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Sabato, 27 Aprile 2024
Nuovi assetti

Berlusconi lascia Forza Italia con i debiti e senza leader: il rebus dell'eredità

Con la scomparsa del Cavaliere emergono i nodi da sciogliere: dalla guida del partito alla sua sopravvivenza stessa, legata alle scelte dei figli e della compagna. La divisione di risorse e incarichi potrà innescare un effetto domino

Il dopo Berlusconi è iniziato. Con la morte del Cavaliere, salutato con i funerali di Stato e il lutto nazionale mercoledì al Duomo di Milano, si devono trovare nuovi equilibri. C'è l'aspetto istituzionale. Chi prenderà il suo posto in Senato? C'è l'aspetto prettamente politico. Cosa sarà di Forza Italia? A chi la guida? Chi sanerà le ferite finanziarie della creatura politica di Berlusconi? C'è poi il capitolo famiglia. Che ne sarà di Marta Fascina, compagna a lui vicina fino all'ultimo ma legalmente non sua moglie? Che ne sarà del patrimonio milionario del Cavaliere?

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Chi prende il posto di Berlusconi al Senato

Iniziamo dal posto vuoto in Parlamento. Berlusconi era un senatore. Alle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022 aveva conquistato un seggio nel collegio uninominale di Monza, tornando a Palazzo Madama dopo 9 anni di assenza. Il 26 ottobre dell'anno scorso, in occasione delle dichiarazioni di voto per la fiducia al governo Meloni, il suo ultimo discorso pronunciato in aula.

La Giunta per le elezioni del Senato oggi, 15 giugno, ha preso atto formalmente che dopo la morte di Berlusconi il seggio è rimasto vacante. Per decidere chi siederà al suo posto il Viminale dovrà indire le elezioni suppletive per il collegio uninominale Monza-Brianza (Lombardia 06). Il voto si dovrebbe tenere entro 90 giorni, ma in questo caso potrebbe slittare di alcune settimane per evitare che coincida con i mesi estivi.  

I funerali di Silvio Berlusconi

Chi guida Forza Italia dopo Berlusconi

Scomparso Silvio Berlusconi, si deve trovare un nuovo presidente per Forza Italia. Dal 1994, anno della discesa in campo, nessuno hai mai insediato la leadership del Cavaliere. Ci sono state grandi alleanze e grandi rotture - indimenticabile il "Che fai, mi cacci?" di Gianfranco Fini - ma Forza Italia si è sempre identificata solo con Berlusconi. Il più volte ministro Angelino Alfano sembrava essere il "delfino" ma ha lasciato il partito da anni e si è allontanato dalla politica attiva.

Statuto alla mano, per eleggere chi deve guidare Forza Italia, si deve celebrare un congresso nazionale, ma la procedura è lunga e complessa. Quasi certo che si andrà oltre le elezioni europee. Nell'attesa si deve indire il Consiglio nazionale, previa riunione del Comitato di presidenza (già riunito dopo la morte del Cav per approvare il bilancio 2022 e ratificare i commissariamenti decisi settimane fa). L'articolo 19 dello statuto del partito indica l'iter: "In caso di dimissioni o impedimento permanente (del presidente del partito) il comitato di presidenza convoca immediatamente il consiglio nazionale, che provvede alla sua sostituzione temporanea per il periodo strettamente necessario per la convocazione del congresso nazionale". 

Ma poi, su quale testa potrebbe essere poggiata una corona tanto pesante? C'è chi indica Tajani come erede naturale. Altri puntano su Marina, figlia di Silvio Berlusconi, che però finora è stata ben lontana da incarichi ufficiali di partito. Il futuro ruolo di Marta Fascina, anche lei parlamentare, resta un rebus, ma a nessuno è sfuggita l'ostentata vicinanza fra la compagna di Berlusconi e la primogenita Marina al funerale con tanto di mani strette come per farsi coraggio. 

Marina Berlusconi e Marat Fascina - foto LaPresse-Ap

C'è poi chi pensa sia già iniziata la fine e in tanti, alleati e non, guardano con interesse alla pletora di deputati e senatori potenzialmente in cerca di una nuova "casa" politica. In questo senso potrebbe muoversi anche Giorgia Meloni. Negli ultimi giorni si rincorrono le voci di contatti - c'è chi parla di un patto ma è stato smentito - proprio con Tajani (che oggi il più alto in grado in Fi) e Gianni Letta, fino all'ultimo il braccio destro di Berlusconi. Punterebbero a portare avanti il lavoro quotidiano all'insegna della stabilità e dell'azione unitaria per poi aggregare le anime del centrodestra in un parito unico.

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I debiti di Forza Italia "coperti" dalla famiglia Berlusconi

Altro nodo interno al partito è quello dei conti. Sotto due aspetti. Uno "gestionale" e uno legato alla famiglia, che ha ampiamente foraggiato il partito. Di solito, il consiglio nazionale è chiamato a eleggere il nuovo amministratore nazionale: oggi il cosiddetto tesoriere è l'ex senatore azzurro e manager Fininvest, Alfredo Messina, che ricopre la carica di "commissario-amministratore nazionale". 

Guardando ai bilanci, ci sono oltre 92 milioni di debiti verso la famiglia Berlusconi per l'esposizione bancaria. Adesso, morto papà Silvio, i figli sono intenzionati a proseguire nel sostegno anche in futuro? A iniziare dalla costosa campagna elettorale per le prossime europee. Molti dirigenti azzurri sono certi che gli eredi non "scaricheranno" il partito ma di fatto non hanno alcuna certezza in tal senso.

Come sarà diviso il patrimonio di Berlusconi

C'è poi l'aspetto familiare in senso stretto. L'apertura del testamento di Silvio Berlusconi dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Non ci sono notizie ufficiali in merito al momento ma le indiscrezioni si susseguono.

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Il patrimonio dovrebbe essere diviso in modo equilibrato tra Pier Silvio e Marina - i figli nati dal primo matrimonio con Carla Dall'Oglio - e gli altri tre, Eleonora, Barbara e Luigi, avuti da Veronica Lario. Legalmente è esclusa dall'eredità la compagna Marta Fascina, perché non è formalmente moglie del Cavaliere. Per la 33enne rimasta al suo fianco fino alla fine, ci sarebbe però un lascito non da poco. 

A oggi, il figlio Pier Silvio è alla guida di Mediaset e Marina in Mondadori. Questo non dovrebbe cambiare. Per vendere il gruppo però servirebbe sempre l'ok di tutti e 5 i figli. Restano però le preziose quote (oltre il 60%) di Fininvest che erano rimaste a Berlusconi. La divisione tra gli eredi potrebbe riservare sorprese e in un modo o nell'altro determinerà nuovi equilibri.  Considerando sempre l'ipotesi che uno di loro potrebbe avanzare la "lesione di legittima" potrebbe cioè avviare un'azione legale sostenendo di non avere ricevuto ciò che gli spetta per legge e questo muterebbe ancora gli scenari.

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