"Messina Denaro è in Germania": la misteriosa segnalazione di una radio
Un'emittente toscana ha segnalato la presenza del boss di Cosa nostra in una cittadina tedesca. Gli investigatori sono cauti
Un'emittente toscana ha segnalato la presenza del boss di Cosa nostra in una cittadina tedesca. Gli investigatori sono cauti
La polizia di Palermo ha arrestato undici persone ritenute "fiancheggiatori" del super latitante. Gli inquirenti hanno fatto luce sul sistema di comunicazione usato dal numero uno di Cosa Nostra
La Dia trapanese ha arrestato Gaspare Como, 45 anni, pregiudicato per associazione a delinquere e cognato del capomafia latitante Matteo Messina Denaro
Il capo mandamento di Resuttana si impegno per l'acquisto dell'esplosivo destinato al pm. Tutto è partito dalle dichiarazioni di Vito Galatolo, pentito di mafia da poche settimane
I carabinieri del Ros di Trapani hanno arrestato sedici persone, tutti accusati di essere affiliati al clan del boss trapanese. In manette il nipote di Messina Denaro: era lui a curare gli interessi del capo clan
Fa discutere, e indigna, la decisione di concedere la "propria" cappella per un matrimonio tutto speciale. A dirsi "sì" la nipote di Messina Denaro e il nipote del boss che coprì Riina. La Regione: "Non c'entriamo nulla"
Dalla Salerno-Reggio Calabria al Ponte sullo Stretto, passando per la Tav Torino-Lione e il Mose di Venezia: tempi biblici, sperpero di fondi e cantieri infiniti per le eterne incompiute italiane. Che ci costano più di quattro miliardi l'anno
L’ultimo grande boss mafioso ancora latitante avrebbe un figlio. "L’erede" di Matteo Messina Denaro si chiama Francesco e ha 10 o 11 anni. Tutto svelato dalle intercettazioni rubate ai familiari
Parla il pentito Luigi Rizza: nel 2009 ci fu una riunione fra le famiglie di Cosa Nostra e si decise di colpire Alfano. Le bombe di Reggio Calabria del 2010, però, bloccarono tutto
La Guardia di Finanza ha elaborato un nuovo identikit di Matteo Messina Denaro. "Nessuna telecamera segreta è riuscita mai a farcelo vedere, nessuna microspia ha mai trasportato la sua voce" scrive Repubblica"
La Cassazione conferma il carcere a vita per i due mafiosi Graviano e Benigno. Sono accusati del sequestro e dell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio 13enne del pentito Santino, inizialmente rapito nel tentativo di far tornare il padre sui suoi passi
Il boss si sente ancora "potenza nazionale": "Io sono stato un nemico pericoloso, non ne avranno mai come me - dice - Gliene è capitato uno e gli è bastato e se lo ricorderanno sempre"
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