Eitan, nonno arrestato e poi subito scarcerato: tornerà in Israele
"Pensavo di avere diritto di poter stare con mio nipote, di aver fatto una cosa lecita", ha dichiarato Shmuel Peleg durante l'interrogatorio davanti al gip di Pavia
"Pensavo di avere diritto di poter stare con mio nipote, di aver fatto una cosa lecita", ha dichiarato Shmuel Peleg durante l'interrogatorio davanti al gip di Pavia
La Suprema corte ha deciso: serve un nuovo giudizio del Riesame per valutare le misure cautelari nei confronti di Luigi Nerini ed Enrico Perocchio, rispettivamente gestore dell'impianto e direttore d'esercizio
Il bimbo di 6 anni, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone in cui ha perso i genitori e il fratellino, si trova in Israele in attesa essere riaffidato alla zia paterna.
L'intervento è stato preceduto da settimane di lavoro in quota dalle squadre dei Vigili del fuoco. I resti della cabina, che è stata ricoperta con un telo, e altro materiale vengono trasportati a valle da un elicottero
Il relitto sarà esaminato dai periti nominati dal Gip. Gli inquirenti sperano di avere delle risposte sulla rottura della fune traente
In Italia i nonni materni restano indagati per sequestro di persona
Il sopravvissuto del Mottarone si troverebbe già fuori dall'Italia
Da Israele arrivano accuse nei confronti di chi ora si sta prendendo cura del piccolo e gli zii materni avviano le pratiche per l'adozione
Gli accertamenti sui supporti e le schede informatici che hanno registrato l'attività dell'impianto inizieranno il 30 agosto, come stabilito dalla gip di Verbania
Ieri la partita di calcio per aiutare la famiglia del piccolo superstite dall'incidente della funivia Stressa Mottarone. Oggi l'evento con tutti i soccorritori intervenuti la scorsa domenica 23 maggio
Il bambino di 5 anni, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è stato dimesso dall'ospedale Regina Margherita di Torino. Nel frattempo proseguono le indagini e si apre un nuovo filone
Gli avvocati dell'Unione delle Camere penali sull'onda del caso di Verbania si scagliano contro la decisione del tribunale e rilanciano a gran voce una riforma della Giustizia che contempli la separazione delle carriere
A lanciare l’allarme è Gabriele Tadini, il capo servizio della struttura che ora si trova ai domiciliari. E' stato lui, attraverso i suoi legali, ad avanzare la proposta che dovrà essere valutata dal Gip
Le indagini sulla strage della funivia che il 23 maggio scorso ha portato alla morte di 14 persone vertono su delicate questioni tecniche che ruotano intorno alle ragioni che hanno determinato la rottura della fune traente.
L'emittente pubblica tedesca Zdf ha inviato alla procura alcuni video girati da un videoamatore svizzero nel 2014, nel 2016 e nel 2018 in cui sarebbero visibili i così detti "forchettoni". Ma per ora si tratta solo di un'ipotesi. Intanto la soluzione del giallo della fune traente pare farsi più vicina
Il fenomeno dei freni che scattano in continuazione succede se si verifica una perdita di tensione della fune traente. E quindi l'ipotesi più probabile è che sia stato questo a causare i blocchi. Da qui la rottura della testa fusa che ha causato la strage
Le indagini puntano sulle responsabilità degli operai. E uno di loro chiama in causa di nuovo il proprietario e il direttore della sicurezza, scarcerati dal Gip: "Ho udito più volte Tadini discutere animatamente al telefono con Perocchio e Nerini poiché questi ultimi due erano contrari alla chiusura dell'impianto"
Il bimbo di cinque anni, unico superstite dell'incidente avvenuto domenica scorsa sul Mottarone, ha iniziato ad ingerire alimenti morbidi e leggeri. Con lui ci sono sempre la zia e la nonna
Le testimonianze dei lavoratori dell'impianto sono contenute nell'ordinanza con cui il gip ha deciso gli arresti domiciliari per il capo servizio: "Ha agito con una leggerezza sconcertante, potrebbe rifarlo"
Queste le decisioni del gip dopo la giornata di interrogatori con i tre indagati per l'incidente alla cabina della funivia Stresa-Mottarone avvenuto domenica scorsa, in cui hanno perso la vita 14 persone
Il capo servizio della funivia è stato ascoltato insieme agli altri due indagati, il gestore dell’impianto della funivia del Mottarone Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio
Si trova in isolamento in una cella di massima sicurezza nel carcere di Verbania. 64 anni, due figli, breve carriera politica nella Lega: era stato anche eletto in consiglio comunale
L'accusa: lo facevano per risparmiare tempo e soldi. Ogni dipendente addetto alla cabinovia era al corrente e lo ha fatto quando non era presente il caposquadra Gabriele Tadini. La procura: presto altri indagati
In stato di fermo Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente amministratore unico, direttore di esercizio e capo servizio della funivia crollata domenica scorsa causando la morte di quattordici persone
Un rattoppo mal eseguito, la testa fusa danneggiata, un fulmine o il sabotaggio: tutte le ipotesi sul tavolo per spiegare la rottura del cavo che ha causato, insieme al mancato azionamento del freno d'emergenza, la morte di 14 persone. Ma i punti oscuri rischiano di rimanere irrisolti