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Lunedì, 29 Aprile 2024

Claudio Pizzigallo

Giornalista

"Love Hard", come ha fatto un film di Natale a essere già tra i titoli più visti di Netflix

È uscito su Netflix venerdì 5 novembre, ci si aspettava una lenta crescita di visualizzazioni fino al boom di Natale, invece è già nelle prime posizioni della top 10 dei titoli più visti in Italia: stiamo parlando di Love Hard, il film che tutti, ma proprio tutti, stanno guardando in questi giorni sulla piattaforma di streaming più famosa del mondo.

Attirati dalla popolarità di questo film, lo abbiamo visto anche noi senza aspettare neanche il giorno dell'Immacolata. In parte abbiamo compreso le ragioni del successo di Love Hard, e le vogliamo spiegare in questa recensione, insieme al cast, alla trama e, doverosamente, anche alle critiche che ci sentiamo di fare.

Il cast di Love Hard

I protagonisti di questa commedia romantica hanno un volto decisamente familiare per il pubblico delle serie tv. Iniziamo da Nina Dobrev, ovvero Natalie Bauer di questo film: lei era Elena Gilbert (nonché l'antenata Katherine Pierce) di The Vampire Diaries.

Anche Jimmy O. Yang, l'attore che interpreta Josh Lin, ha esperienza nel mondo seriale: è stato infatti Jian-Yang della comedy HBO Silicon Valley, ma anche il dottor Chan Kaifang di Space Force

Il terzo incomodo, come spieghiamo più sotto, è il bel Tag, le cui fattezze sono quelle di Darren Barnet. Per lui, nel curriculum spicca la parte di Paxton Hall-Yoshida nella serie Netflix Non ho mai..., ma anche un'apparizione in un episodio di This is us nel ruolo del giovane Jack (l'episodio "La cosa giusta da fare", stagione 1 puntata 11).

Tra i comprimari, oltre a due attori di origini italiane come Matty Finochio (il capo Lee) e Mikaela Hoover (Chelsea Lin), spicca il nome di James Saito (Bob Lin, il padre), che abbiamo visto più volte sullo schermo, da Grey's Anatomy ad Altered Carbon per citare i titoli più recenti. Infine, il bel Harry Shum jr (l'odioso Owen) ha recitato in serie come Glee e Shadowhunters.

A dirigere il cast il regista costaricano Hernan Jiménez, che dopo un esordio come stand-up comedian ha diretto nel 2018 il film Elsewhere

Di cosa parla il film

Fatte le dovute presentazioni, possiamo raccontare in breve la trama di Love Hard. Natalie è una giornalista scrittrice di Los Angeles, una specie di Carrie Bradshaw di Sex and the City, ma più giovane, californiana e non newyorchese, e soprattutto decisamente meno fortunata, visto che la sua rubrica parla dei suoi continui fallimenti amorosi e sentimentali.

Un giorno, dopo l'ennesimo appuntamento storto, un'amica le consiglia di allargare il suo raggio d'azione nell'app per incontri che usa per conoscere nuove persone. E così scopre Josh: bello, simpatico, gentile, dolce... In pratica, Natalie si prende una cotta e decide di fargli una sopresa, andandolo a trovare per le vacanze di Natale fino a Lake Placid, cittadina dell'East Coast, nello stato di New York.

Solo che quando arriva a casa di Josh, scopre di essere vittima di un imbroglio (in inglese catfishing, lo spieghiamo sotto): Josh, infatti, ha usato sull'app le foto di Tag, suo vecchio amico dei tempi della scuola. Ovviamente Natalie ci resta malissimo e va a ubriacarsi in un bar, dove però incontra il vero Tag e decide di conquistarlo: per trovare l'amore, per non sprecare il viaggio, per vendicarsi di Josh e anche per avere qualcosa da scrivere nella sua rubrica.

Ci fermiamo qui per non spoilerare troppo (almeno non qui), ma vi invitiamo a vedere il trailer ufficiale di Love Hard in inglese (coi sottotitoli, che possono aiutare).

Che cos'è il catfishing

Se avete visto il film in inglese, o se avete intenzione di vederlo appunto in lingua originale, c'è un termine da spiegare per capire bene il film: catfishing. Letteralmente, il catfish è il pesce gatto, ma l'uso di questa parola negli USA e ormai in tutto il mondo serve a identificare chi imbroglia qualcuno spacciandosi per una persona che non è, allo scopo di trarne vantaggio economico o, come in questo caso, sentimentale.

L'uso dell'espressione catfishing per definire questo imbroglio risale al 2010, quando uscì un documentario intitolato appunto Catfish (da cui poi derivò uno show televisivo trasmesso anche in Italia su MTV), in cui l'autore Nev Schulman racconta la sua esperienza: credeva di aver conosciuto online una ragazza di 19anni, che poi si è rivelata una donna di 40 anni sposata.

Il marito di lei usò l'espressione catfishing per descrivere questo imbroglio, rifacendosi a una tecnica a suo dire usata dai pescivendoli, che mettono insieme i pescigatto e i merluzzi affinché i primi facciano sembrare più vivi e coloriti i secondi, che da soli sembrerebbero invece pallidi e smorti. 

Da lì, l'espressione è diventata di uso comune in tutto il mondo, Italia compresa, soprattutto per descrivere questo tipo di imbrogli nelle app di appuntamenti. 

Perché (il finale di) Love Hard sta piacendo a tutti 

Ricapitoliamo: una bella ragazza è molto sfortunata nelle sue relazioni sentimentali, crede di incontrare l'uomo della sua vita su un'app di incontri e dopo due settimane di dolci parole decide di andarlo a trovare, salvo scoprire che le foto usate nell'app non corrispondono alla vera persona, che in realtà è un ragazzo di origini coreane con la faccia tonda e gli occhiali che vive ancora con i genitori. Giusto per non creare equivoci razzisti, Natalie spiega subito di aver avuto un ex asiatico bravissimo a letto, e il fratello di Josh è oggettivamente bellissimo, al pari di Tag, che sarà pure bello ma ha dei gusti e delle passioni totalmente differenti da quelli di Natalie.

Ora, senza spoilerare, come mai potrà andare a finire questo film? Sì, esatto, avete già capito, come del resto si capisce il finale dopo circa venti minuti dall'inizio del film (se siete lenti come noi, altrimenti forse anche prima).

E d'altronde, diciamolo, le commedie romantiche di Natale non sono certo film dalla trama e dai finali imprevedibili. Il lieto fine è obbligatorio, lo sappiamo da quando vediamo il primo addobbo sull'albero, da quando sentiamo la prima canzone, la prima campanella, il primo "oh oh oh" di Babbo Natale.

Ecco quindi perché tutti stanno guardando Love Hard. Perché è un film ben fatto da cui sappiamo già cosa aspettarci (e che ci emoziona e commuove, come nella scena del duetto). E in un periodo in cui la classifica di Netflix è dominata da storie drammatiche, vere (Yara) o immaginarie (Squid Game) che siano, un po' di leggerezza è un vero toccasana.

Così, Love Hard ha scalato la classifica di Netflix anticipando i tempi previsti dalla piattaforma, e continuando così a Natale non ci sarà nessuno che ancora dovrà vedere questo film. Poco importa, i titoli natalizi non mancheranno di certo, ma ora c'era proprio bisogno di una storia così, per una serata di vero relax con la persona amata. 

Voto: 6.5

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