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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cinema

No al film indiano: Provincia di Lecco protesta per i marò

La Provincia di Lecco ha negato il permesso di girare un film di Bollywood come risposta alla vicenda dei Marò processati in Inda

Bollywood? No, grazie. O al massimo se ne può parlare, a patto che i marò tornino in Italia. E' il giusto compromesso per la Provincia di Lecco che ha negato il permesso a un'importante casa cinematografica indiana di girare un film a Villa Monastero di Varenna, fiore all'occhiello del Lago di Como.

Una risposta ferma e decisa per protestare contro il comportamento dell'India sul caso dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che da 2 anni sono prigionieri in attesa della sentenza definitiva, che soltanto adesso ha escluso la possibilità della pena di morte, rimbalzata di mese in mese fino a questi giorni.

Il rifiuto di concedere il set made in Italy è arrivato dal presidente della Provincia (ente proprietario della stupenda villa d'epoca), Daniele Nava: "I nostri marò sono prigionieri in india alla faccia di ogni diritto internazionale - ha tuonato Nava come fa sapere l'Ansa - Mi fa enorme piacere che questo mio rifiuto ad autorizzare le riprese di un film indiano a Villa Monastero sia stato compreso nel suo reale significato. La vicenda dei due marò è un oltraggio all'Italia".

"Prima vengono i diritti umani e il rispetto delle persone - ha detto ancora il presidente della Provincia di Lecco - poi i vantaggi economici e di immagine che sicuramente un film girato sul lago porterebbe. Su questo non transigo. In questo momento l'India è una Paese che non rispetta le norme del diritto internazionale, visto che tiene detenuti da due anni i nostri connazionali Girone e Latorre in attesa di giudizio".


 

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