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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Italia Viva, Azione e +Europa: i liberali che vorrebbero colmare il vuoto al centro, ma non hanno i numeri

Sono molto vicini nelle loro idee ma sono divisi da sigle e riferimenti personali. Ma mentre il partito della Bonino si è confrontato con le elezioni, Calenda e Renzi devono ancora attraversare la prova delle urne con i loro soggetti rinnovati

Cosa c’è tra destra e sinistra? In teoria ci sarebbe il Centro, che in Italia però è rappresentato da una serie di piccole realtà di estrazione liberale, le quali non hanno ala rappresentanza dei partiti di destra e di sinistra. I maggiori rappresentanti di questa cultura, che vuole essere liberale, riformista e socialista, sono Italia Viva, +Europa e Azione di Carlo Calenda. Sono realtà che, secondo i sondaggi, viaggiano tutte tra lo zero e il quattro percento circa dei consensi, ma anche da quelle parti c’è del fermento perché da tempo si parla della possibilità di mettere tutti insieme, magari anche con pezzi di Forza Italia, per creare un unico polo liberale capace di essere alternativo alle destra, ma anche di un Pd che è sempre più spostato verso  sinistra e desideroso di allearsi con il Movimento 5 Stelle, il quale, sarà pure cambiato rispetto al passato, ma agli occhi dei liberal resta incompatibile con i lor valori europeisti e liberali. 

Del resto Azione di Carlo Calenda nasce proprio da lì. Nel luglio 2019 Calenda presenta alla Direzione nazionale del PD un ordine del giorno costituito da un documento unitario, approvato con un'ampia maggioranza, dove si ribadisce che Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono e rimarranno incompatibili. Ma in agosto, in seguito alla caduta del governo Conte I, Calenda annuncia l'uscita dal PD a seguito dell'ormai raggiunta intesa fra i democratici e il M5S. Il 21 novembre seguente lancia ufficialmente Azione, la sua nuova formazione politica progressista e riformista, insieme al senatore Matteo Richetti e a un comitato promotore. 

Anche Italia Viva, il partito che vede leader Matteo Renzi, è nato da una costola del Patito Democratico. Nel settembre 2019, pochi giorni dopo la formazione del governo Conte II, Matteo Renzi annuncia la sua uscita dal PD e presenta Italia Viva, che continuerà a sostenere il governo Conte II, fino al gennaio 2021 quando Renzi annuncia le dimissioni degli esponenti di Italia Viva dal governo Conte II, innescando così la crisi di governo. Oggi conta 28 deputati e 17 senatori, la maggior parte ex Pd. 

L’unico partito che si è presentato alle elezioni del 2018 è +Europa. La lista ottiene il 2,6% dei voti, non sufficiente a superare la soglia di sbarramento del 3% prevista dal Rosatellum per i seggi proporzionali, ma conquista tre seggi uninominali in ambito italiano, portando Emma Bonino al Senato, Riccardo Magi e Bruno Tabacci alla Camera e uno nella ripartizione Europa della circoscrizione Estero (con Alessandro Fusacchia, sempre alla Camera). Oggi +Europa e Azione contano 3 deputati. 

Il check-up dei partiti politici: chi cresce e chi è in difficoltà, il punto

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