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Sabato, 27 Aprile 2024

Nell'attesa di Gentiloni l'Italia si è fermata: quanti dossier sul tavolo del governo

Si va dalla questione banche al rinnovo dei contratti degli statali. Quindi la riforma di Equitalia. Il tutto con l'incognita del Jobs Act, "a rischio" referendum

ROMA - Mentre tutta Italia attende che Gentiloni sciolga la riserva sull'incarico affidatogli dal Capo dello Stato per dar vita a un nuovo esecutivo, il Paese si è fermato. Ma tra poche ore dovrà, in un modo o nell'altro, rimettersi in moto. Tanti, troppi i dossier rimasti sui tavoli del governo. E' l'Ansa, in una dettagliata scheda, a fare il punto dividendo tra le leggi rimaste al palo in Parlamento, le crisi industriali ancora aperte, il caso dei contratti dei lavoratori statali e il decreto banche. Il tutto con l'incognita del Jobs Act, "a rischio" referendum, e la riforma di Equitalia da avviare.

LE LEGGI IN STAND BY IN PARLAMENTO - Tra i testi per ora 'congelati' c'è il Ddl povertà del ministro Giuliano Poletti. Tra i provvedimenti economici in attesa di via libera c'è anche il Jobs Act per gli autonomi e il ddl concorrenza, nel cui cuore c'è il caso dei call center: un punto sul quale - di fronte alle proteste degli impiegati di Almaviva - il Mise aveva promesso di intervenire con un testo ad hoc.

LE CRISI INDUSTRIALI - Almaviva, per la quale tra l'altro sarebbe convocato un nuovo incontro lunedì, è solo uno dei circa 150 tavoli di crisi aperti al ministero guidato fino a oggi da Carlo Calenda. A tener banco i casi Ilva e Alitalia.  

IL RINNOVO PER GLI STATALI - Sul fronte della p.a. rischia di arenarsi l'attuazione del recente accordo per il rinnovo del contratto degli statali che necessita di essere formalizzato in un atto di indirizzo del ministero.

DECRETO BANCHE - E' tutto appeso alle decisioni del Monte dei Paschi delle prossime ore, che potrebbe comunque tentare di proseguire con l'aumento di capitale da realizzare sul mercato, evitando l'intervento pubblico. Il provvedimento con il paracadute per Mps sarebbe comunque già pronto e sarebbe il veicolo con cui sanare diversi altri capitoli. In calendario anche una proroga per la scadenza dell'obbligo di trasformazione in Spa delle popolari, attualmente fissata al 27 dicembre. 

Fonte: Ansa.it →
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