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Domenica, 28 Aprile 2024
L'annuncio

Cos'è la super A.I. che Zuckerberg starebbe creando "per tutta l'umanità"

Il fondatore (e Ceo) di Meta ha annunciato mega-investimenti e un impegno sempre più forte nella ricerca di si sistemi di intelligenza artificiale generale. Ma Zuckerberg ha annunciato anche di voler rendere i software "Open Source" per far che tutti possano progredire dall'avanzare dell'intelligenza artificiale

C'era una volta il mito della Silicon Valley come orizzonte di progresso e prosperità. In pochi ricordano che la prima "mission" di molte startup (e future multinazionali) del digitale fosse l'utopia del miglioramento della vita collettiva. E non è un caso che il primo motto di Google sia stato "Don't Be Evil" e che lo slogan di Apple fosse invece "Think Different". Parliamo di anni lontani in cui il digitale era ancora una frontiera da conquistare.

Poi sono arrivati i vari regolamenti sull'uso dei dati personali per difendere i cittadini dagli abusi, il concetto di "Capitalismo della sorveglianza", le legislazioni antitrust e l'affermarsi delle multinazionali asiatiche del digitale. Ma prima di tutto questo è arrivato il realismo che guida ogni azienda in un contesto di libero mercato: la creazione e l'ottimizzazione di un modello di business, anche a scapito degli interessi generali. 

Oggi, parte di quella visione utopista e (falsamente) ingenua, trova un eco nelle parole di Mark Zuckerberg. Il Ceo e fondatore di Meta, l'azienda che possiede Facebook e Instagram (tra gli altri), ha infatti affermato di stare investendo molti soldi nella creazione di un'intelligenza artificiale generale da cui tutta l'umanità potrebbe trarre giovamento. 

"Stiamo mettendo insieme due grandi ricerche per arrivare al nostro obiettivo di lungo termine, ovvero a quella che viene chiamata Intelligenza Artificiale generale - scandisce Zuckerberg in un video postato lo scorso 18 gennaio 2024 su Facebook - vogliamo renderla open source, responsabile e disponibile per il progresso di tutti nelle nostre vite quotidiane". 

Abbiamo parlato altre volte di intelligenza artificiale generale, per esempio qui. Con questa vaga definizione (che ha l'acronimo in Agi) si intende la creazione di un A.I. che sia in grado di apprendere tutto ciò che può venire appreso da un essere umano e svolgere gran parte delle nostre azioni. E che sia in grado di migliorarsi costantemente con l'esperienza. Attualmente abbiamo sistemi di intelligenza artificiale che sono bravissimi a svolgere dei compiti specifici, ad esempio a giocare a scacchi, ma che presentano numerosi limiti se posti di fronte ad altri problemi.

L'Agi dovrebbe consegnare a questi "software", che sono al momento dei veri e propri mostri di statistica, una duttilità che in parte assomiglia a quella del cervello umano capace di adattarsi a più contesti. Un obiettivo che.per molti studiosi, rimarrà utopia a lungo. 

Quanto ha investito finora Meta e cosa dobbiamo aspettarci 

Zuckerberg ha rivelato che Meta starebbe investendo miliardi di dollari per acquistare chip di ultima generazione Nvidia, per avere a disposizione la potenza di calcolo necessaria per portare avanti le sperimentazioni nel campo dell'intelligenza artificiale. Del resto il responsabile dell'area per l'A.I. di Meta è Yann Le Cun, luminare di questa tecnologia, e una delle voci più critiche nei confronti dei catastrofisti da intelligenza artificiale. Per Le Cun, nella fattispecie, i timori dell'apocalisse sarebbero agitati strumentalmente da chi vuole profittare della sua posizione di vantaggio di mercato in questo campo. 

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Ma è lo stesso capo del settore A.I. di Meta ad ammettere, appena qualche settimana fa in un evento a San Francisco, che Nvidia starebbe fornendo "le armi" alla sua azienda per combattere la guerra che c'è in corso nell'A.I. Ed è lo stesso Zuckerberg, nel video in cui annuncia le novità, a parlare della sua applicazione nel campo del metaverso, spazio virtuale su cui Meta ha investito non poco.

E l'impressione è che, al di là delle dichiarazioni, si stia assistendo a una vera e propria corsa all'oro. E, come si è verificato per i servizi offerti da social e motori di ricerca, anche l'Intelligenza Artificiale potrà trasformarsi per le aziende del digitale in un modello di business formidabile. Come? Appropriandosi, più o meno lecitamente, dei nostri dati. Il sospetto è insomma che Meta voglia standardizzare il mondo dell'A.I. attraverso le sue piattaforme rendendola disponibile a più consumatori possibili per creare dei servizi in grado di rendere massicciamente, un po' come oggi avviene per quelli offerti da Google, con buona pace della filosofia libertaria dell'open source.

Perché anche l'ingenuità, così come la cultura analogica in California, si è fermata al secolo scorso. 

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