fiducia, il voto confermerebbe di nuovo che i numeri il governo li ha: la crisi aperta da Draghi è stata per motivazioni politiche, dopo che il Movimento 5 Stelle non ha votato la fiducia posta al Senato sul Decreto legge Aiuti, ma anche senza il voto dei senatori del M5S il provvedimento è stato approvato. Se anche mercoledì il governo dovesse ottenere la fiducia, a quel punto Draghi dovrebbe avere motivazioni politiche più forti a continuare, anche senza il Movimento 5 Stelle che però non è chiaro come si comporterà.

Le manifestazioni di piazza pro Draghi

Cosa può succedere mercoledì: il governo non ottiene la fiducia

In caso di mancato voto di fiducia, le Camere certificherebbero che il patto fiduciario con il governo è venuto meno. A quel punto le dimissioni di Draghi assumerebbero connotati troppo evidenti per essere evitate e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si vedrebbe costretto a sciogliere il Parlamento e a indire nuove elezioni, chiamate a gran voce soprattutto da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia e non a caso. Il partito di Meloni sarebbe decisamente avvantaggiato da eventuali elezioni anticipate.

La "contro-manifestazione" di Fratelli d'Italia ai cortei pro-Draghi

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