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Domenica, 28 Aprile 2024
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Se fa ancora caldo non è un bene: dalla siccità l’esplosione del prezzo delle bollette

Le alte temperature stanno facendo crollare i consumi di gas. Può sembrare un bene, ma in realtà la siccità non ha mai abbandonato l'Italia, con forti conseguenze su un'altra fonte di energia: l'idroelettrico

La siccità ha un impatto sull'energia in Italia, in particolare su quella idroelettrica. Mentre in Italia si guarda con favore alle temperature primaverili che stanno tenendo bassi i consumi di gas, il caldo continua a produrre delle anomalie in territori chiave per la produzione di energia idroelettrica, una fonte di approvvigionamento vitale per il mix energetico italiano. Le conseguenze di questi cambiamenti climatici sono consistenti e ci riguardano tutti da vicino. 

La siccità arriva in bolletta: dighe vuote, prezzi pazzi

La siccità non è mai andata via

Di solito, ottobre e novembre sono mesi statisticamente molto piovosi: nel 2021 e nel 2022 non è successo. Abbiamo parlato abbondantemente della siccità nel 2022 e delle sue conseguenze, ma dopo tregue isolate temperature elevate e precipitazioni scarse sono tornate. L'Italia, soprattutto al Nord, è tra le zone d'Europa maggiormente interessate dalla siccità, come rilevato dall'Osservatorio europeo sulla siccità, European Drought Observatory (Edo).

siccità italia dove-2

L'osservatorio dell'Anbi sulle risorse idriche ha segnalato che ormai il 27 per cento del territorio continentale è considerato in zona rossa - il livello di massima allerta - e il 22 per cento in zona arancione. Il Nord Ovest d’Italia è ricompreso nell’area arida in continuità con l’Europa settentrionale e che, partendo dalla penisola iberica, comprende ormai ampie zone di Francia, Germania e Paesi Bassi, il Sud dell’Inghilterra, fino a raggiungere Romania, Ungheria, Bulgaria, Moldavia.

Probabilmente dovremo farci l'abitudine a causa dei cambiamenti climatici in atto causati dall'uomo. "C'è da sottolineare che, a causa del cambiamento climatico di origine antropica, è ragionevole presumere che i periodi dell'anno con temperature inferiori o simili alla media storica saranno sempre meno probabili - ha detto Giulio Betti, ricercatore dell'Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr)  -Storicamente - continua l'esperto - durante l'ottobre italiano si verificano precipitazioni significative, mentre questo è stato uno dei più caldi mesi autunnali degli ultimi due secoli".

Perché non piove più

"L'ondata di calore si deve a un robusto blocco anticiclonico di matrice subtropicale che interessa gran parte d'Europa. La radice piu' intensa di pressione e temperature sovrasta proprio il Mediterraneo centrale, nell'area compresa tra il Nord Italia, la Svizzera e la Francia", ha sottolineato Betti. I periodi di siccità sono comuni, ma la loro frequenza è in preoccupante aumento: la causa è il cambiamento climatico causato dall'uomo. Come si vede dal grafico sottostante pubblicato su Twitter da Lorenzo Arcidiaco, l'estate 2022, oltre quella del 2003, è stata la più calda dal 1950. Ma è l'aumento delle temperature degli ultimi anni a preoccupare.

Le temperature medie estive in Italia sono in aumento: quella del 2022 tra le più calde dal 1950

"La stessa configurazione - osserva Betti - ha provocato un'estate eccezionalmente calda, basti pensare che si sono verificate temperature massime di 7-8 gradi superiori rispetto alla media storica di riferimento per lo stesso periodo. Stiamo sicuramente vivendo uno degli anni piu' caldi di sempre, anche se non abbiamo ancora elementi sufficienti per stabilire se si tratti del piu' afoso in assoluto".

