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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Champions League, le avversarie della Lazio nel Girone E: Atletico Madrid

Dieci trofei messi in bacheca negli ultimi quindici anni ed un organico imbottito di qualità e talento per i Colchoneros, che puntano a tornare vincenti in Europa dopo quattro stagioni di digiuno

E’ una delle formazioni che, più o meno da tre lustri ha consolidato ulteriormente il predominio della Liga spagnola nel calcio continentale, dando seguito ai trofei messi in bacheca in patria. L’Atletico Madrid è ormai presenza fissa nel gotha europeo, dove dal 2009 ha ormai rivestito il ruolo di competitor agguerrita nella lotta per i vari titoli: sei quelli vinti, equamente divisi tra Europa League e Supercoppa europea, a cui vanno aggiunte le due finali di Champions League entrambe perse contro il Real nel derby cittadino deciso ai supplementari nella primavera del 2015 ed ai calci di rigori due anni dopo.

Fondato all’inizio del secolo scorso, con suoi i giocatori ed i tifosi poi etichettati come colchoneros per via di colore e foggia delle casacche che richiamavano il rivestimento dei materassi dell’epoca, l’Atletico ha disputato la prima volta la massima serie iberica nel 1928, categoria che la vede protagonista ormai da 87 stagioni. Vanta anche il singolare record di vincitrice della Coppa Intercontinentale (alzata nel 1975 battendo l’Independiente nel doppio confronto previsto dalla vecchia formula) disputata senza però vincere l’allora Coppa dei Campioni, a causa della rinuncia dei campioni in carica del Bayern Monaco. Dopo la retrocessione a fine millennio, legata anche ai guai giudiziari che coinvolsero il presidente di allora Jesus Gil, i biancorossi hanno fatto ritorno nella Primera Division al termine della stagione 2001/2002, preludio al cambio di proprietà che portò il produttore cinematografico Enrique Cerezo al vertice del club e ad una notevole campagna di rafforzamento.

Figura cardine dell’ultimo, fruttuoso decennio è senza dubbio Diego Simeone, tecnico argentino ex di turno nella sfida contro la Lazio e già giocatore dell’Atletico dal 1994 al 1997 e dal 2003 al 2005. Arrivato al timone dei colchoneros a dicembre 2011, ha messo nella bacheca della società pochi mesi dopo l’Europa League conquistando complessivamente otto titoli in poco più di dieci anni, e salendo nel corso di questo 2023 in vetta alla classifica per numero di gare sulla panchina biancorossa, scalzando Luis Aragonés il quale detiene però il record di stagioni disputate come primo allenatore (ben 15, seppur non consecutive come Simeone).

Perso Joao Felix – finito in prestito al Barcellona – e Carrasco partito alla volta della Saudi League e venduto a peso d’oro Matheus Cunha al Wolverhampton, l’Atletico ha operato con moderazione sul mercato puntellando in primis la difesa con Cesar Azpilicueta (preso a parametro zero bruciando la concorrenza dell’Inter), ma anche volgendo uno sguardo al futuro assicurandosi il diciannovenne di origine nigeriana Samu Omorodion, prelevato dal Granada e fresco di convocazione nell’Under 21 spagnola. Impressionante la qualità offerta dalla rosa, a partire da un attacco che contempla Antoine Griezmann e Memphis Depay e come alternative Morata ed un Correa campione del Mondo con l’Argentina, senza dimenticare il centrocampo che può contare tra gli altri sui nazionali iberici Koke e Llorente con De Paul anche lui iridato a Qatar 2022. Un organico che pone a pieno titolo l’Atletico tra le candidate ad arrivare in fondo in tutte le competizioni.

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