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Martedì, 30 Aprile 2024
lo sfogo

Rosalinda Cannavò torna a parlare dell'Ares: "Ho paura, temo mi possa succedere qualcosa"

L'attrice, che per anni ha militato nella scuderia di Tarallo, fece esplodere il caso Ares dopo alcune dichiarazioni fatte al Grande Fratello Vip

Le dichiarazioni fatte da Rosalinda Cannavò al Grande Fratello Vip, mesi fa, hanno portato all'apertura dell'indagine sulla morte di Teodosio Losito, lo sceneggiatore che si tolse la vita nel 2018 ed ex compagno di Alberto Tarallo, iscritto nel registro degli indagati

L'inchiesta della Procura di Roma è partita dopo che l'attrice siciliana - ai tempi Adua Del Vesco - parlò dell'esistenza di una presunta setta intorno all'Ares Film - società di produzione di Tarallo, della quale lei faceva parte insieme a tanti altri attori - che avrebbe controllato per anni le loro vite, e si è detta scettica sul suicidio di Losito. Ospite del programma 'Il bianco e il nero', su Live Now, Rosalinda Cannavò è tornata a parlare di quegli anni: "Quando ho iniziato ad avvicinarmi a quel contesto, mi sono stati cambiati il nome e l'età. Una sorta di cambio di identità. Non dovevo dire quanti anni avessi, ma darmene due in meno perché ero già vecchia per il contesto spettacolo. Dopo i 25 anni sarei stata vecchia, pensavo che a partire da quel momento non avrei più lavorato".

L'addio all'Ares

L'attrice parla di quel periodo come il più difficile della sua vita, pieno di sofferenza. Dopo 7 anni nell'Ares ha deciso di mollare tutto: "Il mio allontanamento è stato volontario, quando sono andata via c'era anche una proposta di lavoro. Se avessi voluto continuare a lavorare, sarei rimasta. Sono andata definitivamente via qualche giorno dopo la morte di Teo - ha raccontato - Ho preso le mie cose di nascosto dalla dependance in cui vivevo, ho caricato la mia auto e sono andata via". Una decisione sofferta, soprattutto dal punto di vista psicologico, ha spiegato ancora l'ex gieffina: "Non so spiegare il meccanismo, forse era una dipendenza. Ogni volta che tornavo giù (in Sicilia, ndr), dovevo rientrare lì. Quando ne sono uscita, all'inizio ho perso tutto ma il periodo in cui ho iniziato a fare lavori normali, è stato il più bello della mia vita. Ho cominciato a conoscere persone e a parlarci esprimendo le mie idee".

Rosalinda Cannavò ha paura

Non è stato semplice trovare il coraggio di parlare, ma sicuramente farlo è stata una liberazione anche se qualche strascico lo ha lasciato: "Io porto avanti la mia verità - ha detto Rosalinda Cannavò - anche se ho paura e non volevo inizialmente venire qui. Ho paura di tornare a casa, sono mesi che vivo con questa ansia. Temo che mi possa succedere qualcosa".

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