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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lo studio

Così una mucca transgenica salverà i malati di diabete

II prezzo dell'insulina - sintetizzata da lieviti e batteri - sale alle stelle. Una ricerca rivela come mucche Ogm potranno produrla con il latte. "Un'opportunità da cogliere" spiega a Today.it Raffaella Buzzetti, presidente eletto della Società italiana di diabetologia

La prima mucca transgenica il cui latte contiene insulina umana può aprire le porte, nel futuro, a un metodo di produzione diverso rispetto a quelli attuali (basati su lieviti e batteri geneticamente modificati). Limitando così i costi e, soprattutto, la carenza di questo ormone proteico - fondamentale per i diabetici - che regola il metabolismo del glucosio.

"Allo stato attuale, infatti, non possiamo considerare tale metodo di produzione un'alternativa a quelli già disponibili", precisa a Today.it Raffaella Buzzetti, presidente eletto della Società italiana di diabetologia. Al contempo, prosegue, "l'opportunità di produrre l'insulina umana anche da mucche transgeniche con il latte vaccino si rivela importante, potendo incrementare in modo esponenziale la produzione di questo farmaco salvavita".

Insulina umana nel latte di mucca

Lo studio, che ha coinvolto i ricercatori dell'Università dell'Illinois Urbana-Champaign (Stati Uniti) e dell'Università di San Paolo (Brasile), è pubblicato su Biotechnology Journal. Il team ha inserito, in dieci embrioni bovini, un minuscolo segmento di Dna umano con le istruzioni per produrre la proinsulina - il precursore dell'insulina- nelle ghiandole mammarie.

Dopo l'impianto in utero, soltanto un embrione ha attecchito. Da qui la nascita della vitella transgenica che, raggiunta la maturità, è stata sottoposta (senza successo) a inseminazione artificiale per stimolare una gravidanza e una lattazione spontanea. A questo punto i ricercatori hanno indotto la produzione di latte con una stimolazione ormonale, ottenendo una quantità di liquido inferiore a quella che avrebbero avuto dopo la nascita del vitello, ma sufficiente per poter rilevare la presenza - a sorpresa - di insulina umana.

La diabetologia guarda al futuro

Secondo l'International diabetes federation - organizzazione internazionale che raccoglie società scientifiche e associazioni di volontariato - oggi 537 milioni di persone nel mondo vivono con il diabete (e si prevede che il numero raggiungerà quota 783 milioni nel 2045). "La crescente richiesta di insulina porta ad un progressivo incremento dei prezzi, con il risultato che molti pazienti - soprattutto all'estero - hanno difficoltà ad ottenere questo farmaco salvavita", sottolinea ancora Buzzetti.

Ecco perché, tornando allo studio, "metodiche come quella presentata, in grado di semplificare ed aumentare la produzione di insulina, possono essere fondamentali per evitare che, in futuro, i pazienti con diabete rimangano privi di insulina". Fermo restando, tiene a precisare il presidente eletto della Società italiana di diabetologia, che "oggi la metodica è ancora complessa, i costi di produzione sono elevati e non sappiamo se il latte vaccino contenga o meno altre sostanze in grado di inattivare l'insulina prodotta".

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