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Sabato, 27 Aprile 2024
Farmaci

Pillola dei cinque giorni dopo, l'Aifa dice sì: "In vendita anche senza ricetta medica"

Resta però l'obbligo della prescrizione per le minorenni, una scelta condivisa anche da altri paesi. Garavini (PD): "Anche per le donne in Italia valgono finalmente standard europei"

ROMA - Alla fine anche l'Italia ha deciso: la pillola dei cinque giorni dopo sarà venduta senza ricetta, tranne che per le minorenni. Lo ha deciso la commissione tecnico scientifica dell'Aifa, recependo - in parte - le indicazioni dell'Agenzia Europea del Farmaco, che invece aveva autorizzato la vendita del contraccettivo d'emergenza a base di ulipristal acetato a tutte le donne, senza necessità di una prescrizione. Scompare anche l'obbligo di eseguire il test di gravidanza prima di assumere la pillola. 

"Il farmaco non ha grandi problematiche - ha detto il direttore dell’Aifa Luca Pani - ma sull’uso ripetuto e incontrollato non ci sono dati sufficienti per garantirne la sicurezza". L'Italia non è l'unico paese ad aver lasciato l'obbligo di tutela delle minorenni. "Per tutelare le più giovani e visto che in Italia esiste la possibilità di prescrivere la pillola in ogni momento in ospedali e consultori, è stato deciso di lasciare questo limite. Si tratta - ha concluso Pani - di una decisione ancora più moderna di quella dell’Ema". La pillola dei cinque giorni dopo, ossia il farmaco EllaOne prodotto dalla HRA Pharma, è chiamata così perché può essere assunta fino a cinque giorni dopo il rapporto a rischio.

Appena poche settimane fa, il 10 marzo scorso, era arrivato il parere negativo del Consiglio Superiore di Sanità, su richiesta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che aveva ribadito: prescrizione obbligatoria per le donne di tutte le età e test delle urine prima della prescrizione solo nel caso di sospetta gravidanza.

Soddisfazione è stata espressa da Laura Garavini, deputata del Partito Democratico. "È un successo per le donne italiane che vengono finalmente trattate come tutte le altre donne in Europa. Anche per le donne in Italia valgono finalmente standard europei - ha dichiarato l'esponente dem Anche la scelta di mantenere l'obbligo della ricetta per le minori mi pare condivisibile. Mi auguro che il ministro Lorenzin non procrastini ulteriormente i tempi e confermi la scelta politica di allinearsi all'Europa seguendo le indicazioni suggerite dall'Aifa". 

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