Checco Zalone diventa il dottor Oronzo Carrisi (cugino di Al Bano) e sfotte i virologi con 'Pandemia ora che vai via'
Il comico pugliese torna sul palco nei panni di un medico pugliese alle prese con l'incertezza di un futuro senza pandemia
Terzo momento di spettacolo con Checco Zalone che arriva in versione virologo per sfottere la categoria con la consueta irriverenza. Con cappello bianco e sciarpetta al collo, si presenta come Oronzo Carrisi, originario di Cellino San Marco, virologo e cugino di Al Bano. Dice di avere un agente perché “adesso tutti i virologi hanno un agente”.
“Al Bano mi ha rovinato la vita”, dice, “A Cellino tutti siamo qualcosa di Al Bano”. Poi sfoggia il primo tampone positivo rilevato nella cittadina pugliese come un trofeo, messo a mo’ di ciondolo al collo: “Questo mi ha portato fortuna”. E ad Amadeus che gli chiede cosa i virologi pensino della pandemia aggiunge: “I virologi non devono andare mai d’accordo tranne per una cosa: “Quella di non capire un caz*o”.
Infine, si esibisce con una canzone, “Pandemia ora che vai via”, scritta da tutti i virologi noti, da Pregliasco a Bassetti passando per Burioni, e diretta dal maestro “Beppe Virussucchio”.
Le strofe sono un insieme di geniale comicità. Alla pandemia il virologo chiede: “Sono un virologo sincero e chiedo al cielo: ora che vai via che ci faccio con la rosolia? Lavo i piatti in qualche pizzeria? Quanta nostalgia delle conferenze… Tanta salute a tutti, ma se vi capita un morbillo tenetevelo!”.