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Martedì, 30 Aprile 2024
Start, la rassegna stampa di Today.it

Sciopero oggi (chi si ferma), cosa cambia sui mutui, Meloni al fotofinish, un molo per salvare Gaza, MotoGp in chiaro e le altre notizie da sapere per iniziare la giornata

Start, la rassegna stampa di Today.it: edizione di venerdì 8 marzo 2024. Le notizie del giorno

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: è venerdì 8 marzo 2024.

OGGI SCIOPERO. Sciopero generale oggi 8 marzo. Dalla scuola alla sanità, ma anche negli uffici pubblici, nei musei, nelle biblioteche, possibili disagi. Come si suol dire in questi casi "l'Italia si ferma", ma solo in teoria. Infatti, l'intervento del garante ha ridimensionato lo stop nei trasporti: nessun disagio per chi si sposta con bus e metro, mentre per i treni una sigla sindacale autonoma ha proclamato uno sciopero del personale del Gruppo Fs Italiane, fino alle ore 21. Comunque garantiti i treni regionali nelle fasce pendolari (6-9 e 18-21).

CHI VINCE IN ABRUZZO. Tra meno di 48 si aprono i seggi delle regionali in Abruzzo, la destra teme un secondo ko dopo quello, doloroso, in Sardegna. Un sondaggio riservato (commissionato da Forza Italia e citato oggi da Repubblica) mostrerebbe uno scarto davvero risicato tra D'Amico (Pd-M5s e tutta la "sinistra"), e il governatore uscente Marsilio (meloniano vero se ce n'è uno). Un'incertezza generale che un mese fa era, semplicemente, impronosticabile. Per la destra, che resta favorita perché ha liste più radicate, è obbligatorio vincere: tutti i ministri hanno fatto campagna sul territorio, è il collegio di Meloni.

COSA CAMBIA SUI MUTUI. La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi nella riunione del 7 marzo. Come orientarsi nel mercato dei mutui? Fisso o variabile? Il dubbio riguarda sia chi ha già un mutuo e si chiede se sia il caso di valutare una rinegoziazione, sia chi acquista ora. Oggi un mutuo a tasso fisso costa circa il 3%, il variabile il 5%. In tempi normali il variabile dovrebbe costare meno, ma non sono tempi normali, bensì di lotta all’inflazione, e di conseguenza il fisso costa molto meno. Nonostante la prospettiva di futuri tagli, secondo gli esperti del Sole 24 Ore il variabile non è più conveniente. E difficilmente lo sarà: "Il variabile stenta a scendere e, quando lo farà, andrà giù adagio".

UN MOLO PER SALVARE GAZA. Gli Usa realizzeranno un piccolo porto davanti a Gaza (nella Striscia non ce n'è neanche uno). Lo ha annunciato Joe Biden nel suo discorso sullo stato dell'Unione. Più che un porto, un molo d'emergenza in grado di accogliere navi cargo e aprire un nuovo canale per gli aiuti umanitari alla popolazione, che via terra sono soggetti a blocchi e rallentamenti. Il molo permetterà di far arrivare aiuti da Cipro all'enclave palestinese ridotta in macerie. Servono fra 30 e 60 giorni per l'operazione. Hamas ha abbandonato il tavolo negoziale al Cairo. Nessuna tregua all'orizzonte.

Vi segnalo inoltre, in breve:

DOSSIERAGGIO. Non si sa che fine abbiano fatto i 33mila file con notizie riservate su indagini penali, vicende fiscali e patrimoniali, controlli di polizia, che un magistrato e un agente della guardia di finanza sono sospettati di avere scaricato, pare anche per girarli ad amici giornalisti, forse su commissione. Spiare soggetti politicamente esposti è oggettivamente un segnale di allarme per la sicurezza nazionale. 

GUERRA DI POTERE. Zelensky ha accettato la candidatura del generale Zaluzhny (amatissimo dagli ucraini) ad ambasciatore in Gran Bretagna. Era stato defenestrato, esattamente un mese fa, da capo delle forze armate. Zelensky allontana così il suo grande rivale politico che, secondo il più autorevole istituto statistico di Kiev, stravincerebbe eventuali elezioni presidenziali.

PER NAVALNY. L’Unione Europea si prepara ad adottare nuove sanzioni contro la Russia, per la morte del leader dell'opposizione, Alexei Navalny, in una prigione in Siberia il 16 febbraio. Saranno colpite 35 persone e due entità.

MORTO SENZA NOME. Nessuno sa, e probabilmente mai saprà, il nome del ragazzo di 17 anni, forse bengalese, morto asfissiato nella stiva del barcone partito da Zabratha, in Libia e soccorso invano da una nave ong. I suoi compagni di viaggio lo avevano visto per la prima volta solo poche ore prima della partenza. Aveva pagato meno degli altri, era finito giù nella stiva, a respirare per dieci ore esalazioni che lo hanno ucciso.

GIULIA TRAMONTANO. La 23enne italo-inglese con cui Alessandro Impagniatello aveva una relazione parallela ha testimoniato ieri nel processo per l'omicidio di Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. La donna ha parlato degli "inganni" dell'imputato e ha pianto ricordando l'incontro con Giulia. "Volevo aiutarla, farle capire". Tramontano venne uccisa quel giorno stesso.

TROPPI 100 E LODE. Il 61% dei 100 e lode alla maturità lo scorso anno è stato attribuito a studenti delle regioni meridionali. In Campania il quadruplo della Lombardia. Il governo corre ai ripari e fa integrare il diploma con i test Invalsi nel "curriculum dello studente". I dati Invalsi più recenti mostrano infatti una situazione ribaltata. Obiettivo: distinguere un 100 meritato da uno generoso.

WEEKEND DI MALTEMPO. Arriva il weekend, arriva il maltempo. Per il terzo fine settimana consecutivo, pioggia  battente sull'Italia, soprattutto nella giornata di domenica. Caleranno anche le temperature e la neve scenderà fin sotto i mille metri. Ancora pieno inverno.

MOTOGP AL VIA. Rombano i motori sulla pista di Losail. Domani le qualifiche, poi la prima gara sprint dell'anno alle 17 (in diretta anche in chiaro su TV8). Pecco Bagnaia grande favorito. La MotoGP si conferma più "popolare" della F1: quest'anno in diretta in chiaro 6 gran premi e tutte le sprint. In differita la domenica sera 15 gare. Tutto è in diretta anche su Sky.

LA FOTO. La foto è diffusa da Quds News Network, agenzia di stampa palestinese. Confermarne la veridicità in modo indipendente è impossibile, ma sta circolando in modo massiccio sui social in queste ore: militari israeliani hanno distribuito a Gaza volantini che augurano un "felice Ramadan" (inizia tra pochi giorni) e un "gustoso Iftar" (il pasto serale che interrompe il digiuno) ricordando ai gazawi di "nutrire i bisognosi". Nella Striscia di Gaza si muore, letteralmente, di fame, soprattutto nel nord. Israele continua a respingere la responsabilità dei pochi aiuti, puntando il dito verso l'incapacità logistica delle agenzie Onu.

Gaza-15

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