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Lunedì, 29 Aprile 2024
La testimonianza / Taiwan

Il terremoto a Taiwan, il racconto di un italiano: "Terribile, quei secondi non finivano mai"

Gianluca Marraffa, 32enne palermitano, dal 2016 vive e lavora nella capitale Taipei: "Stavo dormendo, ho sentito un boato incredibile. Poi allarmi, clacson e le urla della gente in strada"

"È stato terribile, quei 15 secondi non finivano mai. Questi momenti li ricorderò per tutta la vita". Gianluca Marraffa, palermitano ha 32 anni e vive a Taiwan, nella capitale Taipei. L'isola in queste ore fa la conta dei danni dopo il devastante terremoto di ieri 3 aprile di magnitudo 7.4, il più potente degli ultimi 25 anni. Gianluca adesso ha la voce sicura, sta bene, sa che il pericolo è scampato. Al telefono ripercorre quegli attimi di terrore. 

Gianluca Marraffa a Taipei

"Erano le 7.58 e stavo dormendo - dice a PalermoToday -. Sono proprietario di un ristorante italiano, Black Pepper (Pepe nero, ndr) insieme a due soci, uno di Torino e l'altro di Verona. Avevamo chiuso intorno alle 2 di notte e ci ho messo un po' prima di addormentarmi. Poi questa scossa tremenda. Ho sentito un boato incredibile, poi allarmi, clacson, le urla della gente in strada. In una parola sola: il panico. Mi sono alzato subito dal letto e la mia ragazza - taiwanese - mi ha preso per mano. Sono andato subito a prendere il cane che si trovava in un'altra stanza. Il nostro appartamento si trova al terzo piano. Tremava tutto. Ci siamo messi sul divano aspettando che finisse. Mi sono affacciato e ho visto cornicioni caduti. Nel quartiere in cui sto io - a Neiwu, nella zona industriale - è crollata una palazzina. Hanno sospeso la linea metropolitana perché il terremoto ha spostato la linea ferroviaria, è tutto bloccato".

Perché Taiwan è riuscita a rispondere così bene al terremoto

Si tratta del terremoto più forte verificatosi a Taiwan dal 1999. "Nel giro di un'ora - racconta Marraffa - abbiamo sentito altre 10 scosse. Erano più lievi di quella delle 7.58 ma posso garantire che erano abbastanza forti, si sentivano tutte. Poi nel resto della giornata ci sono state altre 40 scosse. Ho vissuto una paura scioccante. Ieri non ho lavorato, siamo rimasti in casa. Ero molto in ansia anche per la mia fidanzata, che temeva per la sua famiglia. Dopo il devastante terremoto di 25 anni fa tutti gli edifici qua sono antisismici. La paura a poco a poco diminuisce anche se mi affaccio e vedo pezzi di cornicione e cemento ovunque".

Terremoto a Taiwan. Foto Tvbs-2

Gianluca Marraffa vive a Taipei da sette anni e mezzo. "Era la fine del 2016 quando mi sono trasferito qua. Ho lasciato la mia Palermo quando avevo appena 19 anni. Poi mi sono trasferito in Inghilterra, tra Londra e Liverpool. Volevo fare nuove esperienze e imparare l'inglese. Ho conosciuto una ragazza taiwanese e mi sono trasferito con lei in Asia. In questo Paese ci sono spesso dei terremoti, da quando vivo qui ne ho vissuti parecchio ma sempre di magnitudo 4 o 5. Quello di ieri è stato unico, non lo scorderò mai".

Gianluca Marraffa a Taipei 2

L'isola è stretta in una morsa tra la placca delle Filippine e quella Eurasiatica, una morsa che scatena periodicamente grandi terremoti. La placca delle Filippine si avvicina a quella Eurasiatica di oltre 7 centimetri l'anno e questo attiva lo scorrimento delle faglie. Nella capitale Taipei gli edifici hanno tremato violentemente. La scossa è stata avvertita anche in Cina. "E per fortuna - aggiunge Gianluca - l'allerta tsunami che era stata diramata anche sulle coste del Giappone è presto rientrata. Adesso hanno chiuso le scuole e gli uffici per evitare che la gente esca per strada. Dopo quella violentissima scossa ieri ci siamo messi sul divano. Non siamo usciti. Qua funziona così: è più sicuro stare in casa che uscire, come succede dalle nostre parti. Bisogna considerare che Taiwan è un'isola poco più grande della Sicilia dalla densità impressionante: ci sono 23 milioni di abitanti (18 mila in più). Non ci sono piazze grandi, siamo 'schiacciati', ci sono palazzine ovunque a causa del sovraffollamento. La gente è sotto choc. È vero, il terremoto è impossibile da prevedere anche se a Taiwan spesso in primavera, diciamo da fine aprile a luglio, solitamente si verificano sismi e tifoni. Il mio sogno è tornare a Palermo, mantenendo l'attività che ho aperto qui a Taipei e magari vivere sei mesi nella mia città e sei mesi qua. Sono fuori da 13 anni, Palermo mi manca".
 

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