Cause e conseguenze della siccità al Nord Italia

Per spiegare le ragioni alla base di questa situazione climatica Betti ha ricordato l'influenza de La Nina, un fenomeno che si verifica nell'Oceano Pacifico equatoriale che si presenta da ormai tre anni e condiziona indirettamente anche la circolazione generale del Mediterraneo e dell'emisfero boreale. "Abbiamo assistito a conformazioni simili altre volte, perché, di fatto, il fenomeno in sè è di origini naturali - aggiunge il ricercatore - gli effetti osservati sono però. senza (o con pochi) precedenti, esacerbati dal cambiamento climatico e dalla presenza di gas serra nell'atmosfera".

Quando pioverà

Questa situazione di siccità è destinata a continuare, proprio in un mese, novembre, in cui dovrebbe piovere di più: "Per quanto riguarda il mese di novembre - dice Betti - gli ultimi modelli mostrano temperature al di sopra della norma almeno fino alla prima metà del mese. Le alterazioni del clima stanno contribuendo a rendere sempre più rari i mesi caratterizzati da temperature in linea con le medie storiche". 

siccità prossimi giorni italia-2

E le temperature aumenteranno, ancora: "Sappiate che l'apice del caldo deve ancora arrivare ed è atteso tra lunedì e venerdì - ha scritto Betti sul suo profilo Twitter - Inizialmente al Centro-sud e sulla Romagna, poi anche sul resto del Nord. Il vortice ad ovest del golfo di Biscaglia risulta bloccato e richiama venti di Scirocco verso il Mediterraneo centrale, sede di un promontorio anticiclonico subtropicale. Le stesse correnti porteranno, tra oggi e domani, piogge diffuse su Alpi e Prealpi, soprattutto occidentali". 

Le conseguenze della siccità: il crollo dell'idroelettrico

Oltre ad essere dannoso per l'ambiente, a causa della forte mancanza d'acqua sul territorio, la siccità produce pesanti conseguenze per l'economia. Può sembrare un problema distante, ma un prolungato periodo di siccità può impattare negativamente sulla vita delle persone. Questa situazione si era sfiorata in estate con i primi razionamenti d'acqua nei territori più colpiti. 

La siccità potrebbe spegnere la luce nelle nostre case e fare aumentare, ancora, i prezzi

Tra le zone d'Italia più colpite c'è l'arco alpino, dove si concentra la maggioranza delle centrali idroelettriche italiane. L'Italia fa un grande affidamento sulle centrali idroelettriche: sono più di 4.400 e la maggior parte è concentrata al Nord Italia, proprio dove le precipitazioni stanno mancando. Secondo gli ultimi dati del Gestore servizi energetici (gse), l'81 per cento degli impianti idroelettrici è localizzato nelle regioni settentrionali, in particolare in Piemonte (973 impianti), Trentino Alto Adige (569 impianti nella provincia di Bolzano, 275 nella provincia di Trento) e Lombardia (692).

mappa italia centrali idroelettriche di fronte alla siccità

Nel 2021 l'Italia ha prodotto il 16,8 per cento del fabbisogno di elettricità tramite le centrali idroelettriche. In più, l'idroelettrico è la tipologia di energia rinnovabile di gran lunga più usata: nel 2021 ha costituito il 39 per cento sul totale dell'energia prodotta dalle rinnovabili. 

La siccità ha però fortemente impattato sulle centrali idroelettriche, che sono state costrette a dar fondo ai propri bacini idrici per aiutare i territori circostanti. E come abbiamo visto, la maggior parte delle centrali idroelettriche italiane si trova proprio nelle zone in cui la siccità si è fatta sentire di più. I dati di settembre 2022 confermano le preoccupazioni che esprimevamo in primavera: la produzione di energia idroelettrica è stata fortemente intaccata dalla siccità.

La produzione di energia elettrica a partire dall'idroelettrico a settembre 2022 in Italia

Secondo i dati di Terna, a settembre la produzione di energia elettrica è diminuita del 28,3 per cento rispetto a settembre 2021. La siccità si sta facendo sentire e mentre guardiamo con preoccupazione alle forniture di gas, anche l'acqua potrebbe rappresentare un pericolo per la stabilità delle nostre fonti di approvvigionamento energetico, soprattutto in inverno.

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