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Venerdì, 26 Aprile 2024
Psicologia e Coppia

Le dieci regole da non osservare per evitare la fine di un amore

Il consulente di coppia Marco Scarmagnani propone un decalogo "al contrario" di regole da non praticare per evitare la separazione

La vita a due è indubbiamente bella ma anche tanto faticosa da vivere; è tanto facile innamorarsi di una persona, perdere la testa, desiderare nient’altro che il suo amore e poi, dopo aver vissuto la passione per un periodo, vivere una grande delusione. “Non sei come sembravi”, “Sei cambiato/a”, fino alla fatidica frase tombale “Non ti amo più”. Ma la crisi di coppia, quando si vuole stare insieme per un lungo tempo (addirittura osare il “per sempre”) è un passaggio fisiologico, perché è necessario che dall’innamoramento si passi all’amore. Allora, anche i litigi di coppia serviranno a crescere e maturare, per una relazione che cambia con il tempo e migliora di qualità.

Eppure, molte coppie cadono e rinunciano proprio in questo momento, quando si tratta di salire un gradino più su e crescere, insieme e ognuno per la sua parte: non è semplice curare una relazione amorosa e nessuno ci insegna come si fa a stare insieme per tanti anni ed essere felici. Ecco che arriva velocemente e dolorosamente la decisione di separarsi.

Volete sapere come si fa ad arrivare a una decisione così dolorosa e difficile, che ha conseguenze drammatiche quando ci sono anche dei figli? Il consulente di coppia Marco Scarmagnani ha elaborato un decalogo per capire cosa fare per condannare a morte certa la vostra relazione di coppia. 

Come procurarsi una crisi di coppia: le anti-regole (da non osservare)

1. Ignorarsi

Quanto è facile con la vita frenetica che facciamo lasciarsi fagocitare dal lavoro, sempre precario e instabile, dall’ansia del mutuo, dalla preoccupazione per i figli relegando sistematicamente il partner all'ultimo posto. Anche senza dirlo a voce, ci si comunica con i fatti che ci sono cose molto più importanti a cui dovete badare rispetto al vostro lui/lei. Tornare sempre più tardi dal lavoro; oppure farsi trovare al cellulare quando lui o lei rientrano. Quando  il vostro partner vi parla, voi continuate a tenere gli occhi sullo smartphone. L’altro vi dà quasi fastidio...

2. Non prendersi cura del proprio aspetto

“C'è un tempo per sedurre e un tempo per allontanare”, afferma Scarmagnani. Ecco che nella coppia stabile la cura dell’attrazione verso l’altro scivola lentamente verso l’oblio: scarsa igiene personale, dita nel naso, sciatteria nel vestire, linguaggio volgare...Si pretende che l’altro ci accetti “così come sono”, mentre per andare al lavoro o per uscire con gli amici ci si tira a lustro e si diventa un’altra persona… Alle prime serate intime lei sfoggia la sua lingerie da pantera e dopo qualche anno di vita insieme viene a letto con il pigiamone? Lui si dedica a serate sul divano in canottiera con birra alla mano e barba incolta da giorni? Siete sulla strada perfetta per la separazione!

 3. Confidarsi solo con gli  amici e le amiche

Seguendo questi consigli al contrario, siete a buon punto per una crisi di coppia. Ideale a questo punto coinvolgere gli amici! Naturalmente, ognuno i suoi e parlandoci separatamente! In questo modo chi vi ascolta non potrà che darvi ragione, rinforzando l’idea che la vostra famiglia sia tutta sbagliata...Se poi ci si confida con un amico/a di sesso opposto, facilissimo è innamorarsene!

4. Avere sempre presente solo i suoi difetti

Se è vero che ognuno ha pregi e difetti, voi avete in mente e ben chiari solo i difetti del vostro partner e proprio non riuscite a valorizzare i suoi talenti. Per dare il colpo di grazia, ogni volta che lui/lei grazie ad un suo pregio farà qualcosa di buono, attribuitelo a circostanze esterne e fortuite, ma sottolineate bene tutte le volte che sbaglierà, attribuendo a lui/lei la totale responsabilità.

5. Sesso addio

Si comincia dal classico mal di testa, diradando molto i rapporti intimi con il proprio partner. Rapidamente, passano le settimane e i mesi e ogni gesto di intimità si riduce fino a scomparire: i gesti dolci, le carezze, gli sguardi, gli abbracci. In poco tempo, finirà per evitarvi persino quando vi incrociate in corridoio, e il vostro partner diventerà fisicamente un estraneo. Questa sensazione genera un senso di freddezza nel cuore e una grande solitudine: se anche ci fossero dei rapporti sessuali, voi ditogliereste lo sguardo e sareste come corpi assenti. Facilmente questo si ripercuoterà sulla libido, e voi sarete attratti da altri partner. Ecco che alla fine vi sentirete molto frustrati, e la frequenza dei momenti intimi diminuirà fino a scomparire.

6. San Valentino? Solo una festa commerciale...

Anniversario di fidanzamento, del primo bacio, del matrimonio sono solo feste "commerciali" imposte dalla società. Sono un giorno come un altro. Voi non perdete tempo in questo tipo di smancerie inutili. Secondo Scarmagnani, “l’accoppiata migliore comunque la potete azzeccare se riuscite a comporre una relazione in cui uno dei due ci tiene (in genere lei) e l’altro si oppone per principio (in genere lui)”. 

7. Viva mamma e papà

Rispetto alla famiglia di origine e agli stessi noistri figli, “lui” è un estraneo (idem per “lei”). A maggior ragione perché ai genitori non è mai piaciuto, perché la suocera non ha mai accettato quella nuora… Per quanto riguarda i figli della coppia, poi al loro arrivo la mamma smetta di essere moglie e si dedichi esclusivamente alle cure del piccolo, fino alla maggiore età. Il padre invece si diletti a chiamare “amore mio” la figlia e continui a chiamare la moglie per nome.

8. Contestate, sempre

Fare sentire il partner un deficiente ogni volta che apre bocca, su qualunque argomento. Contestare ogni sua parola e opporsi a ogni sua affermazione, per principio. Come la famosa “reattanza” degli adolescenti, la modalità di non concedere mai la ragione a chi vi dà un’indicazione.

9. Sentitevi liberi

Il rapporto di coppia è un ceppo e un legame. Ditelo a tutti, scrivetelo sui social, ditelo in palestra: “Ho la moglie che ringhia”; “Mio marito è un rozzo”. La libertà vi manca e il pensiero delle limitazioni a cui ti sei sottoposto/a per stare con l’altro ti opprime. Ti senti sotto controllo. Fate vacanze separate. Il partner ti sembra un carceriere a cui dover sempre rendere conto dei tuoi spostamenti.

10. Litigare a lungo o non litigare affatto

E’ arrivato il momento di buttare nell’immondizia tutti i manuali che vi invitano a vedere il litigio come un’esperienza costruttiva, capace di rinforzare il legame. Il vostro conflitto è invece una tragedia ed è perenne. Si rimane con il broncio per settimane dopo una discussione, impossibile venire a un compromesso e riconciliarsi.  Le altre coppie non litigano mai, voi vivete in uno stato di tensione perenne ed estenuante. A un certo punto, smetterete di litigare per ignorarvi completamente, e il gioco è fatto. Siete tornati al primo punto di questo decalogo e la vostra coppia non avrà molte chance di andare avanti...

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