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Martedì, 30 Aprile 2024
I dati

"Ogni giorno in 6.600 al pronto soccorso per il caldo"

Migliaia i ricoveri per colpi di calore, i pronto soccorso stanno subendo un aumento degli accessi a causa di afa e alte temperature. E il ministero della Salute ha attivato un numero di pubblica utilità

In aumento i casi di malore da alte temperature e sempre più ricoveri per il clima torrido. Negli ultimi dieci giorni l'Italia è stata interessata da un'ondata di calore da record, alla quale sono seguiti temporali e grandinate molto violenti al Nord. E mentre si aspetta la data di mercoledì 26 luglio per vedere un miglioramento, il sistema sanitario nazionale è messo fortemente alla prova dagli effetti del caldo. Gli anziani soffrono più degli altri e, in generale, gli accessi ai pronto soccorso a causa delle alte temperature sono aumentati considerevolmente. E ora il ministero della Salute ha attivato un numero di pubblica utilità in aiuto alla popolazione più colpita.

Mappa previsioni meteo - Agenzia Dire

Aumentano gli accessi ai pronto soccorso, ma gli ospedali reggono

Con gli oltre quaranta gradi toccati in diverse regioni, in Italia sono in aumento i casi di malore causati dal caldo. Secondo il presidente della Federazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere (Fiaso) Giovanni Migliore, si registra un aumento medio degli accessi ai pronto soccorso del 30 per cento. La Simeu, la Società italiana di medicina d'emergenza, stima che circa 6mila e seicento persone ricorrono quotidianamente al pronto soccorso per effetti legati al caldo: "Circa 2mila persone ricorrano quotidianamente al pronto soccorso per un colpo di calore e circa 4.600 per un effetto indiretto del caldo su altre patologie". 

Va a correre nonostante il gran caldo: morto 

I dati della Simeu sono stati ricavati da una ricerca condotta dai pronto soccorso che fanno parte del nascente Osservatorio nazionale della Simeu, sulle diagnosi di uscita. Dai risultati emerge che le diagnosi classificate come "colpo di calore" rappresentano il 4 per cento del totale degli accessi al pronto soccorso, con una sostanziale differenza tra Nord (2 per cento) e Centro-Sud (5 per cento). Ma oltre al malore da alte temperature, l'8 per cento degli accessi ai pronto soccorso è da attribuirsi a un peggioramento delle patologie già presenti per gli effetti indiretti del caldo, anche qui con un sostanziale divario tra settentrione e meridione.

In pronto soccorso con la febbre a 42, l'ospedale chiede il ghiaccio alla pescheria

Giovanni Migliore della Fiaso spiega come "gli ospedali stanno potenziando la risposta all'emergenza caldo per far fronte all'aumento del numero di pazienti che cercano assistenza", creando nuovi posti letto e zone dedicate per questo tipo di emergenza. Secondo il presidente della federazione, il caldo "ha messo alla prova il sistema sanitario pubblico", ma grazie alla "collaborazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, si sta rispondendo con tempestività ed efficienza all'aumento della domanda di cure mediche".

Il ministero della Salute ha annunciato che è attivo il numero di pubblica utilità 1500 sarà attivo a partire dalle 14 e fino alle 20 per dare "informazioni su come comportarsi per proteggersi dal caldo e indicazioni utili sui servizi sociosanitari presenti sul territorio nazionale". Presente, inoltre, un "decalogo" sul sito ministeriale che informa sui comportamenti da mantenere per combattere al meglio l'afa.

Post facebook del ministero della Salute sui consigli per proteggersi dal caldo

Quando finirà il caldo

Per le prossime ore sono previste ancora situazioni simili a quelle degli ultimi dieci giorni nelle regioni del Centro-Sud. Una nuova ondata di caldo africano si abbatterà in Italia meridionale provocando un nuovo aumento delle temperature che potrebbe far toccare i 48 gradi in Sicilia e Sardegna. Resta il bollino rosso deciso dal ministero della Salute in 16 città: Bari, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Massina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma. 

Mappa con le temperature - fonte Twitter @Mmarco0

Al Nord, invece, si attendono altre due giornate di instabilità. Un nuovo flusso di origine atlantica si abbatterà sulle regioni settentrionali con temporali che possono dare luogo a eventi estremi come quelli delle ultime ore. Tra chicchi di grandine di grandezze fuori norma e correnti d'aria fortissime, il rischio di nuovi fenomeni atmosferici pericolosi è concreto. La protezione civile ha emesso un'allerta gialla per Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. 

Temporali al nord - fonte Twitter 3BMeteo

Si guarda però a una data: mercoledì 26 luglio 2023 dovrebbe essere il giorno di "ritorno alla normalità". Secondo le maggiori proiezioni, il clima instabile degli ultimi dieci giorno dovrebbe stabilizzarsi entro il 27 luglio. Con temperature che torneranno entro i valori medi del periodo (o al massimo leggermente superiori), la penisola dovrebbe liberarsi del caldo e dell'instabilità che hanno causato notevoli disagi.

Catania senza luce e acqua per il troppo caldo

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